Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Piazza degli Strozzi 6 |
Denominazione |
Palazzo Strozzi |
Altre denominazioni |
Palazzo di Filippo Strozzi |
Affacci |
via degli Strozzi, via de' Tornabuoni 14, vicolo degli Strozzi |
Proprietà |
Strozzi, Istituto Nazionale delle Assicurazioni, demanio dello Stato. |
Architetti - Ingegneri |
Benedetto da Maiano, da Sangallo Giuliano (Giuliano Giamberti, d.), Cronaca (Simone del Pollaiolo, d.), Michelozzo (Michelozzo di Bartolomeo Michelozzi), Baccio d'Agnolo (Bartolomeo Baglioni, d.), Poggi Giuseppe, Berti Pietro, Bosio Gherardo, Giovannozzi Ugo, Cividali Gualtiero, Cipriani Gino, Morozzi Guido, Vella Saverio, Baldini Marco, Useli Sandro, Parigi Alessandro. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Caparra (Niccolò di Noferi del Sodo o Niccolò Grosso, d.). |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Come ebbe a scrivere Francesco Bocchi, il palazzo "è magnifico, e splendido, e ride in ogni parte in sua nobil grandezza, la quale, come avvisa chi è intendente, per mirabile industria supera qual si voglia edifizio privato, che sia in Italia, o in altro luogo collocato", il che lascia bene intendere come qui non si possa che tracciare una breve sintesi della complessa storia della fabbrica, tra gli edifici civili più rappresentativi della stagione rinascimentale. Dopo un lungo periodo impiegato ad acquisire l'area frazionata in varie proprietà (1473-1489), come attestano le cronache, si iniziò a costruire il grandioso palazzo sulla base di precisi calcoli astrologici, il 6 agosto 1489, per il ricco mercante Filippo Strozzi il Vecchio e su disegno di Benedetto da Maiano, ispirato al palazzo Medici di via Larga di Michelozzo di Bartolomeo. Giuliano da Sangallo realizzò un modello della fabbrica ricevendo pagamenti nel settembre 1489 e nel febbraio 1490 e, dato che Benedetto da Maiano probabilmente mai diresse i lavori e che il modello è molto vicino all'opera eseguita almeno per quanto riguarda il primo piano, è stato ipotizzato che questo rappresenti una variante al progetto originario e testimoni di un diretto coinvolgimento di Giuliano da Sangallo nell'impresa. Il cantiere venne poi seguito da Simone del Pollaiolo detto il Cronaca che sicuramente ebbe libertà di intervenire su quanto progettato fino a questo momento: in particolare quest'ultimo appare come direttore dei lavori dal 1490, quale successore del capomastro Jacopo di Stefano Rosselli, e sicuramente a lui spetta l'ultimo piano concluso da un magnifico cornicione aggettante (1502) e il cortile (1503). "Il quasi ostentato uso degli stessi motivi, che altrove potrebbe considerarsi monotona ripetizione, rivela lo scopo dell'architetto rivolto più che altro ad esprimere il suo pensiero attraverso il senso della proporzione. E questa proporzione che sembra raggiunta senza sforzo, questo perfetto equilibrio tra pieni e vuoti, fra cornici e bugnature, fra spartizione dei piani e larghezza delle fronti, è il segreto da cui nasce la musicale armonia del cubo di pietra pervaso da una bellezza serena e riposante" (Chierici). Sebbene incompiuto il palazzo fu abitato dalla famiglia a partire dal 1504: i lavori, rimasti sospesi, furono ripresi nel 1523: in questa fase fu forse soprintendente Baccio d'Agnolo. La parte su via de' Tornabuoni, abbandonata alla terza fila di bozze del secondo finestrato, fu ripresa nell'aprile del 1533 e finita nel 1534-1535. Il cantiere si interruppe definitamente nel 1538, dopo che Filippo Strozzi il Giovane, nemico di Cosimo I, fatto prigioniero a Montemurlo, si suicidò: rimasero quindi incompiuti la facciata sud e metà del cornicione su via Tornabuoni. Tra il 1863 e il 1865, in concomitanza dell'allargamento e rettificazione delle vie Strozzi e Tornabuoni, il palazzo fu 'restaurato' da Giuseppe Poggi al quale, tra l'altro, si deve la 'panca di via' che corre lungo i tre prospetti della fabbrica. Altri importanti lavori di risistemazione degli interni (con la totale e spesso arbitraria ricostruzione di