Note storiche |
L'edificio non presenta sulla facciata (organizzata su tre piani per cinque assi, con balcone centrale) elementi architettonici di particolare interesse: le plastiche volute che adornano le finestre del primo piano appaiono genericamente riconducibili a quello stile che Rossana Bossaglia ha definito "eclettismo di ritorno", proprio dei primi decenni del Novecento. Rilevante, invece, quanto annotato sulla targa che segna la facciata, a ricordare come in un appartamento del terzo piano abbia vissuto, tra il 1940 e il 1950 (il domicilio risulterebbe in realtà tra il marzo del 1945 e il settembre del 1953), Carlo Emilio Gadda, e come qui l'ingegnere e scrittore abbia dato vita a "la grande maccheronea del Pasticciaccio", con evidente riferimento al romanzo Quer pasticciaccio brutto di via Merulana. Lo stesso scrittore ricordava la misera soffitta dove qui abitava che, con pungente ironia, indicava come "un magnifico rialzo (...) costruito dal padrone di casa in persona, ch'era ingegnere di gran merito, tant'è vero che era ingegnere del Genio" (Cecconi 2009). |