Note storiche |
Per quanto la letteratura consultata non rechi notizia dell'edificio, appare evidente l'importanza della fabbrica che, in angolo tra via Melegnano e via Montebello dove è il fronte principale, si sviluppa per quattro alti piani, con tre assi sulla prima strada e ben nove sulla seconda. Il disegno d'insieme bene corrisponde a una tipologia in voga negli anni settanta dell'Ottocento (periodo nel quale il quartiere fu definito con l'erezione dei grandi edifici alto borghesi che lo caratterizzano) e, oltre all'esteso bugnato che segna il terreno e le cornici delle finestrature, vede i due assi laterali ugualmente segnati a tutta altezza dal bugnato, così che questi si propongano a fingere due ali laterali e rendere ancor più monumentale l'impianto dell'insieme. Ugualmente ricorrono, su questi due assi laterali, i balconi a sevizio dei finestroni del piano nobile. Attualmente, oltre ad alcune strutture ricettive, il palazzo ospita la sede della Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (Sismel) e della Fondazione Ezio Franceschini (ugualmente impegnata come istituto culturale negli studi sul Medioevo e custode degli archivi di emeriti studiosi tra i quali Ezio Franceschini e Gianfranco Contini) che, dopo aver restaurato tra il 2011 e il 2012 una porzione del palazzo diventata di sua proprietà (2009), è ugualmente intervenuta nel 2013 con interventi su altri due piani dell'edificio, dove è stata sistemata la parte restante della sua estesa biblioteca e dell'archivio. L'edificio è tutelato da vincolo architettonico dal 2004. |