Quartiere |
Santa Croce |
Ubicazione |
Via dei Calzaiuoli 8 |
Denominazione |
Palazzo dell'albergo Brunelleschi |
Altre denominazioni |
Hotel Stella d'Italia, Hotel Brunelleschi |
Affacci |
via del Corso, piazza Santa Elisabetta 5 |
Proprietà |
Schneiderff, Binfi Spa. |
Architetti - Ingegneri |
Chiesi Flaminio, Giusti Ugo. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Chini Galileo. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Così Guido Carocci sul suo Illustratore fiorentino per l'anno 1911: "L'edifizio fu costruito dopo l'allargamento di via dei Calzaiuoli nel luogo dov'erano numerose case. Ve ne esistevano in antico appartenenti agli Adimari, ai Cavicciuoli, ai Tinghi orafi, ai Mini speziali ecc. Due chiese antichissime vennero pure incorporate in questo fabbricato: quella di San Michele delle Trombe corrisponde sulla piazza Santa Elisabetta e quella di Santa Maria Nipotecosa sul canto del Corso". Più precisamente, come testimonia Federico Fantozzi (1843), le chiese non erano più esistenti da tempo e nel luogo era già sorta una 'casa' di proprietà degli Schneiderff, famiglia che in quegli anni gestiva uno dei più rinomati alberghi fiorentini sul lungarno Guicciardini (si veda ai numeri 19-21 di quest'ultimo). Non ci è noto se anche qui fosse stato creato un albergo negli anni successivi all'allargamento della strada, ma certo già esisteva al tempo di Guido Carocci (albergo Stella d'Italia) e occupava interamente il nuovo grande stabile, che solo su via Calzaiuoli si impone con i suoi quindici assi per cinque piani. Oggi la struttura è parte dell'Hotel Brunelleschi per il quale si veda a piazza Santa Elisabetta 3. Il carattere della fabbrica è quello proprio degli anni in cui si operò la rettificazione della via, realizzata tra il 1842 e il 1844 su progetto di Flaminio Chiesi. Negli interni un ambiente detto 'sala Liberty' testimonia di un intervento dei primi del Novecento (1907-1910 circa) condotto su progetto dell'architetto Ugo Giusti, nell'ambito del quale sono da segnalare una serie di vetrate di poco più tarde, decorate con tralci fitomorfi, eseguite da Galileo Chini presumibilmente tra il 1922 e il 1923. All'angolo con il Corso è una targa di marmo che ricorda l'antica presenza della già ricordata chiesa di Santa Maria Nipotecosa, "abolita nel 1768". |
Bibliografia
dettaglio |
Fantozzi 1843, p. 114, n. 253; Bigazzi 1886, p. 210; Illustratore fiorentino (1911) 1910, p. 53-54; Giorgio Di Battista in Roselli 1974, pp. 58, n. 16; Salvadori Guidi 1996, pp. 69-70, n. 89; Invernizi 2007, I, p. 86, n. 65; Paolini 2009, pp. 105-106, n. 119. |
Approfondimenti |
Enrico Montazio, Fisiologia delle strade di Firenze o Firenze e i suoi abitanti. Fisiologia di via Calzaioli, Tipi di Giuseppe Mariani, Firenze, 1846, p. 24; Antonio Ugolini, Le vetrate artistiche a Firenze fra Ottocento e Novecento. Guida e itinerari, Edifir, 2002, p. 17; Laura Mugnai, in Firenze itinerari del Novecento, a cura di Lia Bernini, Firenze, Nardini, 2017, pp. 56-58 (Hotel Brunelleschi); Alfonso Mazzotti, in Firenze itinerari del Novecento, a cura di Lia Bernini, Firenze, Nardini, 2017, pp. 171-172 (Hotel Brunelleschi). |
Documentazione fotografica |
Nessun dato rilevato. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
30/12/2008 |
Data ultima modifica |
17/10/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
03/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
lapide. |
Localizzazione |
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