Quartiere |
Santa Croce / San Giovanni |
Ubicazione |
Borgo Pinti 99 |
Denominazione |
Palazzo Della Gherardesca |
Altre denominazioni |
Casino degli Scala, palazzo Scala, Four Seasons Hotel |
Affacci |
piazzale Donatello 11- 12- 13, viale Giacomo Matteotti |
Proprietà |
Scala, Medici, Della Gherardesca, Direzione Generale delle Ferrovie, Società Metallurgica Italiana, Fratini (Four Seasons Hotel). |
Architetti - Ingegneri |
da Sangallo Giuliano (Giuliano Giamberti, d.), Silvani Gherardo, Foggini Giovanni Battista, Ferri Antonio Maria, Gheri Alessandro, Cacialli Giuseppe, Della Gherardesca Guido Alberto, Poggi Giuseppe, Sanpaolesi Piero, Brizzi Raffaello, Porcinai Pietro, Magris Roberto, Noferi Andrea, Locorotondo Marzia, Galletti Giorgio. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Balducci Giovanni, Foggini Giovanni Battista, Stradano Giovanni, Gheri Alessandro, Volterrano (Baldassarre Franceschini, d.), Ferretti Giovanni Domenico, Soderini Mauro, Meucci Vincenzo, Giovannozzi Giovanni Battista. |
Uomini illustri |
Scala Bartolomeo. |
Note storiche |
Il grande palazzo sorge sugli ampi terreni con casa colonica che l'Ospedale degli Innocenti possedeva fra la porta a Pinti e la postierla dei Servi, acquistati nel 1473 dal cancelliere della Repubblica, nonché diplomatico e uomo di fiducia di Lorenzo il Magnifico, Bartolomeo Scala. Questi fece costruire un casino tradizionalmente attribuito a Giuliano da Sangallo, che rimase alla famiglia fino al 1585: la parte più antica, che dovrebbe risalire al periodo 1480/85-1529 e che comprende il bel cortile quadrato ricco di bassorilievi ricondotti a Bertoldo di Giovanni, fu tuttavia inglobata nei rifacimenti successivi che determinarono l'attuale configurazione. Per via ereditaria il complesso passò nel 1585 ai Medici, nella persona del cardinal Alessandro poi Papa col nome di Leone XI: in questi anni "fu molto abbellito con pitture di Giovanni Balducci, e decorato con una venusta cappella ricca di belle tavole di Giovanni Stradano e di superbi ornati" (Fantozzi 1843). Nel 1606, con tutti i suoi annessi, pervenne ai Della Gherardesca che ne mantennero il possesso per tre secoli, arricchendolo di opere (è databile entro il 1666 l'affresco del Volterrano in una saletta, raffigurante la Cecità della mente umana illuminata dalla Verità) e facendolo ingrandire, dopo un primo intervento di Gherardo Silvani nel 1632, dall'architetto Antonio Maria Ferri. In particolare a quest'ultimo spetta il rifacimento della facciata su borgo Pinti e sul lato sud (1713-1720), mentre ad Alessandro Gheri spetta la galleria a stucchi e la decorazione del salone del piano nobile, con affreschi raffiguranti episodi della storia dei Della Gherardesca di Giovanni Domenico Ferretti, Mauro Soderini e Vincenzo Meucci (1732). Notevolissimo il giardino, decantato dalla letteratura, arricchito di un tempietto neoclassico disegnato da Giuseppe Cacialli e da una statua raffigurante Cammillo della Gherardesca, scolpita da Giovanni Battista Giovannozzi (1813). Del 1837 è il 'tepidario ionico', progettato dallo stesso Guido Alberto della Gherardesca. Il monumentale ingresso al giardino posto tra i viali e l'imbocco di Borgo Pinti, laddove esisteva una modesta dipendenza del palazzo, risale invece a un progetto di Giuseppe Poggi e agli anni di Firenze Capitale (1873), legato com'è all'abbattimento dell'ultima cerchia di mura che qui passava e all'apertura di questo fronte della proprietà sul nuovo importante asse viario, con la conseguente necessità di dare decoro e valorizzazione