Scheda Torre degli Alberti |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santa Croce |
Ubicazione |
Borgo Santa Croce |
Denominazione |
Torre degli Alberti |
Altre denominazioni |
Torre delle Colonnine, casa Mori Ubaldini Alberti |
Affacci |
via de' Benci 10 |
Proprietà |
Alberti del Giudice, Mori Ubaldini Alberti, Paoletti, Alberti, Gaslini Alberti. |
Architetti - Ingegneri |
Chiarugi Andrea, Scacciati Giuseppe, Baroni Enrico. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La torre, evidentemente scapitozzata, si erge in prossimità della linea dove correvano le mura cittadine del secondo cerchio (1172-1175), a segnare una zona della città caratterizzata dalla presenza di molte proprietà della famiglia Alberti, alla quale è riconducibile anche la costruzione di questa fabbrica, voluta negli ultimi anni del XIII secolo da Alberto, Lapo e Neri degli Alberti del Giudice da Catenaia. Ancora degli Alberti nel 1759, quando un documento la cita come in pessime condizioni appigionata a un maniscalco, passò successivamente, come molte altre proprietà del casato, ai Mori Ubaldini Alberti, che sicuramente ne erano proprietari nel 1843. "La torre mostra un impianto a forma trapezoidale piuttosto insolito nel panorama dell'architettura medioevale fiorentina; il prospetto d'angolo, così come i due laterali, presenta alcune piccole finestre, anche se un tempo dovevano essere presenti delle monofore centinate piuttosto ampie, come è ancora possibile dedurre dalle numerose tracce tamponate riscontrabili sul paramento murario" (Mercanti-Straffi 2003). Oltre che sul fronte dove campeggia l'arme della famiglia (d'azzurro, a quattro catene d'argento moventi dai quattro angoli dello scudo e riunite in cuore per un anello dello stesso), le catene araldiche ricorrono sui capitelli della piccola e elegante loggia che segna il bivio stradale, databile agli inizi del Quattrocento. L'antica porta di accesso alla torre la si vede invece, murata, sul fianco che prospetta borgo Santa Croce. Frutto di un'aggiunta ottocentesca è invece il terrazzino posto sopra la loggia, oltre il quale si apre una sala riccamente decorata sempre nel corso di quel secolo quando, come documentano le fotografie pubblicate da Marco Dezzi Bardeschi e da Mario Tasso, la torre si presentava ancora intonacata. L'attuale immagine della torre, con l'apparecchio murario a vista, è da far risalire all'intervento di demolizione dell'intonaco attuato su questo come su molti altri edifici medioevali della zona in occasione della visita di Hitler a Firenze del 1938. L'esposizione alle intemperie delle "antiche gloriose strutture" intensificò purtroppo l'azione disgregatrice degli agenti atmosferici. Indipendentemente da tale evento la struttura ha comunque subito nel tempo innumerevoli e importanti interventi conservativi (un documento d'archivio ne ricorda uno resosi necessario per alcuni guasti già nel 1356), l'ultimo dei quali ha coinvolto la fabbrica per quasi tutta la seconda metà del Novecento. Nel 1953 si rilevarono infatti importanti lesioni alla torre, con una preoccupante situazione statica poi aggravata dai danni prodotti dall'alluvione del 4 novembre 1966. Negli anni settanta il Comune di Firenze emanò quindi una serie di ordinanze (1971-1974) che invitavano la proprietà a intervenire: a parte un modesto cantiere volto al ripristino della loggia nel 1979, solo nel 1983 si presentò un progetto complessivo di restauro, per le cure dell'ingegner Andrea Chiarugi e dell'architetto Giuseppe Scacciati, in parte sollecitato dalla stampa cittadina e dalle raccolte di firme volte alla salvaguardia di un edificio che, transennato, sembrava minacciare imminente rovina. Una serie di opere provvisionali per la messa in sicurezza della fabbrica vennero eseguite tra il 1983 e il 1989, poi interrotte, anche per incomprensioni tra la direzione del cantiere e la proprietà. Un nuovo progetto fu presentato nel 1990 e i lavori ripresi l'anno successivo, con la direzione dei lavori dell'architetto Giuseppe Scacciati e con la collaborazione dell'ingegnere Enrico Baroni. Nel 1994 il cantiere iniziò ad interessare anche l'edificio confinante (della stessa proprietà, con affaccio sia su via de' Benci sia su borgo Santa Croce) fino a concludersi, per quanto relativo agli esterni, attorno al 1995. Gli interventi agli ambienti interni sono proseguiti fino all'anno 2000. Un rilievo dello stato attuale delle piante dei vari livelli e del prospetto della torre su via de' Benci (comprensivo dell'edificio tre quattrocentesco adiacente) è stato pubblicato da Gian Luigi Maffei nel 1990. A lungo l'ambiente al piano terreno è stato occupato dal Caffè delle Colonnine, uno dei più antichi di Firenze, e oggi ospita un altro locale pubblico. La torre, con la sua loggia e il palazzo limitrofo, appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale, ed è sottoposta a vincolo architettonico dal 1914. |
