Scheda Piazza di San Marco

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere San Giovanni
Ubicazione Piazza di San Marco
Denominazione Piazza di San Marco
Altre denominazioni Piazza di San Marco in Cafaggio
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Fedi Pio.
Uomini illustri Fanti Manfredo, Clemente Papi.
Note storiche Si accede alla piazza da via Camillo Cavour, via degli Arazzieri, via Giorgio La Pira, via Cesare Battisti e via Ricasoli. La denominazione è antica, attestata già ai primi del Trecento e rimasta immutata nei secoli (seppure in precedenza arricchita del toponimo 'in Cafaggio'), con evidente riferimento alla santo titolare della chiesa che, con l'annesso convento, determina uno dei lati della piazza. In Cafaggio, in effetti, esisteva fin dai tempi delle prime mura comunali un oratorio dedicato all'evangelista San Marco, poi sviluppato con un monastero dai Vallombrosani, quindi rifondato dai Silvestrini a partire dal 1299 e infine giunto ai Domenicani nel 1436 che, su progetto di Michelozzo di Bartolomeo e grazie ai denari profusi da Cosimo il Vecchio de' Medici, lo definirono nei termini attuali. La presenza di questa chiesa così legata alla famiglia Medici e l'estendersi ai suoi lati dei così detti giardini medicei (si veda al Casino Mediceo di San Marco) e successivamente delle scuderie medicee (si veda al palazzo del Rettorato dell'Università degli Studi) rendono questa piazza uno dei luoghi simboli del potere della famiglia e del suo rapporto con la città. Non è un caso che qui Cosimo I avesse previsto di erigere una delle tre colonne (assieme alla colonna della Giustizia di piazza Santa Trinita e alla colonna della Pace di piazza di San Felice) destinate a segnare la città in corrispondenza dei principali spazi del potere e della storia della famiglia, oltre che a traguardare i principali percorsi dei cortei principeschi. Come è noto, benché chiaramente delineata a segnare la piazza nella pianta di Firenze di Stefano Buonsignori (1584), la colonna di marmo mistio di Seravezza, giunta a Firenze nel 1573 e nel progetto destinata a sostenere una statua simboleggiante la Religione, si fratturò irreparabilmente nel momento del suo innalzamento e ora è conservata in pezzi nel cortile del vicino complesso dell'Accademia di Belle Arti. Lo spazio, quadrangolare, rimase così per lungo tempo libero (le incisioni sei settecentesche ce lo mostrano parzialmente lastricato) fino a che, negli anni di Firenze Capitale (1865-1871), fu arricchito con il monumento al generale Manfredo Fanti, opera del 1872 di Pio Fedi (fusione di Clemente Papi). Si tratta di una statua in bronzo che raffigura il generale, volto verso il palazzo dove ebbe sede il ministero della Guerra, posto su un alto piedistallo marmoreo, agli angoli del quale sono quattro figure allegoriche, la Strategia, la Tattica, la Politica, l'Arte delle fortificazioni; sui lati sono un bassorilievo raffigurante la battaglia di Confienza, un trofeo d'armi e due iscrizioni celebrative. Parallelamente la piazza fu sistemata al suo centro, a fare corona al monumento, da un giardino disegnato ad aiuole, originariamente con bassi palmizi distrutti dal freddo straordinario dell'inverno del 1929, nel 1935 nuovamente riordinata con olmi che, tagliati non senza contestazioni e polemiche nel 2017, sono stati sostituiti da sei nuove piante di olmo, in buona sostanza recuperando il disegno originario degli anni trenta. La piazza, in ragione degli antichi edifici che la perimetrano nel tempo destinati ad accogliere uffici dell'Università degli Studi, della Procura Generale della Repubblica, così come le sedi dell'Accademia delle Belle Arti e del Comando Militare per il Territorio dell'Esercito è oltremodo frequentata e caratterizzata da un flusso pressoché continuo sia di pedoni sia di veicoli. Tale flusso, se da una parte sottolinea la centralità della piazza nella vita della città, ha tuttavia raggiunto negli ultimi anni livelli difficilmente sostenibili dopo che l'ampliamento della zona pedonale ha portato a far convergere sulla zona numerose linee di autobus urbani e turistici, tanto da trasformare lo spazio in un terminal di buona parte del traffico pesante, peraltro responsabile di vibrazioni che hanno comportato anche danni al patrimonio artistico, come nel caso della facciata settecentesca della stessa chiesa di San Marco.
Bibliografia Fantozzi 1843, p. 84, n. 176; Stradario 1913, p. 82, n. 574; Stradario 1929, p. 70, n. 642; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 202-207; Stradario 2004, pp. 398-399.
Approfondimenti Marco Lastri, Colonna detta di S. Marco, e sue vicende, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, III, pp. 23-24; Gattesco Gatteschi, I giardini pubblici, in Firenze d'oggi, Firenze, Tipografia Ariani, 1896, pp. 41-50; Giovan Battista Ristori, Le colonne di Firenze, in "L'Illustratore fiorentino", Calendario Storico anno 1908, V, 1907, pp. 24-27; Paolo Giuliani, Firenze: L'Università in San Marco. Contributo alla soluzione del problema, in "Bollettino Ingegneri", XXVII, 1979, 5, pp. 13-23; Massimo de Vico Fallani, Giardino di piazza San Marco, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, pp. 205-207; Stefano Bertagni, Progetto per il riuso degli Istituti Chimici in Firenze. Una proposta di insediamento per la nuova sede del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze, in "Bollettino Ingegneri", 2003, 8/9, pp. 3-8; Giovanni Fanelli, Piazza Santissima Annunziata e Piazza San Marco: la vita urbana nel corso del tempo, Firenze, Edizioni Aida, 2005; La sede della Sapienza a Firenze, a cura di Amedeo Belluzzi e Emanuela Ferretti, Firenze, Istituto Geografico Militare, 2009; Vincenzo Vaccaro, Enzo Cacioli, Il restauro della facciata di San Marco, Firenze, Polistampa, 2013; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, II, Giardini e passeggi pubblici, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2015, pp. 456-460.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 10305 (veduta parziale della piazza con la facciata della chiesa di San Marco, 1890 ca.); 11344, 130754 (veduta generale della piazza verso il complesso di San Marco, 1937); 11345, 130753 (veduta generale della piazza verso il complesso di San Marco ripresa da sotto le logge dello spedale di San Matteo, 1937).
Risorse in rete Sulla piazza sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Piazza San Marco (Firenze) su Wikipedia e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 24/11/2013
Data ultima modifica 07/03/2021
Data ultimo sopralluogo 23/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (piazza), scultura, monumento.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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