a questa porzione (si veda a piazzale Donatello 11-12-13). Venduto nel 1883 all'ex khedivé d'Egitto Isma'il Pascià passò poco dopo alla Società Anonima Italiana per le Strade Ferrate Meridionali e quindi, nel 1939, alla Generali Industrie Metallurgiche e alla Società Metallurgica Italiana che ne fecero la propria sede. Il complesso ebbe un importante restauro nel 1940-42, promosso dalla stesse società e diretto dal giovane architetto Piero Sanpaolesi e dall'anziano ingegnere Raffaello Brizzi. Il giardino fu invece interessato, dopo i danni e l'incuria del periodo bellico, da un intervento curato da Pietro Porcinai. Acquistata nel 2001 dalla Rdm (Gruppo Fingen), la proprietà si presenta attualmente nella forma assunta al termine di un complesso cantiere teso a trasformare il palazzo con i suoi annessi in albergo (Four Seasons Hotel, inaugurato nel 2008) sulla base di un progetto messo a punto da Roberto Magris e successivamente seguito dall'architetto Andrea Noferi con la collaborazione di Marzia Locorotondo. L'intervento sul giardino è stato curato da Giorgio Galletti. Il fronte principale si presenta organizzato su tre alti piani per sette assi con cornici marcapiano; il portale centrale è coronato da un terrazzino a sua volta sormontato dalla porta finestra del piano nobile, qualificata da un timpano semicircolare spezzato entro cui si inserisce uno scudo coronato con l'arme dei Della Gherardesca (partito: nel primo d'oro, alla mezza aquila di nero coronata del campo, uscente dalla partizione; nel secondo troncato di rosso e d'argento). Per quanto riguarda il portale la documentazione archivista consente di datarlo al 1716-1717 e di assegnarlo a Giovanni Battista Foggini, che sarebbe intervenuto sul precedente disegno di Antonio Maria Ferri, 'rinnovandolo'. Sulla porzione sinistra della facciata è un antico stemma degli Scala (d'oro, alla scala di tre pioli d'azzurro, posta in banda), oltre ad una memoria che ricorda le principali famiglie proprietarie dell'edificio. Il prospetto che guarda al giardino è articolato in due stretti avancorpi collegati da un corpo a tre piani, con i due inferiori aperti ad arcate su pilastri. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale. |
Bibliografia
dettaglio |
Bocchi-Cinelli 1677, p. 483; Del Bruno 1757, p. 44; Cambiagi 1765, p. 68; Cambiagi 1771, p. 69; Cambiagi 1781, p. 64; Firenze 1828, p. 87; Fantozzi 1842, pp. 289-291, n. 72; Fantozzi 1843, pp. 200-201, n. 488; Firenze 1845, p. 89; Formigli 1849, p. 85; Firenze 1845, p. 89; Formigli 1849, p. 85; Firenze 1850, pp. 350-352; Ademollo-Passerini 1853, IV, p. 1401; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, pp. 437-439; Bigazzi 1886, pp. 308, 342-343; Elenco 1902, p. 254; Ross 1905, p. 108; Limburger 1910, n. 283; Bertarelli 1922, pp. 96-97; Garneri 1924, p. 211, n. XXXV; Bertarelli 1937, p. 189; Barfucci 1958, p. 158; Limburger-Fossi 1968, n. 283; Bucci-Bencini 1971-1973, II, 1973, pp. 47-55; Borsook 1972, p. 231; Ginori Lisci 1972, I, pp. 529-536; Fanelli 1973, I, pp. 213, 228; II, p. 54, fig. 300; Firenze 1974, p. 204; Mosco 1974, p. 96; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 122-123; Cazzato-De Vico Fallani 1981, pp. 30-32; Pozzana 1994, p. 42-44; Gurrieri-Fabbri 1995, pp. 140-147; Vannucci 1995, pp. 140-145; Zucconi 1995, p. 71, n. 86; Fabbri 2000, pp. 76-81; Firenze 2005, p. 420; Insabato-Ghelli 2007, p. 92; Francesca Carrara in Atlante del Barocco 2007, p. 413, n. 93; Invernizi 2007, I, pp. 167-168, nn. 143-144; II, p. 362, n. 323; Paolini 2008, pp. 168-170, n. 258; Paolini 2009, pp. 241-243, n. 343; Fantozzi Micali-Lolli 2016, pp. 119-120; Zoppi 2019, pp. 63-65. |
