Note storiche |
Il corridoio nasce per creare un collegamento chiuso e riservato da Palazzo Vecchio a palazzo Pitti e, nel tratto che qui interessa, si presenta come un grande arco che scavalca via de' Bardi. Per quanto riguarda l'impresa nel suo complesso, questa fu voluta da Cosimo I de' Medici (in concomitanza con il matrimonio del principe erede Francesco con l'arciduchessa d'Austria Giovanna d'Asburgo) per collegare la vecchia reggia (il palazzo che appunto da allora si disse Vecchio) con la nuova residenza (palazzo Pitti) sfruttando gli spazi della fabbrica degli Uffizi e attraversando l'Arno sopra le botteghe del Ponte Vecchio. Più in particolare, partendo da Palazzo Vecchio, il corridoio scavalca con un'unica arcata l'attuale via della Ninna, passa sopra il tetto della chiesa di San Pier Scheraggio, quindi scende in quota e entra nella fabbrica degli Uffizi; dopo aver ripreso il suo andamento lungo il lungarno degli Archibusieri (si veda), si sovrappone ai tetti delle botteghe di Ponte Vecchio, scarta la torre dei Mannelli con un aggetto su beccatelli, scavalca via de' Bardi, si trasforma in un nartece di fronte alla chiesa di Santa Felicita, entra nell'orto dei Guicciardini ed approda ai giardini di Palazzo Pitti in corrispondenza dell'attuale rondò di Bacco. Il corridoio, per tutto l'intero percorso qui descritto, fu realizzato su progetto di Giorgio Vasari e costruito con estrema celerità: aperto il cantiere il 12 marzo 1565, i lavori si conclusero infatti il 17 dicembre dello stesso anno, con esclusione del montaggio degli infissi che furono messi in opera nel dicembre del 1568. Gravemente danneggiato dalle mine poste dall'esercito tedesco in ritirata nell'agosto del 1944, il corridoio fu restaurato e in parte ricostruito. Così accadde per la porzione qui presa in considerazione, totalmente distrutta per isolare il Ponte Vecchio e formare con le macerie una barriera al passaggio. La ricostruzione fu diretta dalla Soprintendenza ai Monumenti e vide la chiusura del cantiere nel 1950: per consentire l'ampliamento della sede stradale si decise tuttavia di ampliare la luce dell'arco di quattro metri rispetto alla dimensione originaria. L'impiego nell'opera di malta cementizia a presa rapida comportò l'apparire in breve tempo di crepe che necessitarono di un intervento di consolidamento attuato nel 1971 con la direzione dell'architetto Nello Bemporad. Attualmente il corridoio dipende da Le Gallerie degli Uffizi, che sono competenti anche per la collezione di autoritratti e per le importanti raccolte di dipinti dei Seicento e Settecento che vi sono state a lungo esposte: chiuso alle visite per ragioni di sicurezza nel 2016 e oggetto di un radicale riallestmento, il corridoio dovrebbe riaprire al pubblico nel 2022. |
Bibliografia |
Del Bruno 1757, p. 102; Cambiagi 1765, pp. 168-169; Cambiagi 1771, p. 181; Cambiagi 1781, p. 169; Lastri 1821, VI, pp. 35-36; Fantozzi 1843, p. 63, n. 124; Burci 1875, pp. 109-110, 293; Limburger 1910, n. 204; Limburger-Fossi 1968, n. 204; Palazzi 1972, pp. 138-139, n. 251; Firenze 1974, p. 304; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, pp. 308-309; Maffei 1990, p. 55; Carlo Cresti in Firenze 1992, pp. 120-121, n. 86; Zucconi 1995, p. 88, n. 119; Firenze 2005, p. 201. |
Approfondimenti |
Marco Lastri, Corridore de' reali Sovrani e suoi usi, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, X, pp. 33-34; Nello Bemporad, Il restauro del corridoio vasariano a Firenze, in "Architetti", IV, 1953, 20, pp. 45-50; Piero Melucci, Il restauro statico del corridoio Vasariano, in "Bollettino Ingegneri", XVI, 1968, 1, pp. 3-10; Alfredo Forti, L'opera di Giorgio Vasari nella fabbrica degli Uffizi: 1565-1574. Il Corridoio Vasariano, in "Bolllettino Ingegneri", XIX, 1971, 12, pp. 33-39; Wanda Lattes, Si rafforza uno degli archi del Corridoio Vasariano, in "La Nazione", 10 ottobre 1971; Wanda Lattes, Il Corridoio Vasariano, in "La Nazione", 14 ottobre 1972; Nello Bemporad, Luciano Berti, Inaugurazione del Corridoio Vasariano, Firenze, Stiav, 