molti elementi architettonici antichi) vennero realizzati tra il 1886 e il 1889, promossi da Piero Strozzi e diretti dall'architetto Pietro Berti. Il palazzo rimase alla famiglia Strozzi fino al 28 maggio 1937, quando il principe Roberto lo vendette all'Istituto Nazionale delle Assicurazioni. La nuova proprietà - accantonato un primo progetto redatto dal giovane architetto Gherardo Bosio - promosse una completo restauro della fabbrica tra il 1938 e l'aprile del 1940, diretto dall'ingegnere Ugo Giovannozzi, coadiuvato dall'ingegnere Gualtiero Cividali e, per il restauro artistico, dal Soprintendente ai monumenti Giovanni Poggi (coordinatore dei lavori l'ingegnere Gino Cipriani dell'INA, principale ditta esecutrice Mugelli Costruzioni). Restauro che negli anni seguenti non mancò di suscitare puntuali critiche, sia per il rifacimento ex novo di capitelli, peducci ed altri elementi lapidei decorati, sia per l'arbitrario completamento del lato sul vicolo e del cornicione su via de' Tornabuoni, replicando simmetricamente la porzione esistente, così come della loggia coperta del terzo piano sempre dal lato di via de' Tornabuoni. Al 1958 (direzione dell'architetto Guido Morozzi), al 1967 e ancora al 1977 si datano altri interventi di restauro, gli ultimi su progetto e direzione dei lavori dell'architetto Saverio Vella. E ancora, tra il 1995 e il 1996, si procedette a una serie di micro cementazioni armate sugli elementi lapidei delle facciate soggetti a disgregazione. Successivamente la grande fabbrica fu acquisita dallo Stato (1998) che la cedette in uso al Comune di Firenze (1999). Al 2001 è datato il restauro delle facciate del cortile interno (impresa esecutrice R.A.M.) nell'ambito di un più vasto progetto di interventi di risanamento conservativo ed adeguamento funzionale della struttura su progetto di Marco Baldini, Sandro Useli e Alessandro Parigi. Attualmente l'edificio ospita alcune importanti istituzioni culturali, tra le quali la Fondazione Palazzo Strozzi, il Centro di Cultura Contemporanea la Strozzina (CCCS), l'Istituto nazionale di Studi sul Rinascimento, l'Istituto italiano di Scienze Umane, e il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux (qui dal 1940). I tre prospetti compiuti sono in bugnato di pietra, il cui aggetto si riduce man mano che dal piano terreno si sale ai piani superiori; alla base corre una panca di via, interrotta da portali ad arco a bugnato. Agli spigoli, notevoli gli arpioni da bandiera e le lumiere in ferro eseguite da Niccolò Grosso detto il Caparra tra il 1491 e il 1498 su disegno di Benedetto da Maiano. Tra le finestre sono bracciali in ferro per fiaccole e stendardi, e in basso i caratteristici ferri da cavallo (alcuni sostituiti da copie). Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale. |
Bibliografia
dettaglio |
Bocchi-Cinelli 1677, pp. 200-202; Zocchi 1744, tav. XIII; Del Bruno 1757, pp. 88-89; Cambiagi 1765, pp. 144-145; Cambiagi 1771, pp. 158-159; Cambiagi 1781, p. 153; Thouar 1841, p. 359; Fantozzi 1842, pp. 577-380; Fantozzi 1843, p. 51, n. 90; Firenze 1845, pp. 147-148; Formigli 1849, p. 134; Firenze 1850, pp. 140-142; Burci 1875, pp. 113-115; Mazzanti-Del Lungo 1876, tavv. LXII-LXXIII (note storiche di Iodoco Del Badia, pp. 25-28); Stegmann-Geymüller 1885-1908, IV, p. 4, tavv. 1-2 (Benedetto da Maiano), tavv. 5-7 (Cronaca); V, p. 13, tavv. 15-16 (Giuliano da Sangallo); Carocci 1897, p. 46; Elenco 1902, p. 248; Ross 1905, p. 316; Illustratore fiorentino (1907) 1906, pp.72-76; Limburger 1910, n. 671; Garneri 1924, pp. 122-123, n. LXXII; Chierici 1952-1957, I, 1952, pp. 110-111; Limburger-Fossi 1968, n. 671; Bucci-Bencini 1971-1973, III, 1973, pp. 17-25; Ginori Lisci 1972, I, pp. 195-205; Palazzi 1972, pp. 35-36, n. 53; Firenze 1974, pp. 284-285; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, pp. 128-133; Cresti-Zangheri 1978, p. 27; Dezzi Bardeschi 1981, pp. 90-95; Zocchi-Mason 1981, pp. 56-57; Ciabani 1984, pp. 56-59; Maffei 1990, p. 55; Ferruccio Canali in Firenze 1992, p. 92, n. 61; Zucconi 1995, p. 73, n. 89; Alessandro Parigi in Quaderni di restauro 2000, pp. 91-95; Cesati 2005, II, pp. 664-665; Cesati (Piazze) 2005, pp. 290-292; Firenze 2005, pp. 257-258; Insabato-Ghelli 2007, p. 200; Fantozzi Micali-Lolli 2016, pp. 91-92. |
