Scheda Tabernacolo dell'Arte del Cambio (Orsanmichele) |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
San Giovanni |
Ubicazione |
Via dell'Arte della Lana |
Denominazione |
Tabernacolo dell'Arte del Cambio (Orsanmichele) |
Altre denominazioni |
Tabernacolo della statua di San Matteo |
Affacci |
. |
Proprietà |
demanio dello Stato. |
Architetti - Ingegneri |
Ghiberti Lorenzo. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Ghiberti Lorenzo, Michelozzo (Michelozzo di Bartolomeo Michelozzi). |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Il tabernacolo custodisce la copia della statua in bronzo raffigurante San Matteo (originale nel Museo di Orsanmichele) realizzata da Lorenzo Ghiberti tra il 1419 e il 1422-1423 per l'Arte del Cambio, nell'ambito del ciclo delle quattordici statue dei santi protetti delle Arti fiorentine destinate ad occupare le nicchie esterne di Orsanmichele. Della scultura si riporta il testo della scheda redatta da Francesca Nannelli e Claudio Paolini per le carte di sala del museo (2005), poi data alle stampe in Grifoni-Nannelli 2006. "L'Arte del Cambio volle con questa statua bronzea rivaleggiare con l'Arte di Calimala, che aveva precedentemente commissionato a Lorenzo Ghiberti il San Giovanni Battista, opera alla quale i documenti fanno costante riferimento anche per quanto concerne le dimensioni finali che la figura avrebbe dovuto raggiungere. Le vicende dell'allogagione e della realizzazione dell'opera sono minuziosamente documentate, dall'elezione del comitato per la costruzione del tabernacolo nel 1419 (uno dei membri era Cosimo il Vecchio), alla registrazione, nel marzo 1423, delle somme spese, fra le quali compaiono i 650 fiorini per lo scultore. Sappiamo che la testa e il corpo del santo, modellati nel 1420, furono gettati in bronzo separatamente e poi uniti, ed è noto anche che il Ghiberti fallì la prima fusione, eseguita nel 1421, e dovette farne una seconda a sue spese l’anno seguente. Al Ghiberti era stata commissionata anche la nicchia, che era in corso di costruzione quando la statua era già terminata. Per collocare il bronzo nel suo tabernacolo si dovette quindi attendere fino al marzo del 1423: tuttavia, nonostante questi imprevisti, alla fine la statua riuscì perfettamente, e più alta di circa venti centimetri rispetto al Battista dell'Arte di Calimala. Il bronzo, finemente cesellato nei riccioli dei capelli e della barba, porta, nel bordo inferiore del mantello, che conserva tracce di doratura, la seguente iscrizione: OPUS UNIVERSITATIS CANSORUM FLORENTIA ANNO MCCCCXX (data che si riferisce al periodo di modellazione della creta e della cera). Una documentata quanto tarda e limitata collaborazione di Michelozzo è stata amplificata e fatta oggetto di una certa fortuna critica, poi correttamente ridimensionata. Stupiva la forte e non episodica classicità di cui l'opera è permeata e, in particolare, la bellissima testa all'antica. Nonostante gli indubbi riferimenti stilistici, nel realismo di alcuni particolari, con il San Giovanni Battista e con gli ultimi rilievi della porta Nord del Battistero, la scultura appare addirittura antitetica allo spirito del gotico internazionale, mettendo in relazione il Ghiberti con il mondo umanistico fiorentino. Il bronzo - oggetto di un complesso restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure che si è concluso dopo quattro anni di lavoro nel 2005 - è quello che forse ha sofferto più degli altri, e questo per essere stato collocato in una delle due nicchie ricavate nelle facce esterne del pilastro di nord-ovest, le meno profonde della fabbrica essendo limitate dalla scala (interna al pilastro) che collega la chiesa con i piani superiori". |
Bibliografia |
Del Bruno 1757, pp. 113-115; Cambiagi 1765, pp. 183-185; Cambiagi 1771, pp. 194-196; Cambiagi 1781, pp. 181-183; Firenze 1845, pp. 215-216; Formigli 1849, pp. 187-188. Campo in corso di aggiornamento. |
Approfondimenti |
August von Schmarsow, Le statue di Orsanmichele, in "Vita Nuova", 1889, 11, pp. 6-7; 1889, 12, pp. 2-4; 1889, 13, pp. 3-5; Alfred Doren, Das Aktenbuch für Ghibertis Matthäus-Statue an Or San Michele zu Florenz, in "Italienische Forschungen", I, 1906, pp. 1-58; Diane Finiello Zervas, Ghiberti's St. Matthew Ensamble at Orsanmichele: Symbolism in Proportion, in "The Art Bullettin", LVIII, 1976, 1, pp. 36-44; Diane Finiello Zervas, Lorenzo Monaco, Lorenzo Ghiberti, and Orsanmichele, in "The Burlington Magazine", CXXXIII, 1991, pp. 748-759, 812-819; Laurie Taylor Mitchell, Images of St. Matthew Commissioned by the Arte del Cambio for Orsanmichele in Florence. Some Observations on Conservatism in Form and Patronage, in "Gesta", XXXI, 1992, pp. 54-72; Richard A. Goldthwaite, Francesca Nannelli, Giuliano Pinto, Orsanmichele e le arti fiorentine, Firenze, Nuova Stamperia Parenti, 1995; Diane Finiello Zervas (a cura di), Orsanmichele a Firenze, collana Mirabilia Italiae a cura di Salvatore Settis n. 5, Modena, Franco Cosimo Panini, 1996, 2 voll; Stefania Agnoletti, Annalena Brini, Edilberto Formigli, Stefano Francolini, Marcello Miccio, Salvatore Siano, Il 'San Matteo' del Ghiberti: considerazioni preliminari sul restauro e indagini tecnologiche, in "OPD Restauro. Quaderni dell’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di restauro di Firenze", n.s., XV, 2003, pp. 84-92; Paola Grifoni, Francesca Nannelli, Le statue dei santi protettori delle Arti fiorentine e il museo di Orsanmichele, Firenze, Polistampa, 2006. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di aggiornamento. |
Risorse in rete |
Sull'opera sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Chiesa di Orsanmichele su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
26/07/2019 |
Data ultima modifica |
19/12/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
14/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini |
Tags |
scultura. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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