Scheda Monumento a Carlo Goldoni

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Piazza Carlo Goldoni
Denominazione Monumento a Carlo Goldoni
Altre denominazioni .
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Falcini Mariano, Tiezzi Francesco.
Pittori - Scultori - Decoratori Cambi Ulisse Giuseppe.
Uomini illustri Goldoni Carlo.
Note storiche Il monumento, raffigurante Carlo Goldoni (1707-1793), fu realizzato dallo scultore Ulisse Cambi e qui collocato nel 1873, ben prima che la piazza assumesse del commediografo anche il nome, attribuito a questo luogo solo nel 1907, in occasione del bicentenario della sua nascita. Voluta dalla Società Filodrammatica cittadina (Società dei Permanenti Concordi), la scultura celebra il grande veneziano nel quale, in modo particolare in quegli anni, si riconosceva lo scrittore che era stato capace di reinterpretare la commedia dell'arte in senso nazionale. Sul basamento, in alto, a destra, è la scritta "Ulisse Cambi F. 1873 G". Nella parte anteriore del basamento è una epigrafe dettata dai filodrammatici con riproposta la data 1873. Tuttavia, al di là di questa data che segna la conclusione dell'impresa, sappiamo di come l'idea del monumento risalisse a quasi trent'anni prima e avesse avuto una lunga gestazione, così come documentato per vari altri monumenti celebrativi del periodo, per lo più affidati all'impegno di comitati o deputazioni cittadine, dipendenti dalle incerte sorti dal reperimento sul territorio dei fondi per sostenere il proprio progetto. In questo caso già attorno al 1856 la neonata Società dei Permanenti Concordi aveva avanzato l'idea del monumento, da finanziare coi proventi delle rappresentazione organizzate dai soci. Allogata l'opera allo scultore Ulisse Cambi, questi aveva predisposto il modello e, accantonata l'idea di erigere l'opera in prossimità del teatro Goldoni (sui vari luoghi ipotizzati per collocarlo si veda comunque il contributo di Bombina Godino edito nel 2005 e basato sullo spoglio dei documenti conservati presso l'Archivio storico del Comune di Firenze), questo era stato presentato al pubblico esposto nella piazza che poi lo avrebbe accolto, durante i festeggiamenti legati al centenario di Dante del 1865. Oltre a concedere la piazza, il municipio aveva accordato poi un contributo consistente per la realizzazione del basamento, affidato a un progetto dell'architetto Mariano Falcini, già approntato nel 1857. Per l'esiguità dei fondi raccolti e in attesa delle deliberazioni del Municipio, il compimento dell'impresa - come accennato - sarebbe comunque giunto solo nel 1873, quando, nell'agosto, l'opera fu inaugurata "senza pompa e solennità" ("Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia"). Danneggiato con la rottura di alcuni elementi durante l'agosto del 1944, il monumento fu successivamente risarcito, quindi, tra il 1960 e il 1965, si procedette su progetto dell'architetto Francesco Tiezzi a dare diversa sistemazione alla zona segnata dall'opera. Più recentemente, tra il 2008 e il 2009, la statua è stata oggetto di un ulteriore restauro, promosso dalla Fondazione per i Beni Culturali restArte e diretto dall'Ufficio Belle Arti del Comune di Firenze (si veda la documentazione relativa all'intervento resa disponibile nel sito della Fondazione). Nell'aprile del 2014 il basamento è stato oggetto di un atto vandalico e imbrattato con scritte a vernice, prontamente rimosse. A latere di tali notizie, fermo restando come il monumento sia nato nell'ambito di una volontà tesa a celebrare le glorie italiane, è da ricordare come Goldoni avesse intrattenuto con la Toscana anche uno stretto rapporto. Fu per la prima volta in città nel 1742, periodo nel quale ebbe modo di conoscere Giulio Rucellai (la cui famiglia aveva proprio nella piazza di cui ci occupiamo vaste proprietà) a cui dedicherà La locandiera, ambientato appunto a Firenze. Tornerà ancora nel 1747 e ancora nella primavera del 1753, quando deciderà di affidare allo stampatore Paperini la pubblicazione in dieci volumi di cinquanta sue commedie, editi tra il 1753 e il 1757. Il monumento è stato fatto oggetto di una scheda conservativa e di rilevazione tecnica redatta da Caterina Carrozzo nell'ambito della fase di progetto del Master in Conservazione e Restauro 2014 promosso dall'Associazione per l'Arte e il Restauro Palazzo Spinelli.
Bibliografia Firenze 1974, p. 292; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 73; Cesati (Piazze) 2005, pp. 106-109; Firenze 2005, p. 432. Campo in corso di revisione.
Approfondimenti Arturo, Corriere di Firenze: monumentomania, in "Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia", 106, 17 aprile 1866; Notizie Varie, in "Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia", 232, 23 agosto 1873; Carlo Goldoni. Discorso di Ernesto Masi nel salone dei Cinquecento il 25 febbraio 1907. Si aggiungono le parole pronunziate da Isidoro del Lungo dinanzi al monumento nella piazzetta intitolata al Goldoni, il testo dell'epigrafe in Santa Croce dettata da Guido Mazzoni, e altre notizie sull'opera del Comitato goldoniano fiorentino, Firenze, G. Barbèra, 1907; Antonio P. Torresi, Scultori dell'Accademia. Dizionario biografico di maestri, allievi e soci dell'Accademia di Belle Arti a Firenze (1750-1915), Ferrara, Liberty House, 2000, p. 41; Bombina Godino, Il monumento a Carlo Goldoni a Firenze (1856-1873): documentazione d'archivio, in "Bollettino della Società di Studi Fiorentini", 2001/2002 (2005), 9/10, pp. 133-134; Annarita Caputo, Culto e memoria degli uomini illustri nella storia di Firenze, Firenze, Polistampa, 2007, pp. 45, 55; Claudio Paolini, Monumenti celebrativi nella Firenze postunitaria, Firenze, Polistampa, 2015, pp. 51-54 (Monumento a Carlo Goldoni).
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: ACA-F-002518-0000 (veduta della piazza con il monumento verso il lungarno Vespucci, 1890 circa); ACA-F-003108-0000 (veduta della piazza con il monumento verso il lungarno Corsini); ACA-F-003445-0000 (il monumento, 1930 circa).
Risorse in rete Sul monumento sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dal sito ufficiale della Fondazione restArte.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 17/03/2014
Data ultima modifica 16/04/2020
Data ultimo sopralluogo 21/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini, con la collaborazione di Caterina Carrozzo.
Tags monumento, scultura.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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