Scheda Via Scipione Ammirato |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Extra moenia Q2 |
Ubicazione |
Via Scipione Ammirato |
Denominazione |
Via Scipione Ammirato |
Altre denominazioni |
Via Niccolò Tommaseo |
Affacci |
. |
Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La strada ha come limiti piazza Leon Battista Alberti e, in direzione dei viali e quindi del centro storico cittadino, via Pietro Colletta. Si innestano sul suo tracciato: via Pasquale Villari, via Vespasiano da Bisticci, via Fra Paolo Sarpi, viuzzo delle Canne, via Capo di Mondo, via Giordano Bruno, via Cimabue, via Scialoia. Si tratta di un importante asse viario realizzato al di fuori del circuito dei viali (cioè di quella che era l'ultima cerchia di mura della città) successivamente allo sviluppo urbano determinatosi in questa zona tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, in parte erede del progetto di ingrandimento della città redatto da Giuseppe Poggi per far fronte alle esigenze di Firenze Capitale (1865-1871). Tuttavia è da riscontrare come questo specifico tracciato non fosse stato in realtà previsto, dovendosi sviluppare la zona con un assetto a maglie regolari, vivacizzato dalla presenza di alcune piazze con strade limitrofe ad andamento stellare. Il disegno della strada, che in pianta evidenzia una accentuata curvatura nel suo ultimo tratto, fu infatti determinato dal suo seguire il tracciato di quella che era la via ferrata aretina che aveva la sua stazione in prossimità di Porta alla Croce (piazza Cesare Beccaria), la cui soppressione era già stata prevista nel 1866 ma che in realtà fu demolita solo nel 1896, il che aveva determinato l'allineamento di un certo numero di edifici in ragione di questa, poi ovviamente rispettato dal disegno della nuova strada. Dopo essere stata inizialmente intitolata a Niccolò Tommaseo, fu dedicata dal consiglio comunale nella seduta del 31 marzo 1911 allo storico Scipione Ammirato (1531-1601). Originariamente alberata per un lungo tratto con lecci che la determinavano come esteso Parco della Rimembranza, la strada ha dovuto col tempo sacrificare questo verde a favore di sempre più ampie zone di soste per autoveicoli, visto il carattere residenziale della zona con una popolazione cresciuta esponenzialmente soprattutto dopo la seconda guerra mondiale (si tenga presente come lo stradario del 1913 registri lungo l'intero tratto solo 81 abitanti). Lungo il tracciato, oltre alle emergenze dei villini Ravazzini e Broggi Caraceni (si vedano), sono numerose palazzine erette entro i primi venti anni del Novecento con chiari elementi Liberty. |
Bibliografia |
Stradario 1913, p. 127, n. 893; Stradario 1929, p. 106, n. 969; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 57-58; Stradario 2004, p. 63. |
Approfondimenti |
Bettino Gerini, Vivere Firenze... Il Quartiere 2. Piagentina, Bellariva, Varlungo, Rovezzano, Firenze, Edizioni Aster Italia, 2006, pp. 131-133 (Via Scipione Ammirato). |
Documentazione fotografica |
Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 6626, 6627, 6628, 6629, 111319 (vedute d'insieme di vari tratti della strada con ai lati della carreggiata l'impianto dei lecci del Parco della Rimembranza, 1923). |
Risorse in rete |
Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
27/07/2013 |
Data ultima modifica |
28/09/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
24/02/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
toponomastica, stradario (via). |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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