Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Via del Sole 11 |
Denominazione |
Palazzo da Magnale |
Altre denominazioni |
Palazzo Ciampolini, palazzo Benetti |
Affacci |
piazza degli Ottaviani |
Proprietà |
da Magnale, Temperani, Buondelmonte, Benetti (Berretti), Ciampolini. |
Architetti - Ingegneri |
Dosio Giovanni Antonio, Boccini Giuseppe, Zorzet Paolo. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Cellini Benvenuto. |
Note storiche |
Erano in questo luogo alcune casette acquistate dai Minerbetti nel 1443 e riunite in un solo edificio. Questo fu venduto ai Bonsignori, da questi ai Tornabuoni e quindi, nel 1540, a Bernardo da Magnale. A quest'ultimo si deve l'impianto dell'attuale configurazione (limitatamente agli assi che definiscono la cantonata) e il definirsi della denominazione corrente in relazione alla famiglia, nonostante i successivi passaggi di proprietà. Nel 1571, infatti, grazie al matrimonio di Oretta da Magnale con Alessandro Temperani, il palazzo passò a questi ultimi, quindi, per via ereditaria, ai Buondelmonti, fino a che nel 1756 fu acquistato dai Benetti (Berretti). Nel 1897, quando era proprietà Ciampolini, il palazzo fu completato su progetto dell'architetto Giuseppe Boccini a modello della porzione della cantonata, che come detto era l'unica compiuta nella primitiva costruzione. L'edificio è a quattro piani. Al piano terreno, con paramento in pietra fino alla cornice marcadavanzale superiore, vi sono delle belle finestre inginocchiate chiuse da timpani triangolari (indicati da "Ricordi di Architettura" come di Giovanni Antonio Dosio). Al piano superiore, oltre la cornice dentellata sulla quale si legge dal lato di via del Sole il motto "Mihi Labor Decus", si allineano finestre rettangolari con eleganti cornici e il timpano arcuato, mentre ai due piani superiore le aperture, più semplici, sono chiuse da architravi aggettanti. Una panca di via gira attorno alla cantonata fino alla piazza degli Ottaviani. Sulla cantonata, segnata da bozze fino a tutto il primo piano, vi è in alto uno scudo in pietra con l'arme dei da Magnale (di rosso, a sei palle d'argento, 3.2.1), in mediocri condizioni di conservazione (si tratta di una replica dell'antico, eseguita in occasione dei lavori del 1897, giudicata da "Arte e Storia" come "araldicamente errata"). Vi è inoltre in basso un elegante portabandiera di ferro battuto con attorno alcune piccole palle sempre allusive alla stemma dei da Magnale. Da segnalare come tradizionalmente la casa sia indicata da parte della letteratura (Limburger, Pietrogrande) come già appartenuta a Benvenuto Cellini. L'edificio è stato oggetto di un cantiere di restauro nei primi anni settanta del Novecento e, per la qualità dell'intervento, segnalato dalla Soprintendenza ai Monumenti per il premio Marchi (una targa nell'androne lo dice premiato dalla Fondazione Marchi per il restauro eseguito nel 1971). Più recentemente (2010) sono documentati alcuni interventi curati dallo studio di architettura Zorzet. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale. |
Bibliografia
dettaglio |
Stegmann-Geymüller 1885-1908, XI, p. 4; Elenco 1902, p. 252; Limburger 1910, n. 186; Garneri 1924, p. 102, n. XVII; Limburger-Fossi 1968, n. 186; Palazzi 1972, p. 172, nn. 318-319; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 359; IV, 1978, p. 89; Cresti-Zangheri 1978, p. 32; Pietrogrande 1994, p. 80; Cesati 2005, II, p. 654. |
Approfondimenti |
"Ricordi di Architettura. Raccolta di ricordi d'arte antica e moderna e di misurazione di monumenti", serie II, IV, 1894-1895, tav. XXII, Antico (Finestra terrena del Palazzo Benetti oggi Ciampolini); Restauri, in "Arte e Storia", XVI, 1897, 13, p. 102. |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 63623, 63624, 63625 (vedute d'insieme dei prospetti dopo l'intervento di restauro, 1972); 96937 (veduta d'insieme dell'edificio ripreso da piazza di Santa Maria Novella, 1979); 96938, 96939, 96940 (particolari dei prospetti, 1979); 96941, 96942, 96943, 96944, 96945, 96946, 96947, 96948 (vedute degli spazi interni, 1979). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzi di Firenze su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
FI0408 |
ID univoco regionale |
90480170486 |
Data creazione |
20/01/2009 |
Data ultima modifica |
08/05/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2015 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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