Scheda Palazzo Geddes da Filicaia |
|
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santa Croce (Mattonaia) |
Ubicazione |
Piazza Massimo d'Azeglio 7- 8 |
Denominazione |
Palazzo Geddes da Filicaia |
Altre denominazioni |
Palazzo Levi |
Affacci |
via Silvio Pellico 1 |
Proprietà |
Levi, Geddes da Filicaia. |
Architetti - Ingegneri |
Bracci Egisto. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Già proprietà della famiglia Levi (e originariamente del banchiere Angelo Adolfo Levi fondatore assieme a Giacomo Servadio e Stefano Breda della società accollataria dei lavori di urbanizzazione della zona), il grande edificio risulta successivamente passato di proprietà ai Geddes da Filicaia. Come nel caso del precedente palazzo, ci troviamo di fronte a un grande casamento che si sviluppa sulla piazza per ben dieci assi, fino a determinare la cantonata su via Silvio Pellico, dove ricorrono ulteriori sette assi, il tutto per un'altezza originaria di tre piani, poi portati nel Novecento a cinque. Secondo quanto segnalato da Marco Dezzi Bardeschi il progetto potrebbe essere riconducibile all'architetto Egisto Bracci, per lo stretto e documentato rapporto professionale di questi con la famiglia Levi ipotesi certo praticabile ma da valutare nell’ambito dei rapporti avuti da Angelo Adolfo con vari altri architetti, in ragione degli estesi interventi promossi dal nostro in campo immobiliare: si pensi, ad esempio, all’esteso palazzo Levi sul lungarno Amerigo Vespucci in angolo con via Melegrano, progettato da Enrico Presenti e come il nostro passato poi ai Geddes da Filicaia. "Il Levi si era riservato, escludendolo dalla vendita, questo grande lotto che, dalla piazza, si sviluppava lungo un lato della nuova via Silvio Pellico e giungeva fino ai nuovi viali del Poggi. Rispetto a quanto vediamo oggi si deve tener presente sia come l’edificio originario sia stato soprelevato di due piani alterando il disegno della facciata, sia il fatto che l’edificio si completava con ulteriori annessi posti sul retro in uno spazio verde ben più esteso dell’attuale, gli uni e l’altro andati distrutti con la costruzione nel Novecento degli stabili che attualmente sussistono sul lotto. Non stupiscano le dimensioni del palazzo: qui, alla fine degli anni settanta, abitavano, oltre ad Angelo Adolfo Levi, le famiglie dei due figli, Adolfo Scander e Giorgio Enrico Abramo, benedetti da numerosa prole, alle quali si aggiungeva la folta schiera di cameriere, governanti, cocchieri e altri domestici. I Levi detennero il palazzo fino ai primi del Novecento quando, come risulta dalle carte conservate presso l’Archivio Storico del Comune di Firenze, si realizzarono migliorie alle scuderie che si trovavano sul retro (1901) e quindi si costruì (1902) un attico sull’edificio di via Silvio Pellico allora segnato con i civici 3 e 5, il tutto su committenza del figlio di Angelo Adolfo, Adolfo Scander. In ragione del matrimonio della figlia di Adolfo Scander, Nina Jetta, con Vittorio Geddes da Filicaia, l’edificio sarebbe quindi passato nelle proprietà di quest’ultima famiglia e avrebbe assunto, di conseguenza, la denominazione corrente di palazzo Geddes da Filicaia. Si noti tuttavia come sul fronte principale, a sancire la provenienza della famiglia Levi e l’origine delle loro fortune – così come a ricordare, secondo un consuetudine fortemente radicata a Firenze, coloro che costruirono –, sia ancora un rilievo con il leone alato di San Marco" (Paolini 2020). L'androne presenta la volta decorata con al centro uno scudo con arme di famiglia. |
Bibliografia |
Paolini 2008, p. 45, n. 49; Paolini 2009, p. 61, n. 59. |
Approfondimenti |
Marco Dezzi Bardeschi, Bracci Egisto, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, XIII, 1971, ad vocem; Claudio Paolini, Il quartiere della Mattonaia a Firenze: dagli antichi orti alla città giardino ottocentesca, Firenze, Edifir, 2020, pp. 44-45. |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: GLQ-F-003661-0000 (veduta di scorcio di questo lato della piazza con i prospetti dei villini Servadio e dei palazzi Mazzoni delle Stelle e Geddes da Filicaia, 1887); GLQ-F-003660-0000 (veduta di scorcio del prospetto del palazzo Geddes da Filicaia, 1887). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Piazza d'Azeglio su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL). |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
19/10/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
19/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
|