Quartiere |
San Giovanni |
Ubicazione |
Via delle Oche 1 |
Denominazione |
Casa Tedaldini |
Altre denominazioni |
Casa dello spedale di Santa Maria Nuova |
Affacci |
via dello Studio |
Proprietà |
Tedaldini, spedale di Santa Maria Nuova. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
L'edificio, attiguo alle case dei Benivieni e con la cantonata su via dello Studio, apparteneva in origine ai Tedaldini (Illustratore fiorentino per l'anno 1909), che in quest'area vantavano varie proprietà. Rimasto alla famiglia fino al 1416, fu donato nello stesso anno da Giovanni Tedaldini all'Ospedale di Santa Maria Nuova. "In seguito all'apertura del perimetro della vecchia canonica ed al conseguente sbocco sul Duomo di via dello Studio il palazzo subì notevoli alterazioni e trasformazioni" (Giorgio Di Battista in Roselli 1974). Dell'antica porticciola, ovvero della "antichissima soglia con degli arpioni che la tradizione vuole appartenesse ad una delle porte del primo cerchio di mura di Firenze" così come segnalato nelle pagine di "Arte e Storia" (1884), non sembrano sussistere più tracce. Ugualmente non è più presente lo stemma del Popolo fiorentino dipinto in prossimità del canto, con l'iscrizione "Sempre restituenda ac servanda antiquitas", stemma e iscrizione già rinnovati in occasione del restauro che interessò l'edificio nel 1884 e ancora documentati in una fotografia pubblicata in Palazzi 1972. Dal lato di via delle Oche l'edificio si presenta in effetti nei termini di una palazzina ottocentesca, che tuttavia dell'antica storia conserva un pietrino con la gruccia a indicare la proprietà di Santa Maria Nuova e un vistoso mensolone. Dal lato di via dello Studio, invece, per quanto i piani superiori ripetano il disegno ottocentesco del fronte principale, al terreno, "nel 1911 furono scoperte grandiose arcate di conci di pietra formanti il robusto basamento di un palagio che aveva la facciata principale su via dello Studio e volgeva in Via delle Oche, dove sussistono ancora mensoloni di pietra che accennano all'esistenza di una torre scapezzata" (Marcello Jacorossi in Palazzi 1972). |
Bibliografia
dettaglio |
Illustratore fiorentino (1909) 1908, p. 49; Palazzi 1972, p. 53, n. 84; Giorgio Di Battista in Roselli 1974, p. 53, n. 8; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 336; Cesati 2005, II, pp. 426-427. |
Approfondimenti |
Memorie artistiche, in "Arte e Storia", III, 1884, 48, p. 383. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
30/12/2008 |
Data ultima modifica |
16/03/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
21/04/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
stemma civile, iscrizione, pietrino. |
Localizzazione |
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