Quartiere |
San Giovanni |
Ubicazione |
Via Ferdinando Zannetti 8 |
Denominazione |
Palazzo Martelli |
Altre denominazioni |
Museo di Casa Martelli |
Affacci |
. |
Proprietà |
Martelli, Arcidiocesi di Firenze, demanio dello Stato (bene in uso alla P.A. Centrale). |
Architetti - Ingegneri |
Ciurini Bernardino, Castellucci Giuseppe. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Chiavistelli Jacopo, Meucci Vincenzo, Minozzi Bernardo, Portogalli Giovanni Martino, Mino da Fiesole, Donatello (Donato de' Bardi, d.). |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Il palazzo si presenta esternamente con il portone di accesso sormontato da un terrazzino sul quale si apre un ampio finestrone, e il fronte su tre piani scandito ritmicamente dalle finestre: la visione di scorcio della facciata, imposta dalla stretta strada, favorisce l'illusoria percezione di una stesura unitaria del prospetto, in realtà frutto di successivi accorpamenti. Il palazzo è uno dei più interessanti esempi di dimora signorile del Sette Ottocento, con interni di grande ricchezza e sfarzo conservati pressoché intatti. In origine erano qui varie case di proprietà della famiglia Martelli comprate in momenti diversi a partire dagli anni venti del Cinquecento, in concomitanza con il crescere della fortuna economica della famiglia. Con il matrimonio celebrato nel 1627 tra Maria Martelli e il cugino senatore Marco tali proprietà furono unificate: negli anni successivi vari ambienti furono arricchiti da affreschi di Jacopo Chiavistelli (oggi perduti) e il fronte segnato dal terrazzino con la ringhiera in ferro battuto prima ricordato, che si tende a riconoscere come uno dei pochi esempi seicenteschi ancora conservato in città. Più significativi lavori di trasformazione, fino a conferire all'edificio le attuali forme, furono avviati a partire dal 1738-1739, per volontà di Niccolò e Giuseppe Maria Martelli e su progetto dell'architetto Bernardino Ciurini. Questi, per la decorazione degli interni, si avvalse dei pittori Vincenzo MeuccI e Bernardo Minozzi, oltre che dello stucchinaio Giovanni Martino Portogalli. La ristrutturazione determinò un percorso circolare, in modo da rendere godibile al meglio la ricca collezione d'arte della famiglia. Rimasto di proprietà Martelli fino all'estinzione dell'ultimo ramo della famiglia, è stato nel 1986 donato da Francesca Martelli alla Curia arcivescovile fiorentina. Nel 1999, a seguito della risoluzione dell'eredità Bardini, il palazzo e le sue raccolte sono stati acquisiti dallo Stato, che ha intrapreso un vasto progetto di catalogazione delle opere e degli arredi, così come di recupero e di valorizzazione dell'intero palazzo, approdato nella costituzione del Museo di Casa Martelli. Nel palazzo (e ora nel museo) si conserva una delle più rilevanti collezioni d'arte private della città, comprendente capolavori di Piero di Cosimo, Beccafumi, Salvator Rosa, Luca Giordano e altri pittori nordici del XVII secolo. Un grande scudo con l'arme Martelli di Donatello, protetto della famiglia, decorava il ricetto dello scalone d'ingresso: ora è qui, a sostituire l'originale trasferito nel Museo nazionale del Bargello, una copia policroma (l'opera era stata trasferita in questo luogo nel 1799 dal palazzo di famiglia di via Martelli, si veda). Così Mazzino Fossi: "Databile agli ultimi anni del XV e i primi del XVI secolo. Appartiene al XV secolo uno dei cortili interni; la facciata è databile all'inizio del secolo XVI. Il portale con il balcone è opera del Seicento. Del XVIII secolo è il secondo cortile, ornato nella galleria circostante di busti settecenteschi, e lo scalone monumentale dove si trova ora lo stemma Martelli attribuito a Donatello". Sulla facciata, a destra del portone, è un tabernacolo marmoreo (realizzato nel 1918 in stile quattrocentesco su progetto dell'architetto Giuseppe Castellucci) che conteneva un bassorilievo con la Madonna col Bambino di Mino da Fiesole (qui trasportato da un'altra casa Martelli nel 1910), già sostituto con una copia nel 1917 e oramai privo anche di questa. Si segnala inoltre come il serraglio dell'arco del portale sia scolpito a raffigurare un grifo oltre al quale sono due martelli, con evidente riferimento al nome e al casato dei proprietari. Vedi anche a via Zannetti 10. |
Bibliografia
dettaglio |
Bocchi-Cinelli 1677, pp. 555-556; Fantozzi 1842, pp. 491-492; Fantozzi 1843, p. 93, n. 200; Firenze 1845, p. 29; Formigli 1849, p. 32; Firenze 1850, p. 121; Limburger 1910, n. 444; Garneri 1924, p. 191, n. XLIX; Limburger-Fossi 1968, n. 444; Firenze 1974, p. 280; Firenze 2005, p. 302; Chiara Martelli in Atlante del Barocco 2007, p. 416, n. 117; Adsi 2009/2, pp. 44-45. |