Approfondimenti |
Marco Lastri, Palazzo di Filippo Strozzi, e suo supposto suicidio, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, VI, pp. 33-43; Donato Cellesi, Sei fabbriche di Firenze disegnate e incise da Donato Cellesi, Firenze, 1851; Restauri, in "Arte e Storia", VI, 1887, 22, p. 168; Guido Carocci, Palazzo Strozzi, in "Arte e Storia", VIII, 1889, 7, pp. 49-51; Ricordanze di Bartolomeo Masi calderaio fiorentino dal 1478 al 1526, per la prima volta pubblicate da Gius. Odoardo Corazzini, Firenze, Sansoni, 1906, p. 14; Il Palazzo Strozzi e la sua destinazione, in "La Nazione", 3 agosto 1938; Ancora su Palazzo Strozzi e la sua destinazione, in "La Nazione", 10 agosto 1938; L'Osservatore Fiorentino, Leggende e ricordi del Palazzo Strozzi, in "La Nazione", 19 aprile 1939; La destinazione di Palazzo Strozzi nelle sue linee generali, in "La Nazione", 2 giugno 1939; A. Del Massa, Palazzo Strozzi restituito al suo splendore, in "La Nazione", 16 giugno 1939; A. Del Massa, Il più bell'edificio del Quattrocento centro propulsore d'arte e di cultura, in "La Nazione", 20 giugno 1939; Alberto Viviani, Palazzo Strozzi, in "Florence", X, 1959, 3, pp. 29-31; Gino Cipriani, Il restauro di Palazzo Strozzi, Roma, Istituto Nazionale delle Assicurazioni, 1963 (estratto); Guido Pampaloni, Palazzo Strozzi, Roma, Istituto Nazionale delle Assicurazioni, 1963; Alessandro Parronchi, Il modello del Palazzo Strozzi, in "Rinascimento", 1969, 2, pp. 95-116; Francesco Gurrieri, Palazzo Strozzi: cultura architettonica, struttura, restauro, in "Necropoli", 5, 1973, 17/18, pp. 95-98; Alessandro Gambuti, L'architettura di palazzo Strozzi, in "Necropoli", 5, 1973, 17/18, pp. 89-94; Francis W. Kent, 'Più superba de quella de Lorenzo': courtly and family interest in the building of Filippo Strozzi's palace, in "Renaissance Quarterly", 1977, 30, pp. 311-323; Roberto Cecchi, Luca Giorgi, Nuove acquisizioni sull'apparecchio murario di Palazzo Strozzi a Firenze, in "Bollettino Ingegneri", XXXI, 1983, 1/2, pp. 3-14; Guido Pampaloni, Palazzo Strozzi, Roma, Istituto Nazionale delle Assicurazioni, 1983 (3a edizione); Caroline Elam, Piazza Strozzi: two drawings by Baccio d'Agnolo and the problems of a private Renaissance square, in "I Tatti Studies", 1985, 1, pp. 105-135; Palazzo Strozzi metà millennio. 1489-1989, atti del convegno di studi (Firenze, palazzo Strozzi, 3-6 luglio 1989) a cura di Daniela Lamberini, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1991; Gianluigi Maffei, Palazzo Strozzi, in Via Tornabuoni: il salotto di Firenze, a cura di Mariaconcetta Fozzer, Firenze, Loggia de' Lanzi Editori, 1995, pp. 50-51; Alexander Markschies, Gebaute Pracht: der palazzo Strozzi in Florenz (1489-1534), Freiburg im Breisgau, Rombach, 2000; Claudio Paolini, "Quelle lumiere d'un insieme squisitamente gentile". I ferri del Caparra per Palazzo Strozzi, Firenze, Polistampa, 2004; Palazzo Strozzi: cinque secoli di arte e cultura, a cura di Giorgio Bonsanti con contributi di Isabella Bigazzi, Beatrice Paolozzi Strozzi, Laura Desideri et al., Firenze, Nardini, 2005; Marco Baldini, Il restauro di palazzo Strozzi, in Comune di Firenze, Ufficio Belle Arti. Cento anni di restauro a Firenze, catalogo della mostra (Firenze, Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, 11-22 gennaio 2008), Firenze, Polistampa, 2007, pp. 179-182; James M. Bradburne, Palazzo Strozzi. Una storia di pietra, con contributi di Ludovica Sebregondi e Riccardo Renzi, Firenze, Polistampa, 2012; Luca Giorgi, Studi e analisi per palazzo Strozzi, in Piero Sanpaolesi. Restauro e metodo, atti della giornata di studio (Firenze, Rettorato, 18 aprile 2005) a cura di Gennaro Tampone, Francesco Gurrieri, Luca Giorgi, Firenze, Nardini, 2012, pp. 237-259; Mugelli Costruzioni 