| Quartiere |
Santa Maria Novella |
| Ubicazione |
Via de' Rondinelli 1 |
| Denominazione |
Palazzo Adorni Braccesi |
| Altre denominazioni |
Casa Adorni |
| Affacci |
via del Trebbio |
| Proprietà |
Mangioni, del Gigante, Pasquali, Adorni, Adorni Braccesi. |
| Architetti - Ingegneri |
Martelli Giuseppe. |
| Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
| Uomini illustri |
Ghirlandaio Davide (Davide Bigordi, d.), Novelli Antonio, Ferrata Giansiro. |
| Note storiche |
Già casa dei Mangioni, poi dei del Gigante (1469) e quindi dei Pasquali (proprietari anche del grande palazzo che si sviluppa dall'altro lato della strada), l'edificio è segnalato sia nella Pianta geometrica di Federico Fantozzi sia nel repertorio di Bargellini e Guarnieri per aver ospitato, nel Quattrocento, la bottega di David Ghirlandaio e, attorno alla metà del Seicento, quella dello scultore Antonio Novelli. Acquistato in data imprecisata dai conti Adorni (dal 1771 Adorni Braccesi), fu riconfigurato radicalmente nel corso dell'Ottocento, tanto da presentarsi oggi essenzialmente come opera, seppure pregevole, di questo secolo. E' la Nuova Guida della Città di Firenze del 1850 che precisa che i lavori (comprensivi dei graffiti) furono eseguiti nello stesso 1850, su progetto dell'architetto Giuseppe Martelli. Il fronte principale, organizzato su cinque assi per quattro piani, presenta al piano terreno un solido bugnato di tipo rustico, sviluppato al di sopra di uno zoccolo liscio, rotto da tre fornici con arco a tutto sesto. Tra le finestre del primo e del secondo piano, semplicemente architravate, corre un alto fregio a graffito con girali fitomorfe alternate a figure mostruose, come tipico del repertorio ottocentesco. L'ultimo piano ha un fregio più semplice, aperture prive di cornice e un fregio superiore con palmette ed elementi vegetali. Corona il tutto un cornicione sottogronda con mensole scolpite. La gronda è del tipo alla romana (unica nel contesto della via, tutta segnata da tipiche gronde alla fiorentina). La cantonata è evidenziata da un bugnato che, dalle bozze rilevate del piano terreno, si alleggerisce verso l'alto, fino a presentarsi decisamente liscio all'ultimo piano. Su quest'angolo è uno scudo con l'arme della famiglia Adorni Braccesi (partito: nel primo partito: di rosso alla bandiera spiegata d'argento, scaccato di tre file di nero e d'argento; nel secondo d'azzurro, al destrocherio vestito di rosso, impugnante in sbarra con la mano di carnagione una spada alta al naturale, guarnita d'oro, sormontato da tre gigli d'oro, ordinati fra i quattro pendenti di un lambello di rosso). La facciata si presenta in buone condizioni di conservazione. Abitò in un appartamento di questa casa, dal 1926 al 1927, lo scrittore e critico letterario Giansiro Ferrata (Cecconi 2009). |
Bibliografia
dettaglio |
Fantozzi 1843, p. 43, n. 66; Firenze 1850, p. 131; Palazzi 1972, p. 124, n. 227; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 258; Cesati 2005, II, p. 538; Pecchioli 2005, pp. 186-193; Cecconi 2009, p. 92. |
| Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
| Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
| Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Adorni Braccesi su Wikipedia. |
| Codice SBAPSAE |
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| ID univoco regionale |
. |
| Data creazione |
02/02/2009 |
| Data ultima modifica |
06/10/2021 |
| Data ultimo sopralluogo |
21/01/2020 |
| Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
| Tags |
studio di artista, graffito, stemma familiare. |
| Localizzazione |
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