Home Il progetto Ricerca nel Repertorio Piante e Vedute Temi e Itinerari Indici Link Crediti Contatti
Ricerca nel Repertorio
Denominazione Modulo di ricerca
Ubicazione
Proprietà
Architetti - Ingegneri
Pittori - Scultori - Decoratori
Uomini illustri
Testo
Per ottimizzare la ricerca è consigliabile digitare una sola parola chiave per campo (es.: Bardi, anziché via de’ Bardi).
Per ulteriori suggerimenti si veda a:


Struttura della banca dati
 
Scheda Edificio dell'Arena Goldoni Torna ai risultati della ricerca
Versione stampabile della scheda
Quartiere Santo Spirito
Ubicazione Via de' Serragli 107- 109
Denominazione Edificio dell'Arena Goldoni
Altre denominazioni Teatro diurno Goldoni, Cinema Godoni
Affacci .
Proprietà Biliotti, Gargani, Orsi Lennox.
Architetti - Ingegneri Corazzi Antonio, Castinelli Rodolfo.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Craig Edward Henry Gordon, Dodge Mabel, Gassman Vittorio.
Note storiche La famiglia Biliotti possedeva in questo luogo una casa che, nel 1356, diventò il primo nucleo di un monastero delle agostiniane di Santa Giovanni Battista e Santa Chiara. Soppressa l'istituzione religiosa nell'anno 1808, l'impresario Luigi Gargani, forte del successo avuto dall'apertura del vicino teatro Goldoni (si veda a via di Santa Maria), vi fece costruire delle stanze di conversazione per i cittadini e un teatro diurno (l'Arena appunto), aperto al pubblico la prima volta nella primavera del 1818 (un anno dopo il teatro), composto di sette gradinate e due logge, della capacità in tutto di 1500 spettatori. L'impresa fu affidata all'architetto livornese Antonio Corazzi, che si occupò anche della sistemazione del giardino circostante, destinato a feste campestri, passatempi, giochi ginnici e via dicendo. Del complesso faceva inoltre parte una sala da ballo realizzata dall'architetto Rodolfo Castinelli. La facciata si mostra oggi in forme totalmente anonime con, al centro, una memoria che ricorda come qui il regista e scenografo inglese Edward Gordon Craig avesse fondato il 27 febbraio 1913 la sua scuola di arte del teatro (affiancato nel progetto dalla mecenate americana Mabel Dodge). Negli anni di Bargellini e Garnieri la vecchia Arena era oramai stata trasformata in cinema Goldoni, previ interventi di adeguamento alla nuova funzione. All'inizio degli anni Ottanta l'amministrazione comunale utilizzò la struttura come sede della "Bottega teatrale di Firenze" diretta da Vittorio Gassman. Alla fine dello stesso decennio l'intero complesso fu sottoposto a un importante intervento di risistemazione, consolidamento e adeguamento. Attualmente, e da lungo tempo, il cinema è chiuso e i locali in attesa di nuova destinazione.
Bibliografia
dettaglio
Firenze 1828, pp. 207-208; Fantozzi 1842, pp. 696-697, n. 346; Fantozzi 1843, p. 258, n. 647; Firenze 1845, pp. 243-244; Formigli 1849, p. 208; Firenze 1850, pp. 606-607; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, p. 135; Limburger 1910, n. 334; Illustratore fiorentino (1914) 1913, p. 16; Barfucci 1958, p. 234; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, p. 17; Cresti-Zangheri 1978, p. 81; Fantozzi Micali-Roselli 1980, pp. 104-105; Cesati 2005, II, p. 642; Insabato-Ghelli 2007, p. 208; Invernizi 2007, II, p. 506, n. 455.
Approfondimenti Odoardo Reali, Giancarlo Rossi, Virginia Stefanelli, Il Teatro Goldoni a Firenze, in "Bollettino degli Ingegneri, 1967, 10, pp. 3-17; Pietro Roselli, Giuseppina Carla Romby, Osanna Fantozzi Micali, I teatri di Firenze, Firenze, Bonechi, 1978, p. 206; Osanna Fantozzi Micali, Politeama e arene in Firenze capitale, in Architettura in Toscana dal periodo napoleonico allo stato unitario, atti del convegno di studi (Firenze, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, 17-18 maggio 1976) a cura di Gabriella Orefice, Firenze, Uniedit, 1978, pp. 71-78; Mario Bencivenni, Cinema Arena Goldoni, in I teatri storici della Toscana, censimento documentario e architettonico a cura di Elvira Garbero Zorzi e Luigi Zangheri, Venezia, Marsilio, 2000, pp. 237-244; Giorgio Venturi, Bianco e Nero, ovvero I cari estinti, Firenze, Magna Charta per Dischi Fenice, 2016, pp. 57-58; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 462-469.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Teatri di Firenze su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 24/10/2008
Data ultima modifica 29/03/2021
Data ultimo sopralluogo 20/07/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags teatro, sala da ballo, cinema, lapide, comunità straniera (inglese).
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
Copyright © 2011 - 2021 Palazzo Spinelli - Associazione No Profit
Copyright © 2011 - 2021 Claudio Paolini