Scheda Edificio della Canonica di San Michele Visdomini

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere San Giovanni
Ubicazione Via dei Servi 22r
Denominazione Edificio della Canonica di San Michele Visdomini
Altre denominazioni Casa di Vitale de' Medici, casa dei Catecumeni
Affacci piazzetta di San Michele Visdomini 1
Proprietà chiesa di San Michele Visdomini, Pia Casa dei Catecumeni di Firenze.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Si tratta di un edificio privo di elementi architettonici d'interesse, tuttavia di rilievo nel determinare questo spazio urbano, posto com'è tra la via dei Servi e la piazzetta dove è la facciata di San Michele Visdomini. Già di pertinenza di questa stessa chiesa, si sviluppa per tre piani, con un asse sulla strada e due sullo slargo. Sulla cantonata è un pietrino con la scritta "Pr(ote)ctor noster" e l'insegna della chiesa, formata da una S intrecciata a una croce. Così ricorda la casa Federico Fantozzi (1843): "Fu dimora di Rabbi Jochiel che abiurò in Roma nel 1583 l'ebraica superstizione e fu battezzato da Gregorio XIII. Il Cardinale de' Medici, poi Ferdinando I, gli fu padrino; ed avendogli accordato il proprio casato prese il nome di Vitale de' Medici. Fu dotto e virtuoso come lo furono i suoi figli Alessandro e Antonio che qui pure abitarono". Per quanto riguarda le molte iscrizioni che un tempo segnavano la facciata dell'edificio e delle quali rimane a memoria unicamente il pietrino già segnalato, si veda quanto annotato da Marco Lastri (Osservatore fiorentino 1831): "Si vedono ancora nella facciata di essa casa i contrassegni della gratitudine di Vitale Medici verso il Serenissimo suo protettore. Sulla cantonata è l'arme del G.D. Ferdinando col cappello cardinalizio e la corona, e sotto di essa un cartello col motto latino, Protector noster. Parimente nell'architrave di una finestra del secondo piano sopra la porta di detta casa, era un altro motto in lettere ebraiche significanti: In sapientia aedificabitur domus, et in prudentia stabilietur et firmabitur. Un'altra iscrizione Ebraica era nella facciata sopr'all'arme dei Medici tra la finestra e la porta, la quale diceva latinamente: Et posuit lutum super eam in orbe terrarum; ed un'altra latina nella fascia inferiore: Luce regunt et robore; che sono state cancellate nell'ultimo riattamento". Per quanto riguarda la denominazione di casa dei Catecumeni (cioè di proprietà della Pia Casa dei Catecumeni di Firenze), con la quale l'edificio è citato nell'Ottocento, sarà il caso di ricordare come questo istituto fosse nato nel 1636 per volontà del carmelitano Alberto Leoni, che aveva fondato una fraternita di gentiluomini con lo scopo di ospitare, istruire ed assistere (e anche di tenere sotto sorveglianza per un breve periodo i neofiti ospitati negli alloggi di proprietà della Pia Casa) gli ebrei che intendevano convertirsi al cristianesimo. Posta inizialmente la sede in via Palazzuolo, grazie alle elargizioni del granduca Cosimo III e di importanti famiglie fiorentine l'istituzione si sviluppò significativamente, tanto da spingere i governatori che la gestivano a vendere l'immobile per acquistare una più vasta casa in via Borgo Pinti (si veda al civico 83). Qui i Catecumeni rimasero fino al 1792 quando si trasferirono presso questa canonica di San Michele Visdomini rimanendovi fino al 1821, per poi trasferirsi in alcuni ambienti del convento della cavalieresse di Malta in via San Gallo e ancora, nel 1862, in via degli Alfani. Per quanto riguarda la storia più recente si segnala come per lungo tempo, negli ambienti terreni con accesso dal 22 rosso, sia stato il negozio di cornici e stampe Campani, fondato da Gino Campani nel 1900, come ancora ricorda l'insegna dipinta sulla facciata che guarda alla piazzetta di San Michele Visdomini.
Bibliografia Fantozzi 1843, pp. 146-147, n. 332; Negozi storici 2000, p. 97.
Approfondimenti Marco Lastri, Casa d'abitazione d'illustre famiglia Neofita, ora de' Catecumeni, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, II, pp. 3-5.
Documentazione fotografica Nessun dato rilevato.
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Via dei Servi su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 02/08/2012
Data ultima modifica 08/12/2021
Data ultimo sopralluogo 06/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags pietrino, iscrizione, esercizio storico.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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