Scheda Palazzo Capponi |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santo Spirito |
Ubicazione |
Via Maggio |
Denominazione |
Palazzo Capponi |
Altre denominazioni |
Pio Istituto de' Bardi |
Affacci |
via de' Michelozzi 2, piazza di Santo Spirito |
Proprietà |
Biliotti, Capponi, Pio Istituto de' Bardi. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Si tratta di uno dei prospetti del palazzo Capponi che attualmente mostra il fronte principale e più ampio su via de' Michelozzi, dove in effetti sono da individuare le più antiche preesistenze della fabbrica, costituite da alcune case e botteghe di proprietà dei Biliotti che, acquistate ai primi del Cinquecento dai Capponi, furono trasformate e presumibilmente unificate entro il 1519. Attorno al 1550 i nuovi proprietari furono costretti a vendere la parte dell'edificio verso piazza Santo Spirito ai Michelozzi, mentre la restante parte venne poco dopo divisa tra i vari membri della famiglia. Tuttavia - a sottolineare il pregio di questa facciata ora secondaria e a dare ragione di un disegno certo più elaborato rispetto a quello dove attualmente è l'ingresso dell'edificio - il proprietario della porzione su via Maggio, Giovan Battista Capponi, segretario del granduca Ferdinando I, promosse lavori di abbellimento (comprensivi della realizzazione di una panca di via) che fecero del fronte su via Maggio il principale, con relativo portone di accesso, come si conveniva allo status sociale del proprietario. A Ferrante Capponi si deve poi, nel 1651, la riunificazione del palazzo (compresa la porzione a suo tempo acquistata dai Michelozzi), con la creazione del fronte principale su via de' Michelozzi, contrassegnato dall'arme della famiglia (trinciato di nero e d'argento). Tuttavia nel Settecento, diventata residenza principale della famiglia il palazzo di via de' Bardi, l'immobile venne suddiviso in sei appartamenti e affittato. Nel 1865 l'intera proprietà fu acquisita dal Pio Istituto de' Bardi, fondato nel 1829 dal conte Girolamo Bardi di Vernio con l'obiettivo di fornire gratuitamente agli artigiani del quartiere istruzione e adeguata formazione tecnica. Limitati interventi alla struttura consentirono di sistemare al piano terreno aule, laboratori, biblioteca e collezioni, mentre i piani superiori furono affittati per assicurare una rendita all'istituto. Gravemente danneggiata la fabbrica dall'alluvione del 1966, il Pio Istituto de' Bardi cessò l'attività educativa limitandosi all'amministrazione del patrimonio. Nel 1999 era "allo studio un progetto di ristrutturazione dell'intero palazzo per crearvi al piano interrato, piano terra e primo piano una struttura polivalente allo scopo di valorizzare l'artigianato del quartiere" (Carrara 1999). Accantonata tale ipotesi, l'immobile è stato concesso dal Pio Istituto de' Bardi alla James Madison University che, dopo importanti lavori di adeguamento, ne ha fatto la propria sede fiorentina inaugurando gli ambienti restaurati nel 2007. Alla luce delle vicende qui sintetizzate, è possibile apprezzare sul fronte di via Maggio il frutto del cantiere databile alla seconda metà del Cinquecento, organizzato su tre assi per altrettanti piani, sul quale si è operata nel Settecento una soprelevazione. Si vedano in particolare le belle finestre inginocchiate al piano terreno, un tempo poste ai lati del portone di accesso all'appartamento, poi tamponato e ora segnato da una finestra. Si veda anche a via de' Michelozzi. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale. |
Bibliografia |
Bacciotti 1879-1886, III, 1886, p. 354; Elenco 1902, p. 252; Illustratore fiorentino (1906) 1905, p. 28; Limburger 1910, n. 154. |
Approfondimenti |
Francesca Carrara, Pio Istituto de' Bardi, in Gli istituti di beneficenza a Firenze. Storia e architettura, catalogo della mostra (Firenze, Montedomini, aprile-maggio 1998) a cura di Francesca Carrara, Ludovica Sebregondi, Ulisse Tramonti, Firenze, Alinea, 1999, pp. 143-151; Anna Rastrelli, Il Palazzo Capponi in via dei Michelozzi, Pistoia, Gli Ori per la James Madison University, 2012. |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 156301 (veduta d'insieme dell'edificio presa dalla cantonata di via Maggio, 1989); 156302 (particolare del portone e dello stemma, 1989); 156303 (veduta d'insieme dell'edificio presa dalla cantonata di piazza di Santo Spirito, 1989); 156304, 156305, 156306 (vedute degli spazi interni, 1989). |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
FI6253 |
ID univoco regionale |
90480170979 |
Data creazione |
18/05/2013 |
Data ultima modifica |
17/09/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
17/09/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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