Scheda Via Solferino

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Maria Novella (Cascine)
Ubicazione Via Solferino
Denominazione Via Solferino
Altre denominazioni Via Magenta
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Gatteschi Federico, Francolini Felice.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La strada corre da via Palestro al viale Fratelli Rosselli. Lungo il tracciato si innestano via Garibaldi e via Magenta. La denominazione ricorda la battaglia combattuta il 24 giugno 1859 tra le truppe franco-piemontesi e quelle austriache in provincia di Mantova, e fu deliberata dal Magistrato dei Priori nell'agosto del 1859, trascorsi appena 48 giorni dallo scontro. La data della titolazione è ugualmente di riferimento per datare la realizzazione del tracciato, interno al nuovo quartiere delle Cascine, sorto alla metà dell'Ottocento a occupare un'area precedentemente di terre lavorate, segnata dalla presenza del vasto stabilimento di orticoltura di proprietà del barone Silvestro Grilli, che favorì, accettando un prezzo per l'esproprio oltremodo contenuto (si veda al riguardo quanto riportato dal repertorio di Bargellini e Guarnieri), le operazioni di urbanizzazione. Più in particolare il quartiere è da far risalire a un progetto generale redatto dell'ingegnere comunale Federico Gatteschi (affiancato da Felice Francolini) con espropri documentati in un lungo arco di tempo, tra il 1849 e il 1858. Visto il tratto interessato, l'arteria ha poi uno stretto rapporto con il corso del fosso Macinante, del quale ancora oggi si può leggere il tracciato visto che, chiuso attorno al 1885, questo determinò la successione di aiuole inerbate che segnano la mezzeria della nostra strada. Una veduta della via - conservata presso l'Archivio storico del Comune di Firenze e databile a circa il 1866 - mostra in prospettiva il canale aperto, con lampioni e attraversamenti all'altezza delle attuali vie Garibaldi e Magenta. Questa presenza, che determina una netta separazione tra le due carreggiate, portò tra il 1870 circa al 1900 a considerare il tracciato come formato da due distinte strade, quella dal lato del Prato intitolata appunto alla battaglia di Solferino, quella verso l'Arno alla battaglia di Magenta, titolazione poi passata a una delle vie che traversano la nostra arteria. Il carattere della via è residenziale alto borghese: la presenza di case abitate da illustri stranieri e di vari alberghi giustificano la denominazione di 'quartiere degli inglesi' data a tutta questa zona tra la seconda metà dell'Ottocento e il primo Novecento.
Bibliografia Stradario 1913, p. 130, n. 917; Stradario 1929, p. 109, n. 993; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, pp. 89-90; Stradario 2004, p. 439.
Approfondimenti Mario Bencivenni, I parterre di via Solferino e via Curtatone, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, pp. 337-339; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 367-374.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 18/01/2014
Data ultima modifica 05/10/2020
Data ultimo sopralluogo 20/07/2015
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (via).
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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