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Struttura della banca dati |
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Quartiere |
San Giovanni |
Ubicazione |
Via Camillo Cavour 83 |
Denominazione |
Palazzina Fabbri |
Altre denominazioni |
. |
Affacci |
. |
Proprietà |
Fabbri. |
Architetti - Ingegneri |
Roster Giacomo. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
L'edificio fu realizzato con un cantiere aperto nell'ultimo decennio dell'Ottocento su commissione dell'imprenditore Paolo Egisto Fabbri nell'area dove precedentemente insisteva un convento di domenicane intitolato a Santa Lucia - poi trasformato in ospedale - che presentava il fronte principale su via San Gallo e che occupava l'intero isolato chiuso tra via San Gallo, via Sant'Anna, via Camillo Cavour e via Salvestrina. Poco prima del 1890 l'intero complesso con gli orti di pertinenza fu acquistato dal citato imprenditore che nell'area realizzò sei distinte palazzine tra cui quella oggetto della presente scheda (per ulteriori notizie sull'impresa si veda a via Camillo Cavour 81). Visto il coinvolgimento dell'architetto Giacomo Roster nelle varie opere promosse da Paolo Egisto Fabbri si può ragionevolmente supporre che allo stesso siano riconducibili tutti i singoli progetti. Nel caso in questione l'ipotesi è suffragata dalla presenza di due tavole che illustrano il progetto - e lo riconducono all'architetto - su un numero di "Ricordi di Architettura". Ricordiamo come Paolo Egisto Fabbri avesse stabilito la propria residenza fiorentina poco lontano, nel palazzo attualmente contrassegnato dai numeri civici 92-94 (si veda), terminato nel 1891 e appunto progettato dal Roster. Come per il palazzo, anche in questo caso l'architetto ripropose un fronte in sintonia con il gusto del tempo, decoroso quanto scontato: sviluppato per cinque assi su tre piani, presenta il grande portone centrale coronato da un balcone, mentre le ampie finestrature propongono architravi alternativamente ad arco (al terreno) e timpanati ( al piano nobile). Nell'ampio androne, con la volta decorata a lacunari, è una lapide in ricordo dell'impresa: "Dove furono un monastero, poi lo spedale, e i bagni di S. Lucia sorgono ora queste case fatte edificare da Egisto P. Fabbri. 1891". Negli spazi interni varie sale presentano i soffitti arricchiti da decorazioni murali, in piena adesione al gusto dell'alta borghesia del tempo. L'edificio è contiguo a un altro grande palazzo sempre riconducibile agli investimenti voluti dai Fabbri in questa zona (si veda al numero 81). |
Bibliografia
dettaglio |
Fantozzi 1843, pp. 187-188, n. 445; Cresti-Zangheri 1978, p. 210; Paolini-Vaccaro 2011, p. 120, n. 45. |
Approfondimenti |
"Ricordi di Architettura. Raccolta di ricordi d'arte antica e moderna e di misurazione di monumenti", serie II, V, 1896-1899, tavv. XXVIII-XXIX (Moderno); Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 254-256. |
Documentazione fotografica |
Nessun dato rilevato. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
06/01/2009 |
Data ultima modifica |
19/12/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
06/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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