Approfondimenti |
Guido Carocci, I Tabernacoli di Firenze, in "Arte e Storia", XXIII, 1904, 24/25, pp. 161-162; I 'Donatello' di Casa Martelli, in "Arte e Storia", XXIV, 1905, 11/12, pp. 92-93; Un pregevole tabernacolo restaurato, in "Arte e Storia", XXXVII, 1918, 4, pp. 121-122; Alessandra Civai, Dipinti e sculture in casa Martelli, Firenze, Opus Libri, 1990; Alessandra Civai, Il palazzo Martelli: la riscoperta di un tesoro fiorentino, in "Amici dei Musei", 1991, 47, pp. 39-41; Bruno Santi, in Arte storia e devozione. Tabernacoli da conservare, a cura dell'Ufficio Restauri della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Firenze e Pistoia, Firenze, Centro Di, 1991 (Quaderni dell'Ufficio Restauri, n. 3), p. 9; Caterina Molinari, Antonella Rossetti, Emanuela Veracini, Il Palazzo e la galleria Martelli in Firenze: storia e attualità, in "bA. Bimestrale di architettura ed economia edilizia", XII, 1995, 67, pp. 5-11; Caterina Molinari, Antonella Rossetti, Emanuela Veracini, Storia dei decori e del gusto nella Galleria Martelli, in "Bollettino della Società di Studi Fiorentini", 1998, 3, pp. 39-50; Alessandra Civai, Il 'Gabinetto di Belle Arti' di palazzo Martelli a Firenze, in "Proporzioni", 2000 (2001), 1, pp. 216-240; Casa Martelli a Firenze, dal rilievo al museo, a cura di Alessandro Coppellotti, Firenze, Edifir, 2001; Maria Chiara Lupi, Ilaria Magnolfi, Palazzo Martelli in via Zannetti a Firenze: ipotesi di consolidamento e restauro per l'apertura al pubblico di una collezione privata fiorentina, in "Bollettino Ingegneri", IIL, 2002, 7, pp. 13-14; Francesca Fiorelli Malesci, Palazzo Martelli a Firenze: dalla casa al museo, in Governare l'arte: scritti per Antonio Paolucci dalle Soprintendenze fiorentine, a cura di Claudio Di Benedetto e Serena Padovani, Firenze, Giunti, 2008, pp. 326-333; Carlotta Lenzi Iacomelli, Il palazzo del Balì Niccolò Martelli, in Fasto privato: la decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine, I, a cura di Mina Gregori e Mara Visonà, Firenze, Edifir per l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, 2012, pp. 156-162, tavv. CXIII-CXIV; Anna Laura Nencioni, Palazzo Martelli, in Fasto privato: la decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine, I, a cura di Mina Gregori e Mara Visonà, Firenze, Edifir per l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, 2012, pp. 203-208, tavv. CXXXV-CXXXVI; Carlotta Lenzi Iacomelli, Vincenzo Meucci (1694-1766), Firenze, Edifir 2014, pp. 190-192, 217-218. |
Documentazione fotografica |
Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 10403 (veduta parziale del prospetto con il tabernacolo, 1972); 51835 (veduta del rilevo al tempo presente nel tabernacolo, 1973). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 2979, 2980, 2981, 2982, 2983, 2984, 2985, 2986, 2987, 2988, 2989, 2991, 2992, 2993 (vedute d'insieme e particolari del prospetto, 1941); 139906, 139907 (particolare dello stemma Martelli posto negli spazi interni, 1986); 139908, 139909 (due scorci degli spazi interni, 1986); 157832, 157833, 157834, 157835, 157836, 157837, 157838, 157839, 157840, 157841, 157842, 157843, 157844, 157845, 157846, 157847, 157848, 157849, 157850, 157851, 157852, 157853, 157854, 157855, 157856 (vedute degli spazi interni, 1990); 157857 (veduta del cortile interno, 1990); 157858, 157859, 157860 (vedute degli spazi interni, 1990); 157861 (veduta d'insieme del prospetto in forte scorcio, 1990); 157862 (veduta di uno spazio interno, 1990); 157863 (particolare del portale di ingresso, 1990); 157864 (veduta d'insieme del prospetto, 1990); 157865, 157866 (vedute di spazi interni, 1990); 200768 (veduta di uno spazio interno, 1999); 200769 (particolare del portale di accesso, 1999); 200770 (veduta parziale del prospetto, 1999); 200771, 200772 (vedute d'insieme del prospetto in forte scorcio, 1999); 200773, 200774, 200775, 200776, 200777, 200778, 200779, 200780, 200781, 200782, 200783, 200784, 200785, 200786, 200787, 200788, 200789, 200790, 200791 (vedute degli spazi interni, 1999). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzi di Firenze su Wikipedia e dal pagine dedicate al Museo di Casa Martelli presenti nel sito del Polo Museale Fiorentino. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
14/11/2008 |
Data ultima modifica |
30/03/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2015 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
museo, stemma familiare, tabernacolo. |
Localizzazione |
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