Note storiche |
La casa presenta facciate di tre piani, per cinque assi su via di Mezzo (dove è l'ingresso agli appartamenti) e per un solo breve asse su borgo Pinti. L'ingresso, posto all'estrema sinistra della facciata principale, presenta una bella rosta con decoro a frecce, di evidente matrice neoclassica, evidentemente posto quando, ai primi dell'Ottocento, si intervenne con una riconfigurazione (peraltro oltremodo semplice) dei fronti. Sempre su via di Mezzo è, a fianco delle recenti aperture di vetrine di negozi, un passo carraio chiuso da una arco ribassato che, a fungere da chiave di volta, presenta uno scudo con l'arme dei Roffia (di rosso, alla banda d'oro), proprietari dell'esteso e vicino palazzo prospiciente su borgo Pinti (si veda al civico 13), a sottolineare lo storico legame tra i due immobili. Sulla cantonata, al di sopra del breve tratto a bugne, dove ora è una piccola nicchia, a guardare palazzo Roffia, era fino agli anni settanta del Novecento un elaborato tabernacolo con sportello in legno, con un busto (si può supporre della Madonna vista la scritta "Viva Maria" incisa sulla cornice), peraltro documentato da fotografie sia del 1950 (in buone condizioni di conservazione) sia del 1972 (a documentarne l'irreversibile degrado) presenti nella fototeca dei Musei Civici Fiorentini. |
Documentazione fotografica |
Fototeca del Musei Civici Fiorentini, Firenze: 1844 (particolare del tabernacolo posto sulla cantonata, con sportello chiuso, 1950); 51232 (particolare del tabernacolo, ora privo di sportello, a documentarne lo stato di degrado, 1972). |