Scheda Casa Cigliamochi

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Via del Sole 2
Denominazione Casa Cigliamochi
Altre denominazioni .
Affacci via delle Belle Donne 1r- 3r- 5r- 7r- 9r
Proprietà Cigliamochi, Carducci, Trigori (Tricori), monastero di San Pier Martire.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Niccolò di Tommaso, Benini Amedeo, Benini Cesare junior, Benini Lamberto.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Si tratta di un edificio che la letteratura data alla fine del Quattrocento, modesto per quanto riguarda gli esterni (più volte trasformati) e che determina un acuto sprone all'incontro tra via del Sole e via delle Belle Donne. Sullo sprone è un tabernacolo in aggetto, con un affresco trecentesco staccato frammentario, attribuito a Niccolò di Tommaso e raffigurante in alto una Crocifissione con la Madonna, San Giovanni Evangelista, San Francesco e San Domenico, al centro la figura di San Sisto II Papa in trono con angeli (in ricordo di un'antica chiesetta intitolata al medesimo Santo un tempo esistente in questo luogo), circondato da quattro angeli e, negli imbotti, dai santi Giovanni Battista e Caterina d'Alessandria. Per quanto riguarda le complesse vicende conservative dell'opera nel Novecento è documentato un restauro nel 1934 condotto da Amedeo Benini, quindi un nuovo intervento nel 1940 e ancora nel 1957, quest'ultimo ad opera dei fratelli Cesare e Lamberto Benini. Successivamente staccato e ricoverato nei depositi della Soprintendenza, l'affresco è stato nuovamente restaurato tra il 1996 e il 1997 dalla ditta P.T. Color con il contributo della Sezione Industria Alberghiera e del Gruppo Industria da Viaggi Assindustria di Firenze, quindi ricollocato nella sua originaria struttura. Sempre sullo sprone, in alto, è uno scudo frammentario con un'arme oramai illeggibile. Per quanto riguarda l'edificio, questo "è completamente trasformato e della primitiva struttura resta traccia solo nelle cornici di ricorso e soprattutto sulla porta ad arco sul mezzo tondo con brachettone scorniciato ed alcune piccole finestre quadrate del pianterreno, con cornici di sagome assai eleganti. In antico erano qui alcune casette di proprietà dei frati di Santa Maria Novella. A metà del XV secolo, Lorenzo e Bernardo di Francesco Cigliamochi le ridussero a due case, unite in un solo corpo. Alla fine di quel secolo, una delle case fu venduta a Benedetto di Giovanni farsettaio e l'altra andò in eredità ai Carducci, che più tardi ricomprarono anche l'altra. Poi tutte e due appartennero a una famiglia Trigori o Tricori. Due fanciulle di questa famiglia le portarono in dote al Monastero di San Piero Martire, nel 1616. L'edificio è stato ultimamente restaurato nel 1971" (Marcello Jacorossi in Palazzi 1972). Il buono stato di conservazione dell'immobile indica un ulteriore e più recente restauro (ante 2010) che comunque non ha modificato l'immagine esterna dell'edificio documentata dalla fotografia proposta da Jacorossi, ora protetto sullo smusso da paletti paracarro.
Bibliografia Firenze 1850, pp. 125-126; Palazzi 1972, p. 169, n. 313; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 113; IV, 1978, p. 88; Santi 2002, pp. 150-151; Cesati 2005, II, p. 654.
Approfondimenti Arnaldo Cocchi, Il tabernacolo al Canto di San Sisto a Firenze e un'antica cerimonia liturgica, in "Arte e Storia", XXVII, 1908, 3/4, p. 25; Valerio Tesi, Tabernacolo di via del Sole angolo via delle Belle Donne, in La 'bottega' dei Benini. Arte e restauro a Firenze nel Novecento, catalogo della mostra (Scandicci, Palazzina Direzionale, 3-31 ottobre 1998) a cura di Francesco Gurrieri, Stefania Gori, Francesca Petrucci e Valerio Tesi, Firenze, Polistampa, 1998, p. 146, n. 43.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 1831, 1832, 1833 (documentazione fotografica relativa al restauro del 1933 condotto da Amedeo Benini, con veduta d'insieme del tabernacolo e dell'affresco prima, durante e dopo l'intervento, 1933-1934); 10390 (veduta d'insieme del tabernacolo, 1972); 13430 (veduta d'insieme del tabernacolo, 1975). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 189989, 189990, 189991 (varie vedute del tabernacolo in angolo chiuso da ponteggio, 1996); 189993, 189998 (vedute del cantiere di restauro del tabernacolo, 1996).
Risorse in rete Sul tabernacolo sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Tabernacolo di San Sisto papa su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 17/07/2009
Data ultima modifica 05/10/2020
Data ultimo sopralluogo 20/07/2015
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags tabernacolo.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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