Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Piazza di Parte Guelfa |
Denominazione |
Palazzo Giandonati |
Altre denominazioni |
. |
Affacci |
vicolo del Panico 1 |
Proprietà |
Giandonati, Malvagia, de' Nobili, Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Castellucci Giuseppe, Cini Giuseppe. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
"Era uno dei molti edifici che qui attorno furono, fin da tempo remoto, posseduti dai potenti Giandonati, come si rileva dall'estimo dei danni arrecati alle case dei Guelfi dai Ghibellini vittoriosi a Montaperti. La maggior parte dei casamenti dei Giandonati furono smantellati talché dovettero successivamente esser riparati. Ai primi del XV secolo il palazzo apparteneva ai Malvagia. Nel 1498, Antonio di Francesco dei Nobili comprava il palazzo da un Ser Giovanni di Ser Silvestro, che lo vendeva in nome proprio e di Napoleone della Malvagia, suo fratello, dimorante a Bologna. I De Nobili ne rimasero padroni fino agli ultimi del XVIII secolo" (Marcello Jacorossi in Firenze 1972). Nel corso dei secoli l'impianto originario trecentesco conobbe vari interventi, per lo più quattrocenteschi, giungendo ai primi del Novecento in condizioni di sufficiente leggibilità della fabbrica antica. Tra il 1911 e il 1914 si intervenne con un restauro su progetto di Giuseppe Castellucci, che provvide a restituire alle finestre l'originaria luce (in alcuni casi ampliata, in altri ridotta), ad aprire le tre finestre alte che guardano su via del Panico così come il relativo portoncino, a ricostruire il finto ammattonato a graffiti sulle labili tracce preesistenti, a ricostruire il tetto a spioventi: due fotografie pubblicate dai Thiem (1964) mostrano l'edificio prima e dopo l'intervento. Altri interventi di restauro sono datati al 1921 e agli anni sessanta del Novecento e quindi legati all'importante cantiere chiuso nel 2000 su progetto dell'architetto Giuseppe Cini (consolidamento statico, completa revisione delle coperture, restauro e ripristino delle facciate, dei decori architettonici e dei paramenti in pietra), relativamente al quale si veda la relazione di Giorgio Caselli in Quaderni di restauro 2000. Da notare il finto bugnato a graffito e gli archi rampanti sul fianco destro. Il palazzo ha l'entrata sul vicolo del Panico e, sulla piazza, presenta un fronte con il terreno a bugnato, perimetrato da una panca di via che si interrompe per dare accesso con alcuni gradini ai due portali. Sul vicolo del Panico un avancorpo al primo piano si sviluppa su un arco rampante ed un archetto a sesto acuto appoggiati su mensole digradanti: tutti i graffiti di questo lato sono frutto dell'intervento dei primi del Novecento. Un piccolo tabernacolo in legno contiene un bassorilievo policromo con Madonna, riproduzione antica di un'opera del XV secolo (Bargellini). Attualmente il palazzo è sede del comitato per il calcio in costume. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale ed è tutelato da vincolo architettonico dal 1913. |
Bibliografia
dettaglio |
Carocci 1897, p. 139; Elenco 1902, p. 254; Limburger 1910, n. 290; Garneri 1924, p. 81, n. XLI; Thiem 1964, pp. 52-53, n. 2, tavv. 5-7; Limburger-Fossi 1968, n. 290; Palazzi 1972, pp. 73-74, nn. 121-122; Firenze 1974, p. 302; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, pp. 39-40; Giorgio Caselli in Quaderni di restauro 2000, pp. 20-26; Cesati 2005, II, p. 454; Cesati (Piazze) 2005, p. 159; Firenze 2005, p. 243; Morozzi 2009, p. 72. |
Approfondimenti |
Al palazzetto dei Giandonati..., in "Arte e Storia", XXIV, 1905, 6, p. 45; Romualdo Pantini, Restauri fiorentini, in "Emporium", 1905, 22, pp. 225-238; In piazza di S. Biagio, in "Arte e Storia", XXXIII, 1914, 5, p. 154; Gianluca Belli, Paramenti bugnati e architettura nella Firenze del Quattrocento, Firenze, University Press, 2019, p. 407, n. 16, fig. 47 (ma si vedano anche i rimandi al testo tramite l'indice analitico della pubblicazione). |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: ARC-F-007049-0000 (veduta della cantonata tra la piazza e vicolo del Panico, 1920-1930); ADA-F-040436-0000 (veduta d'insieme della piazza con una porzione del palazzo, 1940 circa). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 14535 (veduta del piano terreno dell'edificio, 1898); 6256 (veduta dell'edificio, 1911); 6065 (veduta dell'edificio e della piazza, 1914); 6261, 6262 (documentazione relativa a intervento di restauro, 1915 ca.); 6255, 128205, 128206, 128189 (vedute prima del cantiere di restauro del 1921, 1921); 65076 (veduta dell'edificio, 1971). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 180085 (veduta d'insieme della piazza con una porzione del prospetto del palazzo, 1994). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Canacci su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
FI1099 |
ID univoco regionale |
999 |
Data creazione |
23/11/2008 |
Data ultima modifica |
04/04/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
21/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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