Scheda Piazzale Michelangiolo |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Viale dei Colli |
Ubicazione |
Piazzale Michelangiolo |
Denominazione |
Piazzale Michelangiolo |
Altre denominazioni |
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Affacci |
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Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Si accede al piazzale dall'omonimo viale e dai viali Galileo e Giuseppe Poggi. La titolazione al grande artista fu deliberata dalla giunta comunale il 7 ottobre 1868 (anno di riferimento per datare i lavori tesi a una prima sistemazione del piazzale che tuttavia vedrà la sua definizione solo vari anni dopo), in relazione al fatto che "vicino all'attuale piazzale sorgevano le fortificazioni da lui erette durante l'assedio del 1530" (Stradario 1913). Con le stesse motivazioni, pochi mesi dopo, il 20 gennaio 1869, la denominazione fu attribuita anche al viale che da qui scende verso piazza Francesco Ferrucci. La titolazione, peraltro, fu rafforzata dalla successiva erezione al centro dello spazio di un monumento all'artista (inaugurato nel 1875, si veda) e dal progetto, poi non attuato, di destinare la loggia soprastante il piazzale a museo dell'opera scultorea del maestro. Si tratta della più nota terrazza panoramica della città, realizzata proprio a tal fine nell'ambito del piano di ingrandimento urbano - in questo caso quale snodo fondamentale del viale dei Colli - redatto da Giuseppe Poggi in occasione dell'individuazione di Firenze come nuova Capitale d'Italia (1865-1871). Come ebbe a scrivere lo stesso Giuseppe Poggi, l'ingente spesa sopportata dal Comune per la sua realizzazione si giustificava ampiamente tenendo presente il duplice obiettivo di "mettere in evidenza il bello nascosto, e di ottenere che quello già noto potesse essere ammirato" (Poggi 1882). Il fatto di proporsi come un alto e ampio balcone sulla città, consente in effetti al visitatore di poter spaziare lo sguardo dalla collina di forte Belvedere per risalire poi verso la valle a monte dell'Arno, con una veduta privilegiata sui lungarni e i ponti di Firenze, il Duomo, Palazzo Vecchio, il Bargello, il campanile della Badia Fiorentina e Santa Croce, avendo come sfondo le colline di Fiesole e Settignano. "Il tema del belvedere affrontato dal Poggi e l'inedito rapporto proposto con una città che nella sua antica struttura urbana sembra negarsi all'ampio sguardo d'insieme, rappresenta forse il momento di maggiore adesione dell'architetto alla cultura ottocentesca. In quegli anni di apertura di nuovi assi viari, abbattimenti e ricostruzioni di facciate, riduzioni e restauri, il piazzale sembrava proporsi come l'osservatorio privilegiato del campo d'azione o, se vogliamo (per dar voce anche ai detrattori del progetto), del 'luogo del delitto'. Al tempo stesso, per gli antichi quartieri e gli edifici monumentali rimasti intoccati, si suggeriva lo scorcio inconsueto e innovatore, mentre quasi si attendeva il dilagare della città negli ampi spazi resi disponibili dall'abbattimento delle antica mura (Paolini). Dal lato della loggia, sul muro della balconata sottostante, è una epigrafe a caratteri cubitali, dettata da Giovanni Rosadi, che ricorda l'opera dell'architetto autore del piazzale e dello stradone dei Colli: "Giuseppe Poggi / architetto fiorentino / volgetevi attorno / ecco il suo monumento / MCMXI", traduzione dell'epitaffio in latino presente nella cripta di St. Paul's a Londra e posto sulla tomba del grande architetto Christopher Wren (Lector si monumentum requiris circumspice). Per lungo tempo il piazzale, fatta eccezione per l'area di scorrimento veicolare, la porzione a giardino posta dal lato della loggia e una fascia di rispetto che segue la balconata, è stato utilizzato come parcheggio. D'altra parte si deve tenere presente come fin dalle origini il piazzale sia stato snodo fondamentale del traffico veicolare, ospitando fra il 1890 e il 1935 i binari della tranvia del Chianti che collegava Firenze con San Casciano Val di Pesa e Greve in Chianti, e fino al 1958 le linee tranviarie di collegamento tra questa zona e il centro cittadino. Nel gennaio 2016 il Comune di Firenze ha tuttavia reso anche il piazzale area pedonale, così come ugualmente ha fatto, sempre in tempi recenti, ad esempio, per piazza del Duomo e piazza Pitti. |
Bibliografia |
Stradario 1913, p. 88, n. 619; Stradario 1929, p. 75, n. 689; Stradario 2014, p. 285; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 272-274. |
Approfondimenti |
