Scheda Piazza di San Firenze

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Croce
Ubicazione Piazza di San Firenze
Denominazione Piazza di San Firenze
Altre denominazioni Via dei Leoni, piazza di Sant'Appollinare, piazza di San Pulinari
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri da Sangallo Giuliano (Giuliano Giamberti, d.), Pietro da Cortona (Pietro Berrettini, d.), Silvani Pier Francesco, Fortini Gioacchino, Ruggieri Ferdinando, Ciocchi Filippo, Del Rosso Zanobi, Nasi Nicola, Comotto Paolo, Poggi Giuseppe.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Si accede alla piazza da via de' Gondi, via della Condotta (canto dei Cartolai), via del Proconsolo, via della Vigna Vecchia, via dell'Anguillara, borgo de' Greci, via dei Leoni. La denominazione trae origine dalla presenza in antico, dal lato di borgo de' Greci, di una chiesa intitolata a San Fiorenzo, dalla quale ha preso il nome corrente anche l'intero complesso con il convento dei padri Filippini e la chiesa di San Filippo Neri che domina con la sua mole lo spazio. Tra le precedenti denominazioni lo stradario del 1913 segnala: "tra Borgo de' Greci e via dell'Anguillara: via dei Leoni e piazza di S. Firenze; tra via dell'Anguillara, via del Proconsolo e via della Condotta: Piazza di S. Appollinare", in quest'ultimo caso sempre in relazione a una chiesa non più esistente che si trovava appunto tra via dell'Anguillara e via della Vigna Vecchia, dedicata a Sant'Apollinare e detta dai fiorentini San Pulinari, ancora apprezzabile nell'incisione di Giuseppe Zocchi del 1744 (e nel relativo dipinto conservato nella collezione dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze) che mostra questa porzione dello slargo in direzione del palazzo del Bargello e di via del Proconsolo. Di questa e delle altre antiche presenze reca inoltre memoria la veduta di Firenze realizzata da Stefano Buonsignori nel 1584, che peraltro evidenzia sul lato est dello slargo il nucleo di case in parte dei Magalotti e dei Mancini (separate dalla chiesa di San Fiorenzo da una strada di cui sussiste ancora l'ultimo tratto con il nome di via Borgognona), demolite nel secolo successivo. L'attuale carattere della piazza - già segnato dall'imponente palazzo Gondi di Giuliano da Sangallo - fu infatti conferito tra Seicento e Settecento in ragione del grandioso cantiere volto all'erezione del già citato complesso dei padri Filippini, avviato nel 1645 su un iniziale progetto di Pietro da Cortona, quindi ridimensionato e diretto da Pier Francesco Silvani (1668) e nei decenni successivi seguito tra gli altri da Gioacchino Fortini, Ferdinando Ruggieri, Filippo Ciocchi e infine da Zanobi Del Rosso, che portò a compimento la fabbrica nel 1775. Soppressa una prima volta la parrocchia di San Firenze nel 1769 il complesso conobbe nel corso dell'Ottocento vari utilizzi, compreso quello di sede del Ministero della Pubblica Istruzione negli anni di Firenze Capitale (con lavori diretti dagli ingegneri Nicola Nasi e Paolo Comotto) e successivamente di Tribunale e sede della Procura Generale. A latere di tali note si ricorda come la piazza fosse stata interessata sempre negli anni di Firenze Capitale (1865-1871) da un progetto di Giuseppe Poggi (poi non attuato) volto alla creazione di un nuovo slargo tra la chiesa di San Firenze e il palazzo del Bargello, legato a un parallelo intervento che avrebbe creato un diverso collegamento tra la nostra piazza e quella di Santa Croce tramite l'ampliamento e la rettificazione di via dell'Anguillara. Sempre a Giuseppe Poggi sono da ricondurre i lavori di completamente del palazzo Gondi (1870-1874), che modificarono il canto tra la nostra piazza e via de' Gondi, nell'occasione ampliata per consentire un più ampio collegamento verso la piazza della Signoria. "Guardandosi attorno, il giro della piazza offre un perfetto panorama architettonico della successione dei vari stili. Dalla duecentesca severa sagoma della Torre del Bargello, detta la Volognona, l'occhio passa al gotico slanciato e traforato del Campanile di Badia; quindi riposa sull'armonia del rinascimentale Palazzo Gondi; incontra la parte posteriore potentemente cinquecentesca, del Palazzo Vecchio, per finire nella scenografia del convento di San Firenze" (Bargellini-Guarnieri). Per la presenza di tali edifici capaci di compendiare parte della storia dell'architettura fiorentina, la piazza è da considerare di eccezionale rilievo storico artistico. Lo spazio - anche in ragione del trasferimento del Tribunale e dei relativi uffici giudiziari che fino al 2012 occupavano l'ex convento e vari altri edifici limitrofi - è stato pedonalizzato nel 2013.
Bibliografia Zocchi 1744, tav. XVIII; Fantozzi 1843, p. 141, n. 315; Stradario 1913, p. 50, n. 353; Stradario 1929, p. 42, n. 380; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 357-359; Zocchi-Mason 1981, pp. 66-67; Ciabani 1984, pp. 262-263; Stradario 2004, p. 391.
Approfondimenti Samuele Caciagli, Piazza San Firenze, in Le piazze di Firenze: storia, architettura e impianto urbano, a cura di Francesco Gurrieri, Firenze, Mauro Pagliai Editore, 2014, pp. 188-215.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sulla piazza sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Piazza San Firenze su Wikipedia e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 14/11/2013
Data ultima modifica 27/05/2020
Data ultimo sopralluogo 06/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (piazza, canto).
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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