1913-2013. Un secolo di cantieri e restauri edili, Firenze, Tipografia San Marco, 2013; Palazzo Strozzi, Firenze, in Paolo Mazzoni. Restauro su restauro, a cura di Paola Maresca, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, Firenze, 2014, pp. 140-143; Alessandra Marino, Claudio Paolini, Via de' Tornabuoni. I palazzi, Firenze, Polistampa 2014, pp. 61-66 (Palazzo Strozzi); Le dimore urbane di Filippo Strozzi e di Giuliano Gondi, in Sabine Frommel, Giuliano da Sangallo, Firenze, Edifir, 2014, pp. 135-161; Gianluca Belli, Paramenti bugnati e architettura nella Firenze del Quattrocento, Firenze, University Press, 2019, p. 409, n. 42, figg. 5, 16, 106 (ma si vedano anche i rimandi al testo tramite l'indice analitico della pubblicazione). |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: PDC-F-004486-0000, (veduta di scorcio della facciata del palazzo su via de' Tornabuoni, con sul fondo la loggetta di palazzo Corsi prima dei lavori di rettificazione, 1850-1855); AVQ-A-003862-0000 (veduta d'insieme dal lato della piazza, 1865 circa); ACA-F-003018-0000; BGA-F-009552-0000 (vedute d'insieme dal lato della piazza, 1890 circa); BGA-F-008544-0000 (veduta d'insieme di scorcio dal lato della piazza verso il palazzo dello Strozzino, 1890 circa); ACA-F-15338B-0000 (veduta dal lato di via degli Strozzi, 1890 circa); ACA-F-003017-0000 (veduta dal lato di via de' Tornabuoni, 1890 circa); ACA-F-002882-0000, ACA-F-003020-0000 (particolari con i ferri del Caparra, 1890 circa); BGA-F-010268-0000 (cortile, 1900 circa); ADA-F-024945-0000, veduta dal lato della piazza, 1924 circa); ACA-F-029276-0000 (particolare della facciata con il portone, 1920-1930); ACA-F-029341-0000 (cortile, 1920-1930); ACA-F-036357-0000 (particolare con i ferri del Caparra, 1920-1930); ACA-F-029342-0000 (particolare di due finestre della facciata, 1920-1930); CAL-F-003392-0000 (veduta d'angolo con i prospetti su via de' Tornabuoni e via degli Strozzi, 1997); CAL-F-011526-0000, CAL-F-011527-0000 (vedute d'insieme dal lato della piazza con diverse angolazioni, 2003). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0017304 (particolare di una finestra del prospetto); 0017321, 0116337 (vedute d'insieme da piazza degli Strozzi); 0017330 (particolare del portale); 0069579 (insieme del cortile). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 11321 (veduta dell'edificio ripresa da via de' Tornabuoni, 1933 ca.); 9527, 9534, 61032 (vedute del vicolo esterne e interne, 1971). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 6368, 6369, 6370, 6532, 6533, 6537, 6541 (vedute della porzione tergale sul chiasso, 1941); 18700, 18701, 18702, 18703, 18704, 18705, 18706, 18707, 18708, 18709 (vedute d'insieme e particolari dei vari prospetti, 1958); 18710, 18711, 18712, 18703, 18714 (vedute da diverse angolazioni del cortile, 1958); 18865, 18866, 18867, 18868, 18869, 18870, 18871, 18872, 18873 (vedute del cornicione durante l'intervento di restauro, 1958); 48525, 48526, 48527 (vedute d'insieme del prospetto su piazza degli Strozzi da varie angolazioni, 1969); 168966, 168967 (insieme e particolare della facciata su via de' Tornabuoni, 1993); 178247, 178248 (spazi interni, 1994); 178249 (veduta del prospetto su piazza degli Strozzi, 1994); 178250, 178251, 178252 (peducci degli ambienti interni, 1994); 178253 (veduta del prospetto su piazza degli Strozzi, 1994); 178254, 178255, 178256, 178257 (spazi interni, 1994); 186931 (veduta del prospetto su piazza degli Strozzi, 1996); 186933 (particolare di una finestra, 1996); 186934, 186935, 186936, 186937, 186938, 186939, 186940 (spazi interni, 1996). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Strozzi su Wikipedia e dal sito ufficiale della Fondazione Palazzo Strozzi. |
Codice SBAPSAE |
FI1135 |
ID univoco regionale |
90480170106 |
Data creazione |
23/11/2008 |
Data ultima modifica |
04/04/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2015 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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