Quartiere |
Santo Spirito |
Ubicazione |
Via de' Bardi 84r |
Denominazione |
Torre dei Mannelli |
Altre denominazioni |
Capo di Ponte, palazzo Mannelli Galilei |
Affacci |
Ponte Vecchio |
Proprietà |
Mannelli (Manelli), Pontigiani, Galilei. |
Architetti - Ingegneri |
Vasari Giorgio, Baroni Nello. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Boccaccio Giovanni. |
Note storiche |
La costruzione si trova sul limitare della coscia del Ponte Vecchio dal lato di via de' Bardi, ed è da considerare l'unico edificio superstite dei quattro 'capi di ponte', cioè dei punti posti a controllo di questo accesso alla città. In antico apparteneva, con le case circostanti, alla famiglia ghibellina dei Mannelli (Manelli), esiliata dopo la sconfitta del partito con la battaglia di Benevento, e quindi fattasi guelfa col nome di Pontigiani, proprio in riferimento al possesso di questa proprietà sul ponte. La torre è citata come "nova" per la prima volta in un documento del 16 agosto 1249. La fortuna della fabbrica (comunque recente), oltre che per la sua vetustà, è legata all'opposizione della famiglia al progetto mediceo che l'avrebbe voluta drasticamente ridimensionata per il passaggio del corridoio Vasariano (1564-1565), progetto contrastato al punto da costringere Giorgio Vasari a far passare il corridore attorno al perimetro della torre, sostenuto da un sistema di grossi beccatelli in pietra serena che ancora oggi rappresentano uno gli elementi più caratteristici di questo scorcio di Firenze. Fasciata così la fabbrica, unico lato rimasto libero dal passaggio del corridore fu quello interno, opposto alla faccia sul ponte, e che oggi guarda a un piccolo slargo dove si apre il portone dell'edificio. Qui in realtà si sviluppava in aderenza il palazzo dei Mannelli, che a suo tempo aveva incorporato una loggia già dei Canigiani e che non doveva presentare all'esterno elementi di particolare rilievo, visto che lo stesso Federico Fantozzi (1843) lo cita unicamente in relazione al fatto di essere stato dimora di Francesco Mannelli, "amico di Boccaccio e celebre trascrittore del Decameron". Questa porzione dell'antica fabbrica fu danneggiata irrimediabilmente dall'esplosione delle mine poste dall'esercito tedesco in ritirata durante la seconda guerra mondiale (agosto 1944). La torre, invece, per quanto colpita, non lo fu in modo irreparabile, così che l'insieme poté essere restaurato dall'architetto Nello Baroni sotto la sorveglianza della Soprintendenza ai Monumenti (1944-1946). La torre si presenta con il caratteristico parato in filaretto di pietra a vista, segnato da alcune buche pontaie. Vi si aprono finestre di diversa forma, alcune quadrangolari, altre chiuse ad arco. All'ultimo piano è un grande ambiente che è stato oggetto recentemente di vari interventi di sistemazione. Sul lato che guarda il ponte è, prossima alla cantonata, un'ormai consunta cartella in pietra serena, testimonianza di una buca per le 'limosine' seicentesca, a favore "de' poveri di S. Gio. Batista in Bonifazio" (cosi nella trascrizione a suo tempo fatta da Francesco Bigazzi nel 1886). La torre appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale. |
Bibliografia
dettaglio |
Fantozzi 1842, p. 593, n. 306; Fantozzi 1843, p. 236, n. 591; Firenze 1850, p. 556; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, p. 67; Bigazzi 1886, p. 153; Elenco 1902, p. 255; Illustratore fiorentino (1911) 1910, p. 114; Limburger 1910, n. 401; Garneri 1924, p. 284, n. XXIX; Limburger-Fossi 1968, n. 401; Macci-Orgera 1994, pp. 181-183; Firenze 1974, pp. 304-305; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 99; Macci-Orgera 1994, pp. 181-183; Mercanti-Straffi 2003, pp. 112-115; Cesati 2005, II, p. 503; Firenze 2005, pp. 429, 443; Morozzi 2009, pp. 40-41. |
Approfondimenti |
Domenico Maria Manni, Della vecchiezza sovraggrande del Ponte vecchio e de' cangiamenti di esso, Firenze, Stamperia di Pietro Gaetano Viviani, 1763; Marco Lastri, Palazzo Mannelli e come il Boccaccio lo frequentasse, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, XIV, pp. 78-81; Restauri, in "Arte e Storia", III, 1884, 34, p. 272; Alessandro Guidotti, Il Ponte Vecchio dalle origini al 1593, in Un ponte dalle botteghe d'oro, a cura di Dora Liscia Bemporad, Firenze, M.C.M. Editore, 1993, pp. 53-62; Claudio Paolini, Ponte Vecchio di pietra e di calcina, Firenze, Polistampa, 2012. |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: ACA-F-055609-0000 (veduta d'insieme della torre liberata da una porzione del corridoio vasariano a seguito delle distruzione dell'agosto del 1944, 1944 circa); BVA-F-003036-0000 (veduta d'insieme della torre con i danni di guerra, 1946-1952). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0034370, 0149541 (vedute d'insieme della torre e della relativa porzione del corridoio Vasariano). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 132245 (documentazione relativa ai danni inferti alla torre dalle mine fatte brillare dall'esercito tedesco nell'agosto del 1944, 1944). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 182546 (veduta d'insieme della torre e del corridoio Vasariano, 1995); 215038, 215039, 215040, 215041, 215042, 215043, 215044, 215045, 215046, 215047 (vedute degli spazi interni della torre, 2003); 215048 (veduta d'insieme della torre dal lato di via de' Bardi, 2003); 215049, 215050, 215051 (vedute d'insieme della torre dal lato di borgo San Jacopo, 2003). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Torre dei Mannelli su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
FI1007 |
ID univoco regionale |
90480170007 |
Data creazione |
23/10/2008 |
Data ultima modifica |
28/09/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
18/02/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
buca per elemosine. |
Localizzazione |
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