Scheda Palazzo di Oddo Altoviti

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Piazza del Limbo 1
Denominazione Palazzo di Oddo Altoviti
Altre denominazioni Edificio della Canonica della chiesa dei Santi Apostoli
Affacci chiasso de' Borgherini
Proprietà Chiesa dei Santi Apostoli, Arcidiocesi di Firenze.
Architetti - Ingegneri Benedetto da Rovezzano (Benedetto Grazzini, d.), Minucci Stefano, Storace Diletta, Spagni Nicola.
Pittori - Scultori - Decoratori Benedetto da Rovezzano (Benedetto Grazzini, d.).
Uomini illustri Boscoli Andrea.
Note storiche Si tratta di un edificio di antica fondazione, che si vuole eretto nel 1333 in occasione dei paralleli interventi alla chiesa dei Santi Apostoli, annesso come canonica al complesso religioso e quindi rimaneggiato e ridisegnato ai primi del Cinquecento e ancora nell'Ottocento. Così Marcello Jacorossi (in Palazzi 1972): "Ha l'aspetto di elegante palazzetto che, soltanto al primo piano, conserva l'antica struttura nelle finestre ad arco sul mezzo tondo, ridotte a bifore da una colonnetta sul cui piccolo capitello poggiano i due archetti. La porta ad arco sul mezzo tondo è adorna di bozze di pietra piana e martellinata. I piani superiori sono di carattere moderno. Fin da tempo remoto era qui la Canonica annessa alla chiesa dei Santi Apostoli. Sorgeva fra le case degli Altoviti e un Altoviti, che era rettore della chiesa, la fece ridurre a forma elegantissima verso la metà del XV secolo. Al pianterreno della Canonica era, in origine, un atrio o cortiletto in comunicazione colla chiesa, nel quale sono stati trovati resti di arche sepolcrali del XIV secolo simili per forma a quelle di Santa Maria Novella e di Santa Trinita". Sopra la porta è un elegante scudo di marmo con l'arme degli Altoviti (di nero, al lupo rapace d'argento), attribuito a Benedetto da Rovezzano. A questo stesso artista sarebbe anche riconducibile un intervento databile al 1512 che, sostanzialmente e nonostante le alterazioni successive, avrebbe conferito al palazzo le attuali caratteristiche. Al di sotto dello scudo è poi un pietrino, segnato con il numero 1 in cifre romane, che dice l'immobile della "Prioriae SS. Apostolorum". "Al 1829 si datano invece lavori di ampliamento diretti dall'architetto Stefano Minucci. "In alcune delle stanze terrene dalla parte della piazzetta tenne il suo studio Andrea Boscoli scultore fiorentino, morto nel 1606" (Fantozzi 1606). Nel 2016 gli spazi interni sono stati fatti oggetto di un intervento di recupero e conservazione (con parallela realizzazione di una nuova cappella di preghiera) da parte di S+S Studio (architetti Diletta Storace e Nicola Spagni), Il palazzo (come canonica della chiesa dei Santi Apostoli) appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia Fantozzi 1843, p. 55, n. 101; Bigazzi 1886, pp. 117-118; Elenco 1902, p. 250; Limburger 1910, n. 51; Palazzi 1972, p. 107, n. 196; Firenze 1974, p. 289; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 148.
Approfondimenti Nessun dato rilevato.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 6565, 65213, 65214 (vedute del chiasso Borgherini da varie angolazioni dopo l'intervento di restauro, 1959).
Risorse in rete Nessun dato rilevato.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 12/06/2009
Data ultima modifica 24/01/2021
Data ultimo sopralluogo 21/05/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags stemma familiare, pietrino.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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