Quartiere |
San Giovanni |
Ubicazione |
Via della Pergola 57 |
Denominazione |
Casa Merciai |
Altre denominazioni |
Casa Leopardi |
Affacci |
. |
Proprietà |
Mannozzi, da Castello, Arrigoni da Bergamo, Maggioli, Gasparri, Riccieri, Leopardi, Merciai, Bordoni. |
Architetti - Ingegneri |
Buontalenti Bernardo. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Bonechi Matteo. |
Uomini illustri |
Cellini Benvenuto, Tommasi Marcello. |
Note storiche |
Già dei Mannozzi, la casa passò nel 1580 ai da Castello, quindi, nel 1602, agli Arrigoni da Bergamo. A questo periodo, tra la fine del Cinquecento e i primi del Seicento, si deve la riconfigurazione della facciata nei termini attuali, che Francesca Carrara (2007) ipotizza riconducibile a una iniziativa degli Arrigoni e data ai primi decenni del Seicento. Nel corso del Settecento la casa divenne proprietà della famiglia Maggioli, quindi nel 1824 passò a Gaetano Gasparri, ministro dello Stato Civile del regno, che comprò anche l'antica casa adiacente già del Cellini. Nel 1850 risultava dell'antiquario Riccieri (che oltre all'abitazione vi aveva sistemato la propria galleria). Successivamente passò ai Merciai e, nel 1936, ai Bordoni. Walther Limburger (che nel 1910 la segnala come casa Merciai) la dice alla maniera di Bernardo Buontalenti. Così Mazzino Fossi (1968): "E' un notevole esempio di architettura manierista fiorentina. Conserva ancora un bel cortile". Per il repertorio di Bargellini e Guarnieri è d'impianto quattrocentesco, rimaneggiata nel Cinquecento. Si tratta senza dubbio di un'architettura d'autore, di notevole impatto per quanto concerne il fronte, decisamente sviluppato in altezza grazie ai suoi quattro piani (più un volume in soprelevazione) organizzati su soli tre assi. Portone e finestre presentano cornici in pietra riccamente lavorate. Sul portone è uno scudo con un'arme con il campo troncato. "A piano terra in posizione decentrata si apre a sinistra l'ampio portale a tutto sesto, sormontato da un timpano spezzato e richiuso, sorretto da mensole su volute con grottesche, con un grande stemma cancellato che si ricollega alla parte superiore del portale. A destra le due finestre, di cui la seconda poi trasformata in porta, sono sormontate la prima da timpano semicircolare e la seconda da timpano triangolare, entrambi spezzati e richiusi, poggianti su volute decorate da grottesche; nella parte inferiore della finestra inginocchiata superstite le due mensole inquadrano una specchiatura decorata con festone. Le tre finestre del primo e secondo piano sono decorate da brachettone lineare, poggiante su analoghe volute decorate a grottesche, come quelle del terzo piano, alte però la metà delle precedenti. La facciata è chiusa da una gronda alla romana, e sul tetto si eleva un altro piano costruito al posto dell'altana. Sul giardino retrostante sussiste un elegante loggiato su colonne tuscaniche. Una stanza del piano nobile mantiene la tipologia della camera ad alcova con decorazioni attribuibili alla cerchia di Matteo Bonechi" (Carrara 2007). In alcuni ambienti terreni dell'edificio è stato a lungo lo studio del pittore e scultore Marcello Tommasi, ancora conservato con opere (sue, del padre Leone Tommasi e di amici), gessi e memorie dell'artista. Non trova invece riscontro la tradizione che vuole essere stato nel cortile modellata da Benvenuto Cellini la statua del Perseo (per la quale si veda al numero 59 di questa stessa via). |
Bibliografia
dettaglio |
Firenze 1850, p. 356; Limburger 1910, n. 462; Limburger-Fossi 1968, n. 462; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 61; Adsi 2003, pp. 17-18; Francesca Carrara in Atlante del Barocco 2007, pp. 418-419, n. 121. |
Approfondimenti |
C.O. Tosi, la casa nella quale Benvenuto Cellini fuse il suo "Perseo" in via della Pergola a Firenze, in "Arte e Storia", XXX, 1911, 5, pp. 152-153. |
Documentazione fotografica |
Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 6362 (veduta panoramica del tratto della strada con il fronte del palazzo, 1920-1930 ca.). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 31956, 31957, 31958, 31959, 31960 (vedute d'insieme e particolari del prospetto, 1966); 173920 (veduta della porzione superiore del prospetto, 1994); 173921 (veduta della porzione basamentale del prospetto, 1994); 173922, 173923, 173924, 173925, 173926, 173927, 173928, 173929, 173930 (vedute degli spazi interni, 1994); 173931 (particolare dello scudo sul portale, 1994); 173932 (veduta d'insieme del prospetto in scorcio, 1994); 173933, 173934, 173935 (vedute degli spazi interni, 1994). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Casa Merciai su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL). |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
10/12/2008 |
Data ultima modifica |
28/01/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
22/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
casa d'artista. |
Localizzazione |
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