Approfondimenti |
Appartamento dei Conti Della Gherardesca, in "Rivista Fiorentina", I, 1909, 11, pp. 28-29; I lavori di ripristino e restauro al Palazzo Della Gherardesca, in "La Nazione", 14-15 giugno 1942; Piero Sanpaolesi, Una rotonda sangallesca scomparsa, in "Palladio. Rivista di Storia dell'Architettura", VII, 1943, 2/3, pp. 51-58; Piero Sanpaolesi, La casa fiorentina di Bartolomeo Scala, in Studien zur toskanischen Kunst, a cura di Wolfgang Lotz e Lise Lotte Möller, München, Prestel Verlag, 1964, pp. 275-288; Ewald Gerhard, Unknown works by Baldassarre Franceschini, called il Volterrano (1611-1689), in "The Burlington Magazine", CXV, 1973, pp. 272-283; Dorine van Sasse van Ysselt, Il cardinale Alessandro de' Medici committente dello Stradano (1585-1587): la decorazione della cappella e del cortile del palazzo Della Gherardesca a Firenze, e 'La Generosità di San Nicola", in "Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz", XXIV, 1980, 2, pp. 203-236; Maria Grazia Vaccari, Il giardino Della Gherardesca e gli orti Oricellari a Firenze, in "Te", III, 1986, 5, pp. 67-74; Maria Cristina Buscioni, Ingresso al giardino Della Gherardesca, scheda in Giuseppe Poggi e Firenze: disegni di architetture e città, catalogo della mostra (Firenze, Sala delle Reali Poste, dicembre 1989-gennaio 1990) a cura di Renzo Manetti e Gabriele Morolli, Firenze, Alinea, 1989, p. 95; Linda Pellecchia, The patron's role in the production of architecture: Bartolomeo Scala and the Scala Palace, in "Renaissance Quarterly", 1989, 42, pp. 258-291; Alessandro Rinaldi, La casa di Bartolomeo Scala, in L'architettura di Lorenzo il Magnifico, catalogo della mostra (Firenze, Spedale degli Innocenti, 8 aprile-26 luglio 1992) a cura di Gabriele Morolli, Cristina Acidini Luchinat e Luciano Marchetti, Milano, Silvana editoriale, 1992, pp.169-171; Marta Privitera, Sulle commissioni della Gherardesca a Baldassarre Franceschini, detto il Volterrano, e su alcuni disegni, in "Antichità Viva", XXXII, 1993, 6, pp. 5-13; Giampaolo Trotta, Il palazzo e il giardino di Bartolomeo Scala: un percorso verso la luce del sole, in "Paragone Arte", XLVII, 1996 (1997), Ser. 3., 8/10, pp. 28-59; Mariella Zoppi, Guida ai giardini di Firenze, Firenze, Alinea, 1996, pp. 68-71; La casa del cancelliere: documenti e studi sul palazzo di Bartolomeo Scala a Firenze, a cura di Anna Bellinazzi, Firenze, Edifir, 1998; Arredi del Palazzo della Gherardesca, catalogo della vendita d'asta del 15/12/2001, Firenze, Pandolfini Casa d'Aste, 2001; Francesca Bordoni, Il palazzo di Bartolomeo Scala, in "Bollettino del Centro di Studi per la Storia dell'Architettura" di Roma, 2005/07 (2009), 42/44, pp. 263-266; Francesca Bordoni, La villa suburbana di Bartolomeo Scala a Firenze: villamque dives pubblico peculio, insanus urbam struit, in "Quaderni dell'Istituto di Storia dell'Architettura" di Roma, 2009, 52, p. 17-38; Palazzo Scala-della Gherardesca. Four Seasons Firenze. La dimora ritrovata, a cura di Marco Ferri, Firenze, Fingen, 2010, con contributi di Cristina Acidini, Marco Ferri, Giorgio Galletti, Marco Gemelli, Marzia Locorotondo, Andrea Noferi, Cesare Peruzzi, Gianluca Tenti, Brunella Teodori, Vincenzo Vaccaro; Francesca Bordoni, La dimora di Bartolomeo Scala nel palazzo Della Gherardesca a Firenze: progetti e realizzazioni dal Quattrocento ad oggi, in "Annali di Architettura", 2011, 23, pp. 9-36; Alison Brown, The House & Culture of Bartolomeo