Scheda Via Giuseppe Giusti

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Croce (Mattonaia)
Ubicazione Via Giuseppe Giusti
Denominazione Via Giuseppe Giusti
Altre denominazioni Via del Mandorlo
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Del Sarto Luigi.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La via corre attualmente da piazza Massimo d'Azeglio (angolo via Vittorio Alfieri) a via Gino Capponi. Lungo il tracciato si innesta perpendicolarmente borgo Pinti. In origine la strada era più breve: si chiamava via del Mandorlo, presumibilmente per la presenza in antico di una annosa pianta di questo frutto, e correva dall'Annunziata verso il quartiere della Mattonaia lungo il confine degli orti del monastero della Crocetta e di quelli degli Angiolini fino a borgo Pinti, qui chiusa dalle proprietà dei Panciatichi Ximènes. Nel 1548, per volontà di Cosimo I ed evidentemente in funzione di una prevista espansione della zona, via della Pergola (che allora si chiudeva in via Laura) fu prolungata fino a congiungersi con via del Mandorlo: dato che la nuova strada tagliava tra gli orti del monastero della Crocetta e degli Angiolini (che erano stati in parte espropriati proprio per la realizzazione del tracciato) il tratto, inizialmente indicato come la Viaccia, venne detto via dei due Orti o via tra gli Orti. Di questo breve asse viario le piante della città di Firenze documentano fino agli anni trenta dell'Ottocento, quando i due orti e le costruzioni su via Laura tornarono a congiungersi e l'area a saturarsi parzialmente. Con deliberazione della giunta comunale del gennaio 1868 la denominazione di via del Mandorlo fu estesa al nuovo tratto che contestualmente era stato realizzato prolungando il nostro tracciato fino a piazza Massimo d'Azeglio, secondo il piano regolatore interno della città redatto dall'ingegnere del Comune Luigi Del Sarto e in ragione delle necessità sorte con la nascita del nuovo quartiere della Mattonaia negli anni di Firenze Capitale (1865-1871). In questo stesso periodo, nell'ambito dei grandi lavori di trasformazione della città e dell'apertura dei viali, si progettò di riaprire la via tra gli Orti, con l'intento, questa volta, di proseguire il tracciato fino ai viali, attraversando il giardino e le terre lavorate di pertinenza del palazzo della Gherardesca di Borgo Pinti, progetto poi non attuato per il trasferimento della Capitale a Roma e per la successiva stagnazione dell'economia cittadina. Lo stesso vale per il progetto di proseguire via del Mandorlo attraverso il giardino dei Semplici fino a congiungersi con via della Dogana e quindi intercettare l'asse di via Camillo Cavour, inizialmente approvato nell'ambito dei grandi lavori di Firenze Capitale (la prevista nuova strada è segnata nella Pianta geometrica data alle stampe nell'aprile 1865 dalla Litografia Toscana con la denominazione di via Michelangiolo) ma già accantonato dal Consiglio Comunale nel 1866, in particolare per l'opposizione della direzione dell'Orto Botanico e per l'impossibilita di proseguire oltre via della Dogana vista la presenza dello storico casino mediceo di San Marco. Nel maggio del 1894 la titolazione della strada fu cambiata con delibera del consiglio comunale in omaggio al poeta Giuseppe Giusti (1809-1850), peraltro morto durante il periodo in cui era ospite del marchese Gino Capponi nel vicino palazzo di via Gino Capponi, dove il fatto e l'amicizia tra i due sono ricordati da una targa.
Bibliografia Stradario 1913, p. 63, n. 451; Stradario 1929, p. 55, n. 506; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 70-72; Stradario 2004, pp. 222-223.
Approfondimenti Piano regolatore edilizio. Rapporto della terza commissione del Consiglio Comunale di Firenze, Relatore Signor Con.re Peruzzi, Firenze, Tipografia G. Barbèra, 1866, pp. 6-7; Raimondo Innocenti, Il quartiere della Mattonaia, in Una Capitale e il suo Architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici: Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, catalogo della mostra (Firenze, Archivio di Stato, 3 febbraio-6 giugno 2015) a cura di Loredana Maccabruni e Piero Marchi, Firenze, Polistampa, 2015, pp. 117-118; Claudio Paolini, Il quartiere della Mattonaia a Firenze: dagli antichi orti alla città giardino ottocentesca, Firenze, Edifir, 2020, pp. 36-37.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online e dalla voce Via Giuseppe Giusti su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 08/09/2013
Data ultima modifica 19/09/2021
Data ultimo sopralluogo 15/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (via).
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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