Scheda Edificio dell'Educatorio della Santissima Concezione detto di Fuligno

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Via Faenza 48
Denominazione Edificio dell'Educatorio della Santissima Concezione detto di Fuligno
Altre denominazioni Romitorio di Sant'Onofrio in campo Corbolini, convento di Sant'Onofrio, Sant'Onofrio delle Contesse, convento di Fuligno (Foligno), Imperiale e Regio Educandato
Affacci .
Proprietà convento di Sant'Onofrio (Fuligno), demanio dello Stato, Pia Casa d'Educazione e della Santissima Concezione detta di Fuligno.
Architetti - Ingegneri Del Rosso Giuseppe.
Pittori - Scultori - Decoratori Raffaello Sanzio, Pietro Perugino (Pietro Vannucci, d.).
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La storia dell'Educatorio è strettamente legata a quella del monastero poi convento di Sant'Onofrio, risalente a un insediamento agostiniano del 1316, quindi, dal 1419, a lungo retto dalle Terziarie francescane di Foligno (da cui la denominazione corrente di Fuligno). Attorno al 1429 il complesso ebbe una sua prima configurazione e fu arricchito con affreschi di Bicci di Lorenzo che, staccati dopo l'alluvione del novembre 1966, sono ora sistemati nell'ambiente del refettorio. A questo è essenzialmente legata la recente fama del complesso, per il grande affresco raffigurante l'Ultima Cena, reso noto nel 1845, già ritenuto opera di Raffaello e quindi correttamente ricondotto a collaboratori del Perugino (gli spazi del cenacolo sono gestiti dal Polo Museale Fiorentino e non oggetto di questa scheda, si veda alla bibliografia). Ampliato verso la fine del Quattrocento con un nuovo dormitorio realizzato grazie all'interessamento di Lorenzo de' Medici, il complesso conobbe ulteriori cantieri nel corso del Seicento. Soppresso il convento nel 1800, questo venne prima assegnato al Seminario Fiorentino e poco dopo (1802) individuato come sede dell'Educatorio, inizialmente vero e proprio "reclusorio per ragazze pericolanti", quindi oggetto di un intervento di radicale ristrutturazione su progetto dell'architetto Giuseppe Del Rosso volto ad adeguare la struttura al nuovo uso. Originariamente sottoposto alla Congregazione di San Giovanni Battista, dal 1807 acquistò l'autonomia ponendosi direttamente sotto la protezione regia. Tra il 1816 e il 1829 gli spazi iniziali, corrispondenti a solo un parte dell'antico convento, furono ampliati e trasformati, mentre l'istituzione assunse le effettive caratteristiche di conservatorio "destinato alla educazione cristiana e civile di fanciulle povere di Firenze e specialmente orfane" (Prezzolini 1855), tanto da assumere nello stesso 1829 la denominazione di Imperiale e Reale Educandato. Nel 1855 parte degli ambienti furono utilizzati per accogliere le raccolte del Museo Egizio, precedentemente sistemate nell'ex monastero di Santa Caterina (si veda a via Camillo Cavour 49), e nel 1871 quelle del Museo Etrusco, ambedue trasferite nel 1881 nell'attuale Museo Archeologico Nazionale nel palazzo della Crocetta. L'attività del conservatorio proseguì comunque nel tempo con l'unica eccezione del periodo della prima guerra mondiale, quando il complesso fu requisito dal Genio Militare e adattato a ospedale, con conseguenti gravi danni all'immobile. Altri danni e successivi interventi di restauro sono documentati in relazione all'alluvione del 1966. Nel 1973, in ragione della non adeguatezza dell'immobile all'attività, l'educandato fu chiuso. Nel 2010 l'istituzione confluì nell'Azienda Pubblica di Servizi alle Persone, aggregata a Montedomini, e tuttora opera con l'obiettivo di rimuovere situazioni di marginalità sociale. Attualmente questa parte del complesso prospetta sulla via con un esteso fronte a due piani neoclassico, progettato da Giuseppe Del Rosso e qualificato nella parte centrale da una superficie a bugnato che segna l'asse del portone e, ai lati, da due specchiature decorate a finto graffito con girali fitomorfe includenti cartigli con la denominazione dell'istituto. Lo stato di conservazione del complesso (per quanto riguarda gli affacci esterni) è ottimo.
Bibliografia Cambiagi 1771, pp. 135-136; Cambiagi 1781, p. 130; Fantozzi 1842, p. 497, n. 233; Fantozzi 1843, p. 40, n. 54; Firenze 1845, p. 30; Formigli 1849, p. 33; Limburger 1910, n. 519; Garneri 1924, pp. 188-189, n. XL; Firenze 1974, pp. 276-277; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 338; Micali-Roselli 1980, pp. 226-227, n. 78; Firenze 2005, p. 303.
