Quartiere |
Santa Croce / San Giovanni |
Ubicazione |
Borgo Pinti 61 |
Denominazione |
Palazzina Stefanelli |
Altre denominazioni |
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Affacci |
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Proprietà |
Bentivoglio, Stefanelli. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Betocchi Carlo. |
Note storiche |
Si tratta di un grande palazzo eretto nello stesso periodo di quello che precede al numero civico 55 (si veda), e con caratteristiche assai simili. La facciata si presenta organizzata su nove assi per tre piani, con il portone sormontato da uno scudo con un’arme non identificata, (inquartato, nel primo e nel quarto a una stella, nel secondo e nel terzo alla torre, il tutto abbassato sotto all’aquila dal volo spiegato). Da notare il grande androne che ancora conserva le decorazioni pittoriche ottocentesche con finti lacunari sulla volta. Oltre il cancello è uno scorcio del piccolo ma suggestivo giardino che sembrerebbe identificabile con quello segnalato nel fondamentale repertorio I giardini di Firenze di Angiolo Pucci, dove così si legge: "Al n. 57 di B.P. trovasi la casa che fu un tempo dei Bentivoglio. Oggi appartiene alla famiglia Stefanelli e precisamente al prof. Carlo Stefanelli. Si trova nei vecchi documenti più volte ricordato il giardino dei Bentivoglio quindi è da supporre che esso in quell’epoca fosse uno dei giardini di Firenze degno di essere ricordato non solo per la sua estensione, ma anche per le sue decorazioni. Anche oggi annesso alla casa è un giardino, ma assai piccolo così ridotto per le fabbriche che in tempi più moderni vi sorsero intorno. Alla metà del secolo scorso n’era proprietario il prof. Pietro Stefanelli uno dei fondatori della nostra Società d’Orticoltura, e perciò molto appassionato per le piante. Infatti il suo giardino benché assai ristretto era ben tenuto e accoglieva qualche speciale collezione fra cui una collezione di Fuchsia che a quei tempi fu la più scelta ed importante che esistesse nei giardini di Firenze. Ricorderò come questo giardino prese parte all’esposizione del 1857 nei giardini della Gherardesca presentando 64 varietà di fuchsie, e a quella nel giardino Franchetti presentando 95 fuchsie". Nella palazzina abitò, dal 1953 fino alla morte nel 1986, il poeta Carlo Betocchi. |
Bibliografia
dettaglio |
Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 117; Paolini 2008, p. 166, n. 255; Cecconi 2009, p. 35; Paolini 2009, p. 238, n. 340. |
Approfondimenti |
Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati in città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 195-196; Claudio Paolini in Claudio Paolini, Hosea Scelza, Borgo Pinti: una strada fiorentina e la sua chiesa, Firenze, Polistampa, 2018, pp. 72-73, n. 20. |
Documentazione fotografica |
Nessun dato rilevato. |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Borgo Pinti su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL). |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
04/05/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
08/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
stemma familiare, giardino. |
Localizzazione |
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