Scala, Chancellor of Florence, in Studi e memorie per Lovanio Rossi, a cura di Curzio Bastianoni, Firenze, Edizioni Polistampa, 2011, pp. 219-246; Carlotta Lenzi Iacomelli, Il palazzo dei conti Guido e Bonifacio della Gherardesca, in Fasto privato: la decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine, I, a cura di Mina Gregori e Mara Visonà, Firenze, Edifir per l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, 2012, pp. 152-156, tavv. C-CII; Carlotta Lenzi Iacomelli, Vincenzo Meucci (1694-1766), Firenze, Edifir 2014, pp. 182-183; Il restauro del palazzo della Gherardesca per Four Seasons Hotel, in John Stammer, Dentro Firenze, Architetture, architetti, progetti e percorsi del tempo presente, Firenze, Maschietto editore, 2014, pp. 108-111; Gli esordi taciuti da Vasari: Palazzo Scala e Palazzo Cocchi, in Sabine Frommel, Giuliano da Sangallo, Firenze, Edifir, 2014, pp. 31-54; Francesca Bordoni, Il palazzo di Bartolomeo Scala: una villa all'antica per un uomo nuovo, in Giuliano da Sangallo, a cura di Amedeo Belluzzi, Carolin Elam, Francesco Paolo Fiore, Milano, Officina Libraria, 2017, pp. 398-407; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 206-214; Claudio Paolini in Claudio Paolini, Hosea Scelza, Borgo Pinti: una strada fiorentina e la sua chiesa, Firenze, Polistampa, 2018, pp. 98-110, n. 31; Roberto Corazzi, Le cupole sotto il cielo di Firenze, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, 2018, p. 120. |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: ACA-F-036302-0000 (veduta del tempietto del giardino, 1920-1930); ACA-F-036302-0000 (veduta di una fontana del giardino, 1920-1930); ACA-F-36303A-0000 (veduta dell'aranciera nel giardino, 1930 circa). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0017333 (veduta di scorcio del prospetto su borgo Pinti). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 4166 (veduta d'insieme della volta del cortile prima del restauro, 1942); 4170, 4171, 4172, 4173, 4174, 4175, 4176, 4177, 4178, 4179, 4180, 4181 (particolari del cortile durante l'intervento di restauro, 1942); 5081, 5082, 5083, 5084, 5085, 5089, 5090, 5091 (vedute del parco con documentazione degli alberi da abbattere, 1942); 10808, 10809, 10810 (vedute del cortile, 1945 circa); 174185 (veduta d'insieme del cortile, 1994); 174186, 174187, 174188 (scorci del cortile, 1994); 174189 (veduta d'insieme del prospetto su borgo Pinti, 1994); 174190, 174192 (vedute d'insieme dei prospetti verso il giardino, 1994); 174193, 174194, 174195 (vedute degli spazi interni, 1994); 174196 (particolare del fregio del cortile, 1994); 174197, 174198 (vedute degli spazi interni, 1994); 174199, 174200, 174201, 174202 (vedute della Cappella, 1994); 174203, 174204, 174205, 174206 (vedute degli spazi interni con riferimento alle superfici affrescate e decorate, 1994); 174207 (veduta d'insieme del prospetto su borgo Pinti, 1994); 174208 (particolare dello stemma posto in facciata, 1994); 174209 (particolare della facciata con la lapide, 1994); 174210 (particolare del portale su borgo Pinti, 1994). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo della Gheradesca su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL). |
Codice SBAPSAE |
FI0014 |
ID univoco regionale |
90480170201 |
Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
04/05/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
08/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
albergo, giardino, stemma familiare. |
Localizzazione |
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