Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Via delle Belle Donne 8 |
Denominazione |
Palazzo Larderel |
Altre denominazioni |
Palazzo Larderel Giacomini |
Affacci |
via de' Giacomini 1, via de' Tornabuoni 19 |
Proprietà |
Giacomini, Michelozzi Boni, Fleulard, Bellini delle Stelle, Beaufort, Larderel, Viviani della Robbia, Visconti di Grazzano, Palazzo Larderel Sas. |
Architetti - Ingegneri |
Dosio Giovanni Antonio, Tincolini Pietro, Morozzi Guido. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Nonostante abbia la dignità della facciata di un palazzo è questo il fronte (cinque assi su cinque piani) corrispondente agli accessi alle scuderie della residenza dei Larderel, con ingresso principale da via de' Tornabuoni 19, indirizzo al quale si rimanda per notizie sulla storia della fabbrica. Si ricorda tuttavia come il palazzo fosse stato costruito attorno al 1580 in stile tardo rinascimentale su progetto di Giovanni Antonio Dosio per i Giacomini, e come fosse stato a lungo di questa famiglia che vi abitò fino all'estinzione, nel 1793. Passato in questa data ai Michelozzi Boni, fu acquistato nel 1839 dai conti Larderel, per passare successivamente ai loro discendenti ed eredi. E' presumibilmente attorno agli anni settanta di quel secolo, in concomitanza con i lavori al palazzo condotti dall'architetto Pietro Tincolini, che si deve collocare il rifacimento del portale di questo lato, di gusto ottocentesco, sebbene inserito in un disegno d'insieme ancora di carattere cinque seicentesco. Sempre ai Larderel è riferibile l'arme presente nell'ornatissimo scudo sostenuto da due grifi (d'ermellino alla gemella in fascia alzata di rosso, accompagnata da due monticelli infiammati e fumanti al naturale uscenti dalla punta, questi ultimi in riferimento all'attività di sfruttamento dei soffioni boraciferi propria della famiglia). A fianco dell'accesso carraio segnato dal numero 18 rosso si conserva una targa che riferisce dell'ingresso alle scuderie (oggi autorimessa) che presentano il primo ambiente, voltato, tutto decorato con il motivo araldico del vaio. Nel 1966-1967 il palazzo fu oggetto di un complesso intervento di restauro attuato con il contributo del Ministero della Pubblica Istruzione, diretto dall'architetto Guido Morozzi e premiato dalla Fondazione Giulio Marchi nel 1969. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale. |
Bibliografia
dettaglio |
Palazzi 1972, p. 164, n. 203; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 112; Cesati 2005, I, p. 65. |
Approfondimenti |
Donato Cellesi, Sei fabbriche di Firenze disegnate e incise da Donato Cellesi, Firenze, 1851; Il Palazzo Giacomini ora De Larderel, in "Arte e Storia", XV, 1896, 7, p. 50; Vera Daddi Giovannozzi, Il Palazzetto Giacomini Larderel del Dosio, in "Rivista d'Arte", XVII, 1935, pp. 14-15; Il restauro del palazzo Larderel, in "Giornale del Mattino", 4 gennaio 1966; Cinque palazzi premiati, in "La Nazione", 21 aprile 1970; Carolyn Valone, Giovanni Antonio Dosio and his Patrons, Dissertation, Evanston - Illinois, Northwestern University, 1972, pp. 235-239; Gianluigi Maffei, Palazzo de Larderel-Giacomini, in Via Tornabuoni: il salotto di Firenze, a cura di Mariaconcetta Fozzer, Firenze, Loggia de' Lanzi Editori, 1995, p. 55; Clelia di Lucia, Il Palazzo dei Giacomini, in Giovan Antonio Dosio da San Gimignano architetto e scultor fiorentino tra Roma, Firenze e Napoli, a cura di Emanuele Barletti, Firenze, Edifir, 2011, pp. 418-445; Alessandra Marino, Claudio Paolini, Via de' Tornabuoni. I palazzi, Firenze, Polistampa 2014, pp. 80-85 (Palazzo Larderel); Claudio Paolini, Vincenzo Vaccaro, Via de' Tornabuoni. Una storia per immagini, Firenze, Polistampa, 2014, pp. 19-22 (I restauri del Novecento); Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 104. |
Documentazione fotografica |
Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0072225 (veduta d'insieme di scorcio del prospetto su via de' Tornabuoni). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 6412 (veduta del fronte principale del palazzo, 1933 ca.). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 4818, 4819, 4820, 4821, 4822, 4823, 4824, 4825 (veduta d'insieme e particolari del prospetto su via de' Tornabuoni con evidenziati gli elementi lapidei degradati, 1945 circa); 30568 (veduta d'insieme del prospetto su via de' Tornabuoni chiuso dai ponteggi del cantiere di restauro, 1966); 30569, 30570, 30571, 30572 (particolari di elementi lapidei del prospetto durante l'intervento di restauro, 1966); 36514, 36515 (vedute d'insieme del prospetto su via de' Tornabuoni dopo l'intervento di restauro, 1967); 36516, 36517 (vedute parziali del prospetto dopo l'intervento di restauro, 1967); 175020, 175021, 175022, 175023, 175024 (varie vedute di ambienti al piano terreno, 1994). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Larderel su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
08/01/2009 |
Data ultima modifica |
28/03/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
04/04/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
stemma familiare. |
Localizzazione |
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