Scheda Lungarno delle Grazie |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santa Croce |
Ubicazione |
Lungarno delle Grazie |
Denominazione |
Lungarno delle Grazie |
Altre denominazioni |
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Affacci |
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Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La strada si sviluppa parallela al lato nord del corso dell'Arno collegando piazza dei Cavalleggeri (canto dei Tardiboni) con il ponte alle Grazie e via de' Benci. Lungo il tracciato si innesta la volta dei Tintori. La denominazione è legata alla vicina presenza dell'oratorio di Santa Maria delle Grazie, oggi sul lungarno del Generale Diaz ma già posto su una delle pigne dell'omonimo ponte (a conservare un'immagine miracolosa della Madonna), in questa sua originaria configurazione distrutto nel 1876 per allargare la carreggiata e farvi passare la linea tranviaria. La definizione del nostro tracciato è d'altra parte strettamente legata proprio alla realizzazione di questo ponte (già detto a Rubaconte e oggi alle Grazie), costruito nel 1236 per consentire il collegamento tra questa zona e piazza de' Mozzi, che ugualmente aveva conosciuto in questo stesso periodo un notevole sviluppo. In particolare sappiamo come, a seguito della realizzazione dell'ultima cerchia di mura che andava a includere questa zona (1282-1333), la repubblica fiorentina decidesse di tracciare a monte del ponte un lungarno ampio dieci braccia, in modo da costituire un'arteria preferenziale verso gli opifici mossi dalla forza idraulica (mulini e gualchiere) che si trovavano tra Santa Croce e San Salvi, oltre che per limitare grazie ai muraglioni di sostegno i danni che il fiume produceva nella zona con periodiche esondazioni. Ancora nella pianta di Firenze delineata da Ferdinando Ruggieri nel 1831 vediamo come questo lungarno seguisse il fiume fino all'altezza della piazza dei Cavalleggieri, per poi piegare verso l'interno e proseguire in direzione dell'ultima cinta muraria utilizzando il tracciato dell'attuale via Tripoli. Nonostante questa antica storia gli edifici in fregio alla strada sono per lo più frutto di interventi di riconfigurazione e ammodernamento attuati sulle antiche costruzioni in occasione dell'apertura del successivo tratto detto della Zecca Vecchia, per cui anche il nostro lungarno ha carattere ottocentesco. E' inoltre da tenere presente come proprio nel corso del XIX secolo gli edifici posti lungo l'Arno, ora percepito come luogo panoramico aperto alla luce e all'aria e non più come area produttiva legata all'attività degli opifici, si aprissero con le loro facciate principali al fiume, rendendo le residenze della zona particolarmente apprezzate e ricercate dalla classe alto borghese. Il tracciato è oltremodo segnato dal passaggio veicolare, rappresentando una delle arterie di scorrimento che delimitano la zona a traffico limitato, con direzione dal ponte alle Grazie verso il ponte di San Niccolò. |
Bibliografia |
Stradario 1913, p. 65, n. 467; Stradario 1929, p. 57, n. 525; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 78-79; Ciabani 1984, pp. 258-259; Stradario 2004, p. 228. |
Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Lungarno delle Grazie su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
08/09/2013 |
Data ultima modifica |
11/04/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
21/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
toponomastica, stradario (via, canto). |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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