Scheda Via dei Servi

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere San Giovanni
Ubicazione Via dei Servi
Denominazione Via dei Servi
Altre denominazioni Via de' Tedaldi, borgo di Balla, via de' Malognani
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La strada collega piazza del Duomo alla piazza della Santissima Annunziata. Lungo il tracciato si innestano: via de' Pucci (dove è il canto di Balla) e via Maurizio Bufalini, via del Castellaccio (dove è il canto del Castellaccio) e via degli Alfani (dove è il canto del Tribolo). Il tracciato attuale nasce dall'unificazione di un antico tratto di strada che collegava la piazza del Duomo con la porta di Balla della seconda cerchia (così detta per l'intenso passaggio di merci), posta laddove oggi la strada è tagliata da via Maurizio Bufalini e da via de' Pucci (tratto già denominato via de' Tedaldi dalle case di questa famiglia che insistevano nella zona), con la nuova strada che, dalla stessa porta di Balla, fu aperta per raggiungere in linea retta la chiesa di Santa Maria di Cafaggio poi basilica della Santissima Annunziata. Questo nuovo asse viario, già identificato come borgo di Balla (termine attestato fin dal XII secolo a identificare il luogo), quindi detto via de' Malognani per una famiglia che vi abitava, assunse poi il nome di via de' Servi, in riferimento ai frati Serviti o Servi di Maria a cui appunto si doveva la fondazione, nel 1250, della primitiva chiesa. La strada risulta già aperta agli inizi del 1256, in sostituzione del più antico tracciato viario che è da individuare nelle odierne via del Castellaccio e via dei Fibbiai, a sua volta sovrapposto all'antico percorso del Mugnone che, sempre partendo dalla porta di Balla e passando per il Cafaggio, collegava la città a Fiesole. Per quanto riguarda le antiche presenze lungo la via si può ipotizzare una prima lottizzazione per un tratto del lato sinistro da parte degli stessi Serviti, mentre per il lato destro, sempre per quanto concerne la parte successiva a via Maurizio Bufalini, sappiamo della presenza di un grande tiratoio, detto dell'Aquila, già di Noferi di Palla Strozzi e da questi lasciato nel 1417 alle arti della Lana e dei mercatanti che, nel corso del Cinquecento (1510-1560), provvidero a demolirlo per costruire un totale di tredici unità edilizie fin dall'origine destinate alla locazione e ancora oggi ben leggibili per essere aggregate serialmente a definire una schiera di case sostanzialmente identiche tra loro. Per quanto tracciata in età medievale, la strada assunse presto chiaro carattere rinascimentale, sia per la presenza di alcuni notevoli edifici cinquecenteschi (si veda in particolare ai palazzi Sforza Almeni e Grifoni) sia per il suo ruolo in relazione all'assetto urbano, che la vede inquadrare da un lato la cupola della Cattedrale e dall'altro quella della basilica dei Serviti, e porsi in asse rispetto alla piazza della Santissima Annunziata (asse determinato dall'intervento brunelleschiano e degli altri architetti che a lui sono succeduti e non dall'impianto della strada, per cui è la piazza che ha riletto in modo nuovo la viabilità e non viceversa), così da mostrarsi quale quinta introduttiva dello spazio proprio di una città ideale, del quale la via dei Servi inquadra il monumento equestre di Ferdinando I (Giambologna e Pietro Tacca) e il loggiato della basilica (Giovanni Battista Caccini). Negli anni trenta del Novecento, a seguire il piano regolatore del 1924, il primo tratto di strada, da piazza del Duomo a via Maurizio Bufalini (più antico e più stretto del successivo) e ancora il seguente fino a via del Castellaccio, furono interessati da un progetto di ampliamento poi non attuato, da mettere in relazione con il cantiere di diradamento dell'area poi di piazza Brunelleschi e della parallela costruzione della Casa del Mutilato. Nata quindi come asse di collegamento dalla piazza del Duomo alla basilica della Santissima Annunziata, originariamente a carattere residenziale ma con numerose botteghe di artigiani e artisti, segnata dal flusso dei pellegrini o dei fiorentini che si recavano alla fiere e ai mercati che si svolgevano nella piazza, oggi la strada si presenta ancora segnata da molte attività commerciali, con alcuni negozi storici. Parzialmente pedonalizzata e interessata da un significativo passaggio anche turistico, la via presenta la carreggiata asfaltata con marciapiedi laterali di varia ampiezza a seconda del tratto considerato.
Bibliografia Fantozzi 1843, p. 150, n. 345; Stradario 1913, p. 128, n. 902; Stradario 1929, p. 108, n. 979; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, pp. 21-27; Ciabani 1984, pp. 164-166, 176-177, 208-209; Stradario 2004, p. 433.
Approfondimenti Case di via de' Servi, in "Arte e Storia", XXXIII, 1914, 10, pp. 312-313; Osanna Fantozzi Micali, La formazione della piazza della SS. Annunziata, in Firenze, studi e ricerche sul centro antico, I, L'ampliamento della cattedrale di S. Reparata, le conseguenze sullo sviluppo della città a nord e la formazione della piazza del Duomo e di quella della SS. Annunziata, a cura di Piero Roselli (Istituto di Restauro dei Monumenti, Facoltà di Architettura di Firenze), Pisa, Nistri-Lischi Editori, 1974, pp. 22-29; Gianni Benelli, Via de' Servi. Breve saggio di storia del costume nelle Assicurazioni, Firenze, Agenzia Fiorentina della Compagnia di Milano, 1977; Giancarlo Cataldi, Palazzetti a schiera in via dei Servi a Firenze, in "Studi e Documenti di Architettura", 14, Firenze, 1987, pp. 165-183.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 11172, 11182, 11329, 11330, 130745, 130746, 130747, 130748, 130749, 130750, 130751, 130752 (documentazione relativa al progetto di ampliamento del primo tratto di via dei Servi con l'arretramento per un asse di finestre dal lato destro della strada, 1936-1937).
Risorse in rete Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Via dei Servi su Wikipedia e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 18/01/2014
Data ultima modifica 28/04/2021
Data ultimo sopralluogo 06/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (via, canto).
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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