Scheda Villa Righi |
|
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santa Croce (Mattonaia) |
Ubicazione |
Via Alessandro Manzoni 16 |
Denominazione |
Villa Righi |
Altre denominazioni |
Villa Poggi, villa San Giorgio, villino Lumbroso |
Affacci |
via Giacomo Leopardi |
Proprietà |
Righi, Garner Grahan, Matteini, Lumbroso, Istituto di Santa Dorotea, Provincia di Firenze, Regione Toscana. |
Architetti - Ingegneri |
Caselli Giorgio. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Andreotti Federico. |
Uomini illustri |
Poggi Giuseppe. |
Note storiche |
Nonostante le trasformazioni subite nel tempo, nel suo essere circondata dal giardino e nel suo imporsi nello spazio urbano grazie alla posizione privilegiata che la vede sulla forca formata dal confluire di via Alessandro Manzoni e di via Giacomo Leopardi sul tracciato di via Giovan Battista Niccolini verso la piazza Massimo d'Azeglio, l'edificio è da considerarsi una delle principali emergenze del quartiere ottocentesco della Mattonaia, anche grazie alla presenza di caratteri propri della villa, seppure in un contesto urbano. L'attuale edificio vede, oltre una cancellata che ne inquadra il disegno, una facciata organizzata su due piani per cinque assi, con i tre centrali legati al piano nobile da un lungo balcone con balaustra, che funge da coronamento al terreno sottostante, sempre in corrispondenza degli assi centrali leggermente avanzato a formare un avancorpo reso ancor più evidente dalla scalinata che precede l'edificio, a sua volta introdotta da due leoni in pietra su basamento. Non mancano, come di consueto, ad arricchire finestre e porte di accesso, cornici con lesene sormontate da capitelli corinzi, fasce marcapiano e marcadavanzale, e il vario repertorio decorativo proprio dell'architettura accademica della seconda metà dell'Ottocento. Al di sopra della gronda alla romana è un corpo in soprelevazione non pertinente al progetto originario. In buona sostanza il grande edificio bene evidenzia, nelle insistite citazioni di elementi propri dell'architettura fiorentina del Cinquecento, il gusto tardo ottocentesco di derivazione poggiana, e a Giuseppe Poggi, protagonista della trasformazione della città nella seconda metà del secolo, la villa è stata d'altra parte intitolata, benché in tempi recenti. Fu edificata tra il 1869 e il 1870 per Adriano Righi che, nel 1877, la vendette a Giuseppina Augusta Garner Grahan. Ai primi del Novecento, quando anche il giardino si segnalava tra i più importanti spazi verdi privati moderni della città, risultava "dimora del signor Matteini, ricco signore fiorentino" (Pucci), il quale l'avrebbe venduta, negli anni venti, al signor Enrico Lumbroso. Dopo la seconda guerra mondiale e fino all'alluvione del 1966 fu proprietà e sede di un collegio convitto femminile delle suore Dorotee (Istituto di Santa Dorotea). In questo periodo, con richiesta di autorizzazione ai lavori del 1947 (si vedano le carte conservate presso l'Archivio storico del Comune di Firenze), l'edificio fu oggetto di importanti lavori di ampliamento e della soprelevazione dell'attuale terzo piano. Nel 1966 il complesso fu acquisita dall'Ente Provinciale del Turismo, poi Agenzia per il Turismo della Provincia di Firenze. Tra il 2007 e il 2008 tutte le facciate sono state interessate da un intervento di restauro, progettato e diretto dall'architetto Giorgio Caselli. Contestualmente si è intervenuti sulle ricche decorazioni pittoriche che ornano la volta del salone al primo piano. Si torni a notare l'elaborata cancellata che perimetra la proprietà. Nell'interno è un bello scalone con balaustra in marmo e vari ambienti con affreschi, tra i quali un salottino con figure di suonatrici dovute a Federico Andreotti (1875). Negli ambienti sono collocate anche varie opere d'arte moderna, per le quali si rimanda alla scheda curata a suo tempo da Daniela Salvadori Guidi (1996), opere in attesa di nuova destinazione visto che recentemente il complesso è diventato una delle sedi territoriali della Regione Toscana. |
Bibliografia |
Salvadori Guidi 1996, pp. 98-100, n. 134; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 200; Paolini 2008, p. 118, n. 169; Paolini 2009, p. 184, n. 246. |
Approfondimenti |
Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 144. |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 174145, 174146, 174147, 174148 (vedute del giardino e del cancello d'ingresso); 208325, 208326, 208327, 208328, 208329 (vedute d'insieme e particolari dei prospetti esterni, 2000); 208330, 208331, 208332, 208333, 208334, 208335, 208336, 208337, 208338, 208339, 208340, 208341, 208342, 208343, 208344, 208345, 208346, 208347, 208348, 208349, 208350, 208351, 208352, 208353, 208354, 208355, 208356 (vedute degli spazi interni con particolare riferimento alle decorazioni pittoriche, 2000). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Villa Righi su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL). |
Codice SBAPSAE |
FI1059 |
ID univoco regionale |
999 |
Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
17/11/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
27/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
|