Guido Carocci, Il viale de' Colli. Descrizione storico-artistica, Firenze, Tipografia Cooperativa, 1872; Giuseppe Poggi, Sui lavori per l'ingrandimento di Firenze. Relazione (1864-1877), Firenze, Tipografia di G. Barbèra, 1882; Ida Baccini, Le passeggiate: il Viale dei Colli, in Firenze d'oggi, Firenze, Tipografia Enrico Ariani, 1896, pp. 107-114; Franco Borsi, La Capitale a Firenze e l'opera di G. Poggi, Roma, Colombo Editore, 1970, in particolare pp. 84-90 e tavole relative; Silvano Fei, Nascita e sviluppo di Firenze città borghese, Firenze, editrice Firenze, 1971, in particolare pp. 87-99 e tavole relative; Renzo Manetti, Il viale dei Colli, in Giuseppe Poggi e Firenze: disegni di architetture e città, catalogo della mostra (Firenze, Sala delle Reali Poste, dicembre 1989-gennaio 1990) a cura di Renzo Manetti e Gabriele Morolli, Firenze, Alinea, 1989, pp. 108-112; Francesco Adorno, Gennaro Tampone, Il piano di Giuseppe Poggi per Firenze: programma, progetto e attuazione per le aree orientali della città e per i colli, in "Bollettino Ingegneri", XLII, 1995, 12, p. 3; Mario Bencivenni, Il viale dei Colli e i giardini annessi, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, pp. 165-180; Elisabetta Maria Agostini, Giuseppe Poggi, la costruzione del paesaggio, Reggio Emilia, Diabasis, 2002; Mariachiara Pozzana, Greenways: percorsi verdi nell'Oltrarno di Firenze, Firenze, Polistampa, 2003; Claudio Paolini, Il sistema del verde. Il viale dei Colli e la Firenze di Giuseppe Poggi nell'Europa dell'Ottocento, Firenze, Polistampa, 2004; Tommaso Carrafiello, Il 'Viale dei Colli' tra il crepuscolo di 'Firenze Capitale' e l'aurora della città borghese: la controversia edilizia per la sorgente del Pozzolino (1881-1892), in "Bollettino della Società di Studi Fiorentini", 2011 (2012), 20, pp. 97-112; Gabriele Corsani, Il Viale dei Colli di Firenze, in "Storia dell'Urbanistica / Toscana", 2012, 13, pp. 61-76; Flavia Tiberi, Il paesaggio nell’opera di Giuseppe Poggi per Firenze capitale, Firenze, Edifir, 2014, pp. 121-151 (Il Viale dei Colli); Carlo Cresti, Firenze 1861-1871, dall'Esposizione Italiana alle vicende della Capitale provvisoria, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, 2015, pp. 61-64. |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: MFC-A-004659-0022 (veduta panoramica del piazzale con sul fondo la loggia, 1880 ca.); MFC-A-004659-0034 (veduta panoramica con la loggia e il monumento a Michelangelo, 1880-1890); ACA-F-003083-0000 (veduta d'insieme del piazzale presa dalla loggia, 1890 ca.); ACA-F-003355-0000 (veduta del piazzale e delle rampe presa dal lungarno, 1890 ca.); ACA-F-003356-0000 (veduta animata con la loggia e il monumento a Michelangelo, 1890 ca.); ACA-F-003357-0000 (veduta animata con il monumento a Michelangelo, 1890 ca.); ACA-F-003358-0000 (veduta d'insieme del monumento a Michelangelo, 1890 ca.); MAA-F-001339-0000 (veduta del piazzale e delle rampe presa dal lungarno, 1890 ca.); ARC-F-011151-0000 (veduta animata con il monumento a Michelangelo, 1890-1900); MAA-F-001602-0000 (veduta animata del piazzale con il monumento a Michelangelo, 1900 ca.); FCC-F-010504-0000 (veduta animata del piazzale con il monumento a Michelangelo, 1900 ca.); CDP-S-MAL515-0121 (veduta d'insieme del piazzale con la loggia, 1900-1910); AVQ-A-002903-0424, AVQ-A-002903-0425 (vedute d'insieme del piazzale, 1918-1919); FVQ-F-154563-0000 (veduta d'insieme del monumento a Michelangelo, 1940 ca.); ARC-F-010040-0000 (veduta d'insieme del piazzale con il monumento a Michelangelo, 1950-1960). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): B022949 (veduta del piazzale con il monumento a Michelangelo in primo piano e la loggia sullo sfondo, 1890 ca.); B022949 (scorcio del piazzale con veduta della loggia, 1890 ca.). Archivio Foto Locchi, Firenze: 1935-L852-8bis (militari americani sotto il monumento a Michelangelo, 1935); 2009A82-0255 (il piazzale con il monumento in primo piano e la loggia sullo sfondo sotto la neve, 2009); 2009A82-0231, 2009A82-0241 (il monumento a Michelangelo sotto la neve). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 9739, 13426, 65001 (vedute panoramiche animate del piazzale, 1930 ca.); 127663 (veduta animata del piazzale, 1950 ca.). |
Risorse in rete |
Sul piazzale sono numerosi file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Piazzale Michelangelo su Wikipedia e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
07/11/2015 |
Data ultima modifica |
27/09/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
12/04/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
toponomastica, stradario (piazza). |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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