Scheda Villa l'Oriolino |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Viale dei Colli |
Ubicazione |
Viuzzo di Gattaia 1- 3- 5 |
Denominazione |
Villa l'Oriolino |
Altre denominazioni |
Villa l'Orologio, villa Withe, villa Baccinelli |
Affacci |
. |
Proprietà |
Amadori, Fantoni, White, Baccinelli, Quaccini, Gaio. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Si tratta di una villa di origine seicentesca caratterizzata da una pianta a U che guarda, tramite l'ampia terrazza antistante, a un vasto giardino all'italiana. Sul fronte principale, di disegno oltremodo semplice e organizzato su due piani per cinque assi è, in asse al portone e al finestrone con balcone che ne segna il centro, un torrino sul quale è dipinto un orologio, a giustificare il nome dato alla residenza nell'Ottocento. Così Guido Carocci, nella sua guida ai dintorni di Firenze del 1906, quando la villa era nelle proprietà dell'americana White, ne ricostruiva le vicende storiche fondamentali: "Gli Amadori, famiglia ascritta al gonfalone della Scala e che aveva le sue case in via de' Bardi, era fin dal XIV secolo padrona di alcuni beni posti a confine cogli orti della Badia di San Miniato al Monte, dove in tempi differenti edificò due case da signore. La più antica di queste fu venduta il 3 gennaio 1637 dai creditori di Francesco di Niccolò a Giovan Battista di Francesco Fantoni, il quale con testamento del 6 maggio 1676 la lasciò ai Padri Minimi degli infermi di S. Gregorio che ne entrarono in possesso alla di lui morte avvenuta il 23 febbraio 1681. A cotest'ordine religioso appartenne fino alla soppressione francese". "La porta ad arco è delimitata da conci di pietraforte, come la semplice cornice e il marcadavanzale delle finestre che ripartiscono il prospetto principale. Sopra il portale di accesso è collocato un balcone, poggiante su coppie di mensole in pietra serena, con ringhiera in ferro leggermente bombata inferiormente e pomi in ottone. Le due rampe della scala trovano il loro raccordo in un ampio terrazzo sotto cui è posta una delle quattro ampie cisterne di raccolta delle acque piovane (...). Dell'impianto seicentesco rimane l'ala sud-ovest, che era presumibilmente adibita a sala da ballo" (Farneti). |
Bibliografia |
Carocci 1906-1907, II, 1907, pp. 212-213; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 23; Lensi Orlandi 1978, II, p. 74; Fauzia Farneti in Zangheri 1989, p. 419. Campo in corso di revisione. |
Approfondimenti |
Claudio Paolini, Il sistema del verde. Il viale dei Colli e la Firenze di Giuseppe Poggi nell'Europa dell'Ottocento, Firenze, Polistampa, 2004, p. 46. |
Documentazione fotografica |
Nessun dato rilevato. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
12/01/2016 |
Data ultima modifica |
05/10/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2015 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
comunità straniera (americano). |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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