Note storiche |
Si tratta di un edificio a pianta quadrata, con le facciate organizzate su tre piani per tre assi e fornito di un corpo centrale in soprelevazione con funzione di belvedere, il tutto circondato da un ampio e ben curato giardino dove, sul retro, è un ulteriore corpo di fabbrica, in origine probabilmente una scuderia. Per quanto l'immobile non sia segnalato nella letteratura consultata, presenta comunque un disegno assolutamente rappresentativo della tipologia del villino propria degli anni sessanta e settanta dell'Ottocento (quindi coeva agli anni dell'urbanizzazione della zona in occasione della realizzazione del viale dei Colli), ancora misurato e domestico, comunque distante da quella magniloquenza ricercata con profusione di colonne, cornici, timpani e balconi a balaustra che si imporrà nell'ultimo quarto del secolo. In questo caso, poi, la posizione è e dovette essere fin dalle origini invidiabile, per l'erigersi in posizione soprelevata rispetto al piano stradale, nel lotto di terreno posto all'incrocio tra il viale Niccolò Machiavelli e la via Michele di Lando. Da segnalare i vari elementi in ferro, dal cancello alle ringhiere che delimitano le varie quote del giardino. |