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Struttura della banca dati |
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Quartiere |
Santo Spirito |
Ubicazione |
Via Maggio 17 |
Denominazione |
Palazzo Ridolfi |
Altre denominazioni |
Palazzo Firidolfi |
Affacci |
via Sdrucciolo de' Pitti |
Proprietà |
Biliotti, Mannelli, Della Vacchia, Alessandrini, Ridolfi, Firidolfi. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Il palazzo è identificabile con quello che, in occasione del censimento del 1551, risultava abitato da Niccolò di Giovanni Mannelli con cinque maschi, quattro femmine, due servitori e quattro serve. Passato successivamente ai Della Vacchia e quindi agli Alessandrini, pervenne poi ai Ridolfi e successivamente ai Firidolfi. A queste ultime proprietà è da ricondurre la presenza dello scudo con l'arme dei Ridolfi di Piazza (d'azzurro, al monte di sei cime d'oro e alla banda attraversante di rosso, il tutto accompagnato in capo dalla corona d'oro infilata da due foglie di palma dello stesso, quest'ultima concessione del re di Napoli Giacomo di Borbone all'ambasciatore Lorenzo Ridolfi nel 1415), sostenuto da due putti e scolpito dal Sansovino. Quella che oggi si vede non è tuttavia la collocazione originale: una volta lo scudo si trovava sul fronte del palazzo Ricasoli Firidolfi in questa stessa strada al numero civico 7 (si veda). L'opera sarebbe stata smurata e nuovamente qui collocata nel momento in cui il precedente palazzo era stato venduto e questo comprato, nel Settecento, dalla famiglia. Ciò detto l'edificio appare come di origine quattro cinquecentesca, sviluppato per sei assi su quattro piani di cui l'ultimo, con ogni probabilità, frutto di una soprelevazione. Di identico disegno il prospetto su via Sdrucciolo de' Pitti, di cinque assi. Molti i rimaneggiamenti che nel tempo hanno interessato la fabbrica, a partire dal piano terreno dove comunque si conserva l'incorniciatura originale del portone, restaurata negli stipiti in basso; ugualmente recenti le aperture dei negozi che si dispongono due per lato rispetto all'ingresso. Gran parte della facciata è ripresa in pietra artificiale e tutte le finestre, originariamente a tutto sesto con ghiera, sono state ridimensionate e ridisegnate. Il palazzo è stato recentemente restaurato: le scritte imbrattanti a vernice al piano terreno, segnalate nella precedente redazione di questa scheda con particolare riferimento al lato dello Sdrucciolo de' Pitti, sono state coperte con una tinteggiatura sommaria ma efficace. |
Bibliografia
dettaglio |
Illustratore fiorentino (1912) 1911, pp. 114-115; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 185; Firenze 2005, p. 450. |
Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
FI0186 |
ID univoco regionale |
90480170252 |
Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
17/09/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
17/09/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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