Scheda Palazzo Da Cintoia |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santa Croce |
Ubicazione |
Via della Vigna Vecchia 2 |
Denominazione |
Palazzo Da Cintoia |
Altre denominazioni |
Palazzo Salviati |
Affacci |
via dell'Isola delle Stinche |
Proprietà |
Da Cintoia, Parenti, Salviati, Bentivoglio, Serrati, Socetà Anonima Edificatrice. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Horne Herbert Percy. |
Note storiche |
L'edificio, che si impone tra i più interessanti esempi di palazzo medioevale tra quelli conservati, determina la cantonata tra via dell'Isola delle Stinche e via della Vigna Vecchia, guardando in parte su piazza San Simone, un tempo gratificato da una visuale ben più ampia dell'attuale, visto che laddove ora sorge uno dei prospetti del teatro Verdi si estendevano, bassi, i lavatoi della città. Già della nobile famiglia dei Da Cintoia, il palazzo passò nel 1434 a Roberto di Marco Salviati e, sulla fine del secolo, fu venduto ai Bentivoglio di Bologna, esuli a Firenze. Nel 1511 Jacopo di Giovanni Salviati ricomprò l'edificio per 600 fiorini d'oro dal procuratore dei Bentivoglio. Nella seconda metà del Settecento il palazzo fu poi allivellato a Pier Maria Serrati che più tardi lo acquistò. Delle varie proprietà serbano memoria i vari scudi sui fronti, come sotto meglio descritto. Si segnala come il repertorio di Bargellini e Guarnieri (1977) riporti una notizia - che tuttavia non trova ulteriori riscontri nella letteratura - secondo la quale "Herbert Horne fu incerto se comprare il bel palazzo trecentesco da Cintoia, invece del Palazzo degli Alberti, in Via de' Benci, dove collocò la collezione di oggetti artistici che oggi forma la fondazione Horne" (si veda a via de' Benci 6). Nell'insieme l'edificio mantiene i caratteri propri delle nobili architetture civili fiorentine del Trecento con, sul fianco di via dell'Isola delle Stinche, l'aggetto sulle mensole e i tipici sporti per le botteghe, attualmente occupati da un ristorante. Tutti i fronti, sviluppati su tre piani (per quattro assi su via dell'Isola delle Stiche, per tre su via della Vigna Vecchia) sono caratterizzati da pietre a vista, con bozze squadrate regolari fino al primo ricorso, e filaretto ai piani superiori (piani presumibilmente un tempo intonacati). Sull'angolata, come sopra accennato, si concentrano gli stemmi delle principali famiglie che ne furono proprietarie: con l'arme dei Da Cintoia sulla parte di via della Vigna Vecchia (così la letteratura ma allo stato attuale l'arme è del tutto illeggibile), dei Salviati su via Isola delle Stinche (bandato doppiomerlato d'argento e di rosso), sulla cantonata quello dei Bentivoglio (trinciato cuneato d'oro e di rosso). Quest'ultimo, sotto forma di scudo aggettante arricchito da nastri svolazzanti e cappello cardinalizio, rilevato nel corso dei precedenti sopralluoghi seppure in pessimo stato di conservazione, non è risultato presente in occasione del sopralluogo del marzo 2020. La letteratura segnala inoltre l'atrio e le scale come "dell'epoca", e Mazzino Fossi (1968) precisa che "a tutti i piani della scala sono porte trecentesche con stemmi". Il palazzo, già sede della Società Anonima Edificatrice (alla quale si deve un intervento di restauro negli anni venti del Novecento), denuncia attualmente un certo abbandono, non essendo più stato interessato da lungo tempo, almeno sui prospetti, da interventi di manutenzione e recupero. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
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Bibliografia |
Carocci 1897, p. 143; Elenco 1902, p. 256; Schiaparelli 1908, p. 27, fig. 20; Limburger 1910, n. 638; Bertarelli 1922, p. 83; Guarneri 1924, p. 259, n, LIII; Bertarelli 1937, pp. 165-166; Limburger-Fossi 1968, n. 638; Borsook 1972, p. 89; Palazzi 1972, p. 220, n. 422; Fanelli 1973, II, p. 34, fig. 192; Firenze 1974, p. 176; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 112; IV, 1978, p. 263; Bertocci 1998, p. 289, n. 393; Cesati 2005, II, p. 727; Paolini 2008, pp. 219-220, n. 335; Paolini 2009, pp. 318-319, n. 449. |
Approfondimenti |
Antiche fabbriche, in "Arte e Storia", XXXIII, 1914, 11, pp. 346-347. |
Documentazione fotografica |
Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 6338 (veduta panoramica del palazzo presa da piazza San Simone, 1930 ca.); 11296 (veduta panoramica di via dell'Isola delle Stinche con particolare del terreno del palazzo, 1933 ca.). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 45193, 45194, 45195, 45196 (veduta d'insieme e particolari dei prospetti, 1968). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Da Cintoia su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
FI0287 |
ID univoco regionale |
90480170354 |
Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
25/09/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
21/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
stemma familiare. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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