Approfondimenti Gargano, Gargani Garganetti, Della ultima cena di Cristo con gli Apostoli. Pittura a fresco nel refettorio del Monastero di Sant'Onofrio detto di Fuligno; attribuita a Raffaello d'Urbino, Firenze, Manuelli, 1847 (2a edizione); Gargano Gargani Garganetti, Sul Cenacolo del già Monastero di Sant'Onofrio detto di Fuligno in via Faenza di Firenze. Lettera seconda al Signor Abate Luigi Razzolini, Firenze, Campolmi, 1848; Pietro Prezzolini, Storia religiosa del popolo fiorentino: dai primi tempi fino a noi, Firenze, Galileiana, 1855-1857; Guido Carocci, Edifizi vecchi, usi nuovi, in "Arte e Storia", XXXV, 1916, 1, p. 26; Maria Di Benedetto, Regesto dei 'restauri' progettati ed eseguiti da Giuseppe Del Rosso, in Dalla 'libreriola' dell'architetto fiorentino Giuseppe Del Rosso, catalogo della mostra (Firenze, Biblioteca Riccardiana, 3 giugno-3 agosto 1983) a cura di Giuliana Alessandri Stoppini, Firenze, Centro Di, 1983, pp. 54-56; Serena Padovani, Il Cenacolo del Perugino detto 'di Fuligno', Firenze, Tipografia Coppini, 1990; Anna Maria Manetti, Riapre dopo 25 anni il cenacolo di Fuligno, in "Il Giornale dell'Arte", 1991, 9; Anna Benvenuti, Marta Niccolucci Cortini, Le origini del monastero di Sant'Onofrio di Firenze, in Le terziarie francescane della beata Agelina, atti del convegno di Studi (Foligno, 13-15 luglio 1995) a cura di Enrico Menestò, Spoleto, Centro Studi sull'Alto Medioevo, 1996, pp. 247-321; Educatorio di Foligno: lo spazio ritrovato, Firenze, Centro Di, 1999; Alessandro Marucelli, L'educatorio della SS. Concezione detto 'di Fuligno' di Firenze: il suo archivio, la sua storia; inventario, Firenze, All'Insegna del Giglio, 1999; Francesca Carrara, Ludovica Sebregondi, Educatorio della SS. Concezione detto di Fuligno, in Gli istituti di beneficenza a Firenze. Storia e architettura, catalogo della mostra (Firenze, Montedomini, aprile-maggio 1998) a cura di Francesca Carrara, Ludovica Sebregondi, Ulisse Tramonti, Firenze, Alinea, 1999, pp. 113-125; L'Educatorio e il Cenacolo di Fuligno, a cura di Silvia Meloni Trkulja, Firenze, Edizioni Polistampa, 2000; Serena Padovani, Il Cenacolo di Sant'Onofrio detto "del Fuligno", in Piero Vannucci, Il Perugino, atti del convegno internazionale di studio (25-28 ottobre 2000) a cura di Laura Teza con la collaborazione di Mirko Santanicchia, Perugia, Volumnia, 2004, pp. 49-63; Rosanna Caterina Proto Pisani, All'ombra di Raffaello, vicende di un museo, ragioni di una mostra, in Perugino a Firenze, qualità e fortuna d'uno stile, catalogo della mostra (Firenze, Cenacolo del Fuligno, 8 ottobre 2005-8 gennaio 2006) a cura di Rosanna Caterina Proto Pisani, Firenze, Pagliai Polistampa, 2005, pp. 9-27; Serena Padovani, Il Cenacolo del Perugino, in Perugino a Firenze, qualità e fortuna d'uno stile, catalogo della mostra (Firenze, Cenacolo del Fuligno, 8 ottobre 2005-8 gennaio 2006) a cura di Rosanna Caterina Proto Pisani, Firenze, Pagliai Polistampa, 2005, pp. 29-44; Rosanna Caterina Proto Pisani, Il cenacolo di "Fuligno": l'Ultima Cena del Perugino a Firenze, Livorno, Sillabe, 2009; Luca Fedeli, Le collezioni archeologiche fiorentine dai Medici ai Savoia, in Il clima culturale e artistico a Firenze al tempo dell'Unità d'Italia, atti del corso di aggiornamento per insegnanti (Firenze, 12 ottobre-1 dicembre 2010) a cura di Maria Paola Masini e Jennifer Celani, Firenze, Polistampa, 2010 (2011), pp. 15-18; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 300-301.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sul complesso sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Cenacolo di Fuligno su Wikipedia. Nel sito della Soprintendenza Archivistica per la Toscana (risorse in rete) è disponibile la versione digitale del contributo di Alessandro Marucelli sulla storia e l'archivio dell'Educatorio.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 07/10/2012
Data ultima modifica 02/06/2020
Data ultimo sopralluogo 30/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags conservatorio.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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