| Note storiche |
Nel suo insieme il fronte ha, come disegno, il carattere dell'architettura seicentesca (si vedano le tangenze con il palazzo Pucci in questa stessa strada). Tuttavia alcuni elementi, come ad esempio la cornice in pietra che profila in portone, si dichiarano di fattura e di gusto novecentesco, per cui rimane difficile, in assenza di una specifica letteratura sull'edificio, stabilire la vera natura di ciò che attualmente si mostra sulla via. Certo è che il palazzo fu nell'Ottocento proprietà di Zanobi Pasqui e che questo, nel 1843, come risulta dalle carte conservate presso l'Archivio storico del Comune di Firenze, chiese l'autorizzazione "di fare al piano terreno del suo stabile in via dei Cresci due finestre di stile michelangiolesco", presentando un progetto a firma del fratello, l'architetto Leopoldo Pasqui. La notizia, peraltro, trova riscontro in altri documenti, che appunto riconducono il disegno dell'intera facciata allo stesso architetto (comunicazione orale di Beatrice Mazzanti). Ai lati del fronte, al terreno, sono due scudi (questi di fattura moderna) con le armi, a sinistra della famiglia Pasqui (d'azzurro, alla fede di carnagione, vestita di verde, sormontata a una stella a otto punte d'oro), a destra, presumibilmente, della famiglia Fiorini (d'oro, al gallo ardito di nero, crestato e barbato di rosso, e alla banda diminuita attraversante dello stesso). Negli interni, già occupati da uffici dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, non dovrebbe esserci nessuna traccia delle preesistenze. Nel 2012 l'immobile è stato oggetto di un cantiere di restauro e risanamento conservativo con frazionamento e cambio di destinazione in quanto nuova sede fiorentina dell'Istituto Europeo di Design (progetto e direzione dei lavori dell'architetto Renzo Funaro). |
| Approfondimenti |
Lo Ied cambia sede e si trasferisce in via Bufalini, in "La Nazione", 18 settembre 2012; Il giardino del Canforo. La sede storica della Cassa di Risparmio di Firenze, a cura di Emanuele Barletti, con contributi di Marco Dezzi Bardeschi, Franco Nuti, Stefano Bertagni e Emiliano Colonna, Firenze, Leonardo Libri, 2020. |