Scheda Pescaia di Santa Rosa |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santo Spirito |
Ubicazione |
Lungarno Soderini |
Denominazione |
Pescaia di Santa Rosa |
Altre denominazioni |
Pescaia dell'Uccello, pescaia de' Conforti d'Ognissanti, pescaia Inferiore |
Affacci |
lungarno Amerigo Vespucci |
Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Cacialli Giuseppe, Michelacci Giuseppe. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La primitiva costruzione della pescaia si deve ai padri Umiliati d'Ognissanti (si veda a piazza d'Ognissanti), che la realizzarono nel corso del Duecento per rispondere all'esigenza di disporre di energia idraulica per le loro attività nel settore della lavorazione della lana. Distrutta dall'alluvione del 1333 fu poco dopo ricostruita per essere nel corso dei secoli più volte modificata in ragione del mutare delle esigenze della città e dei particolari problemi legati dal suo essere posta a valle dell'abitato, così da fare da barriera alla ghiaia e ai materiali portati dalla corrente, rialzando notevolmente in questo tratto il livello del letto del fiume. Al proposito si ha notizia di come nel 1518 si arrivasse alla decisione "di creare una gran calla in mezzo di quella pescaia, che tenuta aperta in tempo di piene, servir dovesse a scaricare nella parte inferiore le materie che fossero scese nell'alveo entro Firenze" (Michelacci 1864, p. 31). Nel 1520 Bartolomeo Masi testimoniava dei danni ricorrenti causati dalla furia delle acque, in questo caso a carico dei pali che al tempo caratterizzava la pescaia che "se n'andarono giù per l'Arno e non è rimasto niente". Nonostante il problema dovesse apparentemente portare a progetti di sbassamento della 'cresta', è documentato come la sua linea fosse in realtà rialzata di tre quarti di braccio tra il 1818 e il 1819, su progetto dell'architetto Giuseppe Cacialli, in modo da poter mantenere una certa abbondanza di acque nel tratto interno alla città. Agli anni sessanta dell'Ottocento data un progetto di Giuseppe Michelacci teso a risolvere il problema con l'impiego di apposite cateratte che, vista la scarsa letteratura sull'argomento, riportiamo nei suoi elementi essenziali: "Ho sopra proposto lo sbassamento della pescaia d'Ognissanti, e quando questo non servisse, vi praticherei due tagli, o callaie, uno a destra l'altro a sinistra, profondi quanto è la caduta della pescaia, larghi braccia sei, e ben fortificati nelle parti laterali, armati di cateratte a ribalta, che non oltrepassassero la cresta della pescaia, le quali cateratte non si dovrebbero aprire se non in tempo di massime piene, e dietro ordine delle autorità competenti. Queste cateratte abbasserebbero in parte il gran corpo dell'acqua, trascinerebbero più abbasso parte di quel ridosso di ghiaie che sono sotto alla pescaia medesima, e terrebbero meglio scavato, e ripulito quel tronco d'alveo compreso tra le due pescaie" (Michelacci 1864, p. 17). A valle della pescaia e nelle sue immediate vicinanze è stata a lungo documentata l'attività dei renaioli. |
Bibliografia |
Nessun dato rilevato. Campo in corso di revisione. |
Approfondimenti |
Giuseppe Michelacci, Fiume Arno entro Firenze, Firenze, Stamperia sulle Logge del Grano, 1864; Saida Grifoni, Lungo l'Arno. Paesaggi, storia e culture, Firenze, Aska Edizioni, 2016, pp. 266-267. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sulla struttura sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Pescaia di Santa Rosa nella sezione "Itinerari Scientifici in Toscana" (Museo Galileo). |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
05/02/2017 |
Data ultima modifica |
01/08/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
04/07/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
pescaia |
Crediti |
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Localizzazione |
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