Note storiche |
La casa, di modesto disegno architettonico, è contrassegnata da una rotella con una testina di cherubino, che la riconduce alle proprietà del Capitolo Fiorentino. Simili rotelle (pietrini) compaiono su numerosi edifici di questo tratto della via, a ricordarci come la strada, da questo lato e fino all'incrocio con l'attuale via Ventisette Aprile, fosse stata tracciata su terreni di pertinenza del Duomo (i cui possedimenti si estendevano comunque anche ben oltre questo limite), che qui aveva provveduto all'erezione di case da allivellare a famiglie di modeste condizioni economiche. Si vedano al proposito i numeri civici 6 rosso, 11, 13-15, 41-19 rosso, ma molti altri pietrini un tempo dovevano qui esistere a contrassegnare i singoli immobili, assieme ad un numero d'ordine che ne individuava la posizione nel registro delle possessioni del Capitolo. La stessa situazione si ripropone per via San Zanobi nel tratto rispondente a questo. Vari cabrei settecenteschi con piante e prospetti e riferimento al numero di cherubino che identificava l'immobile sono stati pubblicati e commentati, nella loro rappresentatività nell'ambito della tipologia delle case a schiera, da Gian Luigi Maffei nel 1990. Attualmente, tuttavia, risulta difficile ricondurre i disegni all'esistente, per le trasformazioni subite dalle singole unità edilizie in ragione di soprelevazioni, di riconfigurazioni delle facciate e di unificazione di più case, soprattutto nel corso dell'Ottocento. Per ciò che riguarda nello specifico la nostra casa, si tratta di un edificio di tre piani più un mezzanino organizzato su due assi. Per quanto il prospetto conservi le caratteristiche tipologiche proprie dell'antica casa a schiera, appare ridisegnato tra Settecento e Ottocento. Il pietrino richiamato reca il numero romano d'ordine 21. |