Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Via Porta Rossa 19 |
Denominazione |
Palazzo Bartolini Torrigiani |
Altre denominazioni |
Torre dei Monadi, la Rognosa, palazzo degli Sportici, palazzo Bartolini Salimbeni, Albergo Porta Rossa |
Affacci |
via delle Terme 16 |
Proprietà |
Bartolini, Dati (Deti), Torrigiani. |
Architetti - Ingegneri |
Baccio d'Agnolo (Bartolomeo Baglioni, d.), Jodice Nino. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
De Matteis Ulisse, Fabbrini Giuseppe Antonio. |
Uomini illustri |
Gervinus Georg Gottfried, Tennyson Frederick, Viollet-le-Duc Eugène. |
Note storiche |
L'edificio sorge su antiche preesistenze, pervenute ai Bartolini tra il 1350 circa e il 1516 nell'ambito di una campagna di acquisti promossa da questa famiglia a interessare una vasta area compresa tra via delle Terme, Porta Rossa e piazza Santa Trinita ed iniziata presumibilmente proprio da questa porzione. Più in particolare l'attuale fabbrica ingloba una antica torre dei Monaldi, detta la Rognosa, e varie case e botteghe, in origine dei Monaldi, dei Del Bene, dei Soldanieri e dei d'Aringo. Acquistato dai Dati nel 1555, il palazzo passò nel 1559 ai Torrigiani che intervennero con vari lavori negli spazi interni della fabbrica tra Cinquecento e Seicento. La letteratura consultata dice l'edificio come eretto nel Trecento e successivamente rimaneggiato da Baccio d'Agnolo per gli stessi Bartolini, ma già Walther Limburger (1910) sottolineava come l'attribuzione poggiasse genericamente sulla constatazione della presenza dell'architetto nel cantiere del vicino palazzo Bartolini Salimbeni e della comune proprietà degli edifici, più che su precise qualità stilistiche. Tuttavia il linguaggio 'neomedievalista' che informa il palazzo bene si presta a quest'attribuzione (Trotta 1992). Su via Porta Rossa "il corpo centrale in aggetto, con cinque assi di finestre centinate e inquadrate da diafane ghiere di conci lisci, è risaltato rispetto alle strette ali laterali, con l'addizione delle quali sono condotte globalmente a nove gli assi di facciata. Una serie di finestrelle rettangolari sottotetto ed alcuni occhi circolari nelle ali e al di sotto degli archetti degli sporti concludono questo interessante esempio di architettura 'canonica' primo cinquecentesca" (Trotta 1992). Si notino, sulle mensole in pietra degli sporti che sorreggono il corpo centrale della fabbrica, i papaveri araldici in riferimento alla famiglia proprietaria. Notevole il cortile coperto, con raffinati capitelli. Nella prima metà dell'Ottocento l'immobile fu destinato a locanda (oggi Hotel Porta Rossa, dal 2010 condotto dalla catena spagnola NH Hoteles). Negli spazi interni dell'albergo sono da segnalare le vetrate in stile neorinascimentale realizzate attorno al 1900 dallo stabilimento di Ulisse De Matteis, comprese quelle che impreziosiscono il salone di ricevimento collocato nel giardino d'inverno a sua volta ricavato dal preesistente cortile interno. Il complesso fu interessato da un esteso cantiere di restauro negli anni ottanta del Novecento, su progetto dell'architetto Nino Jodice, al quale sono seguiti gli interventi condotti dal 2008 al 2010 che hanno portato all'ulteriore e pieno recupero dell'edificio e delle sue pertinenze. Sempre in occasione di questi ultimi restauri sono venuti alla luce alcune pitture murali della seconda metà del Settecento, ricondotte ad un anonimo pittore della cerchia di Giuseppe Antonio Fabbrini (Betti 2015). Tra i personaggi illustri che il libro dei soci del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux registra come qui alloggiati nella prima metà del XIX secolo si ricordano lo storico tedesco Georg Gottfried Gervinus, il poeta e musicista Frederick Tennyson (fratello del poeta Alfred) e, nel 1836, l'architetto e storico francese Eugène Viollet-le-Duc. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale, ed è tutelato da vincolo architettonico dal 1914.
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Bibliografia
dettaglio |
Fantozzi 1843, pp. 56-57, n. 105; Illustratore fiorentino 1880, pp. 47-51; Stegmann-Geymüller 1885-1908, VII, p. 9; Carocci 1897, p. 41; Elenco 1902, p. 256; Limburger 1910, n. 581; Illustratore fiorentino (1911) 1910, pp. 52-53; Garneri 1924, p. 84, n. XLVIII; Limburger-Fossi 1968, n. 581; Palazzi 1972, p. 69, n. 114; Firenze 1974, pp. 301-302; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 171; Trotta 1992, pp. 23, 32-33, 36; Mercanti-Straffi 2003, pp. 126-129; Cesati 2005, II, p. 507; Firenze 2005, p. 248. |
Approfondimenti |
Roberta Lapucci, Il Palazzo Bartolini Torrigiani: dalla Locanda del Cammello all'Albergo Porta Rossa, in "bA. Bimestrale di architettura ed economia edillizia", III, 1986, 16, pp. 9-13; Roberta Lapucci, Il palazzo Bartolini Torrigiani, Firenze, edizione dell'Albergo Porta Rossa, 1986; Piero Degl'Innocenti, Ricordo di Nino Jodice, in "bA. Bollettino Architetti", XV, 1998, 84, pp. 7-11; Antonio Ugolini, Le vetrate artistiche a Firenze fra Ottocento e Novecento. Guida e itinerari, Edifir, 2002, p. 31; Marco Betti, Palazzo Bartolini Torrigiani, in Fasto privato. La decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine, II, Dal Tardo Barocco al Romanticismo, a cura di Mina Gregori e Mara Visonà, Firenze, Edifir, 2015, pp. 229-231; Laura Mugnai, in Firenze itinerari del Novecento, a cura di Lia Bernini, Firenze, Nardini, 2017, pp. 54-56 (Hotel NH Porta Rossa). |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dal sito dell'Hotel Porta Rossa, dalla voce Palazzo Bartolini Torrigiani su Wikipedia, e (per quanto riguarda le presenze illustri dell'albergo) dal sito del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux (Vieusseux & Firenze 1820-1870). |
Codice SBAPSAE |
FI1081 |
ID univoco regionale |
999 |
Data creazione |
23/11/2008 |
Data ultima modifica |
17/10/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
02/04/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
torre, albergo, stemma familiare, comunità straniera (tedesco, inglese, francese). |
Localizzazione |
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