Bibliografia |
Fantozzi 1843, p. 159, n. 374; Ademollo-Passerini 1853, II, p. 420; IV, p. 1355; Burci 1875, p. 108; Illustratore fiorentino 1880, pp. 21-22; Carocci 1897, 141; Elenco 1902, p. 257; Ross 1905, pp. 9-10; Schiaparelli 1908, pp. 44, 68-69, fig. 62; Limburger 1910, n. 12; Bertarelli 1922, p. 83; Garneri 1924, p. 147, n. XXIX; Bertarelli 1937, p. 166; Casamorata 1944, p. 3; Barfucci 1958, p. 132; Limburger-Fossi 1968, n. 12; Borsook 1972, p. 90; Bargellini-Guarnieri 1973, p. 124; Fanelli 1973, I, pp. 148, 155; II, p. 34, fig. 177; Firenze 1974, p. 176; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 118-119; III, 1978, p. 318; Dezzi Bardeschi 1981, pp. 27, 31; Maffei 1990, p. 172 e 174; Elisabetta Pieri in Firenze 1992, p. 40, n. 21; Macci-Orgera 1994, pp. 142-143; Zucconi 1995, p. 36, n. 27; Mercanti-Straffi 2003, pp. 40-43; Cesati 2005, I, p. 68; Firenze 2005, p. 409; Grimaldi 2005, pp. 91-92; Paolini 2008, pp. 67-68, n. 76; Paolini (Benci) 2008, pp. 55-58, n. 9; Paolini 2009, pp. 85-87, n. 89. |
Approfondimenti |
G. Piccardi, Il Canto degli Alberti e la sua rinascita, in "Bollettino Tecnico", organo ufficiale del Sindacato Architetti Liberi Professionisti della Toscana e dell'Associazione Provinciale Ingegneri e Architetti di Livorno, 1968, 5-6, p. 9; Mario Tasso, Il 'canto' degli Alberti di Firenze, in "Antichità Viva", X, 1971, 4, pp. 20-36; La grande torre si inginocchia, in "La Nazione", 9 maggio 1975; Alberto Cecchi, Andrea Chiarugi, La Torre degli Alberti a Firenze: indagine sulle condizioni statiche e proposte di intervento di salvaguardia, in Ricerca scientifica e sviluppo: beni culturali e nuove professionalità, a cura di Paola Barocchi, Pisa, Scuola Normale Superiore, s.d. ma 1998 ca.; Brenda Preyer, "Da chasa gli Alberti": the 'Territory' and Housing of the Family, in Leon Battista Alberti. Architetture e committenti, atti dei convegni internazionali del Comitato Nazionale VI centenario della nascita di Leon Battista Alberti (Firenze-Rimini-Mantova, 12-16 ottobre 2004) a cura di Arturo Calzona et al., Firenze, Olschki, 2009, pp. 3-33; Pierluigi Di Baccio, La 'cattura ideologica della storia': il fascismo e l'immagine medieval-rinascimentale di Firenze, in Il ritorno all'ordine. 1938: l'immagine di Firenze per la visita del Führer, Firenze, Archivio Storico del Comune di Firenze, 2012. |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: MFC-F-000636-0000 (veduta d'insieme, 1880-1890); BVA-F-001627-0000 (particolare della loggia della torre, 1960 circa); CAL-F-002929-0000 (veduta d'insieme della torre, 1996). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0128875 (veduta d'insieme della torre). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 116617 (veduta animata della loggia, fine XIX secolo); 61286, 61288 (vedute d'insieme della torre, 1928). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 59778 (veduta d'insieme della torre e del palazzo, 1972); 59777, 59778 (particolari del prospetto del palazzo su via de' Benci, 1972); 60104, 60105, 60106, 60107, 60108 (particolari dei prospetti, 1972); 60109, 60110, 60111, 60112 (vedute dell'androne e della scala interna, 1972); 155553, 155554, 155555, 155556 (vedute di scorcio del prospetto su borgo Santa Croce, 1989); 155557 (veduta d'insieme del palazzo e della torre, 1989); 155558 (particolare dell'apparecchio murario, 1989); 155559 (porta interna d'ingresso alla torre, 1989); 155560 (veduta di scorcio del prospetto su via de' Benci, 1989); 155561, 155562, 155563 (vedute della scala interna). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Torre degli Alberti su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL). Si segnalano inoltre i materiali resi disponibili nel sito della Soprintendenza ai Monumenti (Sabap per le province di Firenze Pistoia e Prato) nella sezione relativa agli edifici storici visitabili. |
Codice SBAPSAE |
FI0323 |
ID univoco regionale |
90480170398 |
Data creazione |
02/03/2019 |
Data ultima modifica |
30/09/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
03/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
torre, stemma familiare. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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