1973; Wanda Lattes, Il corridoio della bellezza, in "La Nazione", 7 aprile 1973; Wanda Lattes, "Sul fiume quasi in aria", in "La Nazione", 8 aprile 1973; Sante Lungherini, Il celebre corridoio Vasariano, "sul fiume quasi in aria" nel cuore di Firenze, in "Arti e Mercature", X, 1973, 7-8; Anna Maria Poma, Il Corridoio vasariano, in "Michelangelo", II, 1973, pp. 62-64; Giancarlo Cataldi, La fabbrica degli Uffizi ed il corridoio vasariano, in "Studi e Documenti di Architettura", 1976, 6, pp. 105-144; Il corridoio vasariano agli Uffizi, a cura di Caterina Caneva, Cinisello Balzamo (Milano), Silvana Editoriale, 2002; Francesca Funis, Scavalcando il fiume: la costruzione del corridoio vasariano, Firenze 1565, in Architettura e tecnologia: acque, tecniche e cantieri nell'architettura rinascimentale e barocca, a cura di Claudia Conforti e Andrew Hopkins, Roma, Nuova Argos, 2002, pp. 58-75; Francesca Funis, Il corridoio vasariano: idea, progetto e cantiere, in Cantiere Uffizi, a cura di Roberto Cecchi e Antonio Paolucci, Roma, Gangemi, 2007, pp. 377-391; Francesca Funis, Il Corridoio come frammento di città, in Vasari, gli Uffizi e il Duca, catalogo della mostra (Firenze, Galleria degli Uffizi, 14 giugno-30 ottobre 2011) a cura di Claudia Conforti con Francesca Funis e Francesca de Luca, Firenze, Giunti, 2011, pp. 72-81; Sara Benzi, Il Corridoio Vasariano. Giorgio Vasari, in Ammannati e Vasari per la città dei Medici, a cura di Cristina Acidini e Giacomo Pirazzoli, Firenze, Polistampa, 2011, pp. 205-206; Corridoio Vasariano, Firenze, in Paolo Mazzoni. Restauro su restauro, a cura di Paola Maresca, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, Firenze, 2014, pp. 86-89; Marco Ferri, I finestroni del ponte, in "M.C.M. La Storia delle Cose", 2014, 106, pp. 31-32; Francesca Funis, Il Corridoio Vasariano. Una strada sopra la città, Livorno, Sillabe, 2018. |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: FVQ-F-206057-0000 (veduta panoramica dell'Arno nei pressi di Ponte Vecchio con il lungarno e il corridoio vasariano, 1855 circa); PDC-F-000080-0000, PDC-F-003377-0000, MFC-F-000645-0000 (vedute panoramiche dell'Arno nei pressi di Ponte Vecchio con il lungarno e il corridoio vasariano, 1880-1890); MFC-F-000664-0000 (prospetto del corridoio nel tratto del lungarno, 1880-1890); AVQ-A-004143-0006 (veduta del lungarno degli Archibusieri, 1905 circa); ACA-F-03120A-0000 (veduta del lungarno degli Archibusieri, 1920-1930); VAA-F-001532-0000 (scorcio con la successione degli archi del corridoio sul lungarno, 1955 circa); BVA-F-001969-0000 (prospetto del corridoio nel tratto del lungarno, 1960); CAL-F-003041-0000 (prospetto del corridoio nel tratto del lungarno, 1997); OBN-F-000183-0000 (veduta di scorcio del lungarno con il corridoio vasariano tra la fabbrica degli Uffizi e il Ponte Vecchio, 2000 circa). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0034370 (veduta del corridoio in corrispondenza della torre dei Mannelli); 0149541 (veduta del corridoio in corrispondenza della torre dei Mannelli); 0149542 (veduta del corridoio nel tratto di via de' Bardi); 0149543 (veduta del corridoio da borgo San Jacopo). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 182546 (veduta di un tratto del corridoio in corrispondenza della torre dei Mannelli, 1995); 194222 (veduta di un tratto del corridoio sul ponte Vecchio dopo la ripresa degli intonaci del prospetto, 1997). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 9726, 106726, 131542 (vedute del tratto del lungarno degli Archibusieri riprese dal lungarno Torrigiani con il loggiato del Corridoio Vasariano ancora occupato dalle botteghe, 1880 ca); 9728, 9729, 9730 (vedute del tratto del lungarno degli Archibusieri con il loggiato del Corridoio Vasariano ancora occupato dalle botteghe, 1880 ca.); 10195, 106727 (vedute del tratto del lungarno degli Archibusieri riprese dagli Uffizi verso Ponte Vecchio, fine XIX sec.); 61311, 61312 (vedute d'insieme del tratto del lungarno degli Archibusieri riprese dalla testata degli Uffizi, ante 1944). |