Scheda Villino Baldwin |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santa Maria Novella (Cascine) |
Ubicazione |
Corso Italia 2 |
Denominazione |
Villino Baldwin |
Altre denominazioni |
. |
Affacci |
via Palestro 1 |
Proprietà |
Baldwin, Benelli. |
Architetti - Ingegneri |
Poggi Giuseppe. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Leonardo da Vinci, James Henry, Delfini Antonio. |
Note storiche |
Costruito intorno agli anni sessanta dell'Ottocento, in uno dei momenti di espansione di quest'area, il villino determina la cantonata tra via Palestro e corso Italia (con ingresso su quest'ultimo) e, curato e ben tenuto, appare assolutamente rappresentativo della tipologia di residenza cara alla ricca borghesia del tempo, fatta di decoro, comfort e colti riferimenti alla tradizione architettonica cinque seicentesca, qui uniti al ricordo dei personaggi che hanno fatto grande Firenze. Per tali valori, uniti al fatto che l'edificio dialoga con altrettante residenze signorili poste nelle sue vicinanze, il villino fu fatto oggetto di vincolo architettonico nel 1958. Fu proprietà in origine della famiglia americana Baldwin che lo abitò fino alla seconda guerra mondiale quando, a seguito dei bombardamenti del 1944, fu gravemente danneggiato tanto da essere dichiarato inagibile. Acquistato nel 1956 dai Benelli fu oggetto di vari interventi di ristrutturazione. Ulteriori interventi, compreso il restauro delle facciate, sono documentati al 1971 e ancora, sempre a interessare i prospetti, al 2003. Il fronte che guarda a via Palesto si sviluppa per tre assi su tre piani, con chiare assonanze nell'impaginato degli elementi con il vicino palazzo Calcagnini Arese di Giuseppe Poggi (si veda a lungarno Amerigo Vespucci 38). Al piano nobile, al centro, è un rilievo in terracotta rettangolare con raffigurate le Arti (cinque figure femminili a rappresentare Pittura, Scultura, Architettura e Musica) e, ai lati, due tondi con volti di profilo, a destra inconfondibilmente di Leonardo da Vinci, a destra di un giovane con giubba quattrocentesca. Negli anni di Firenze Capitale (1865-1871) trovò qui sede l'ambasciata del Belgio presso il Regno d'Italia. Nella casa fu poi ospite, al tempo della proprietà dei Baldwin, il grande scrittore americano Henry James in uno dei suoi soggiorni fiorentini. Vi abitò inoltre, tra il 1935 e l'inizio del 1936, lo scrittore e poeta modenese Antonio Delfini. |
Bibliografia |
Cecconi 2009, p. 87; Paolini 2013, p. 74. |
Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 19364, 19365, 19366, 19367 (vedute d'insieme dei prospetti da varie angolazioni, 1958); 54909, 54910, 54908 (veduta d'insieme e particolari dei prospetti dopo l'intervento di restauro, 1971). |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
24/08/2010 |
Data ultima modifica |
11/11/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
20/02/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
comunità straniera (americano), legazione. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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