Scheda Viale Giacomo Matteotti |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
San Giovanni / Viali |
Ubicazione |
Viale Giacomo Matteotti |
Denominazione |
Viale Giacomo Matteotti |
Altre denominazioni |
Stradone delle Mura, via Giuseppe Poggi, viale Principe Amedeo |
Affacci |
. |
Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Poggi Giuseppe. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La strada è parte del circuito dei viali nel tratto che corre da piazzale Donatello (all'altezza di borgo Pinti) a piazza della Libertà (all'altezza di via Camillo Cavour). Lungo il tracciato si innestano: piazza Isidoro del Lungo e via Benivieni, via Luigi Salvatore Cherubini e via Francesco Valori, via Alfonso La Marmora e via Fra Bartolomeo, Al momento della sua definizione (originariamente ma in forme del tutto diverse il tracciato era una delle strade lungo le Mura), la strada fu intitolata viale Principe Amedeo (deliberazione della giunta comunale del marzo 1869 quale omaggio al Amedeo di Savoia, 1845-1890), quindi, con delibera del consiglio comunale dell'aprile 1947, denominata viale Giacomo Matteotti (1885-1924), in onore del politico e deputato socialista, ucciso da una squadraccia fascista. Lo Stradario storico e amministrativo del 1913 registra tra le precedenti denominazioni anche quella di via Giuseppe Poggi. La sua realizzazione è da valutare in effetti all'interno del progetto di ingrandimento della città redatto dallo stesso Giuseppe Poggi per far fronte alle nuove necessità urbanistiche determinate dalla scelta di Firenze come Capitale d'Italia (1865-1871), e quindi in rapporto all'intervento di atterramento delle mura in modo da creare un anello di circonvallazione utile sia a collegare le zone est e ovest della città, sia ad annullare la cesura tra la Firenze storica e i nuovi quartieri periferici. Già definito nel tracciato attorno al 1869, attualmente si presenta caratterizzato (rispetto ad altri tratti dell'anello) più da casamenti che non da villini, in alcuni casi eretti negli anni cinquanta e sessanta del Novecento. Tale aspetto si giustifica sia per il rallentamento in questa zona dell'attività edificatoria negli anni immediatamente successivi al trasferimento della capitale a Roma, sia per la demolizione di alcuni villini dotati di giardino per far spazio a casamenti maggiormente richiesti dal mercato immobiliare degli anni cinquanta e sessanta, sia per il bombardamento alleato sulla città del 25 settembre 1943 che, pur avendo come obiettivo la stazione del Campo di Marte, provocò in questa zona morte e distruzioni, con conseguenti riedificazioni di carattere moderno. Come tutto il tracciato dei viali di circonvallazione rappresenta ancora oggi una delle principali arterie per l'attraversamento della città e il collegamento tra le aree poste ad est e ad ovest. L'intenso flusso veicolare ha portato nel tempo alla demolizione delle aiuole con siepi che un tempo separavano le corsie e i due sensi di marcia, e alla loro sostituzione con barriere divisorie New Jersey in cemento armato, sicuramente funzionali ma che certo rappresentano quanto di più lontano si possa immaginare per la zona residenziale alto borghese pensata da Giuseppe Poggi. |
Bibliografia |
Stradario 1913, p. 116, n. 821; Stradario 1929, p. 98, n. 896; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 253-254; Stradario 2004, pp. 277-278. |
Approfondimenti |
Mary Coli, Paolo Giovannini, L'espansione della città. Il caso di Firenze dopo l'Ottocento: i viali. Progetti e trasformazioni nell'area dei viali da piazza Donatello alla Fortezza da Basso, Firenze, Alinea, 1984; Mario Bencivenni, Da Piazza Donatello a Piazza Cavour, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, p. 160; Mario Bencivenni, I viali circondari, in Una Capitale e il suo Architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici: Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, catalogo della mostra (Firenze, Archivio di Stato, 3 febbraio-6 giugno 2015) a cura di Loredana Maccabruni e Piero Marchi, Firenze, Polistampa, 2015, pp. 226-233. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Viale Giacomo Matteotti su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
01/10/2013 |
Data ultima modifica |
29/05/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
15/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
toponomastica, stradario (via). |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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