Scheda Edificio della Madonna della Pace |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Viale dei Colli |
Ubicazione |
Via della Madonna della Pace 64- 74 |
Denominazione |
Edificio della Madonna della Pace |
Altre denominazioni |
Santa Maria della Pace |
Affacci |
. |
Proprietà |
monastero di Santa Felicita, monastero di San Bernardo. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Si tratta di un ampio edificio con il fronte principale a guardare l'area dove si trovava il complesso delle Regie Scuderie la Pace, ora occupato dal Liceo Artistico di Porta Romana. La facciata si presente con i tipici tratti di un edificio civile: a due piani, mostra al piano superiore quattro finestre e un finestrone centrale aperto su un balcone chiuso da una ringhiera in ferro, che a sua volta protegge il portone sottostante, il tutto secondo un disegno ancora memore di un neoclassicismo elegante e misurato. Sopra il portone è una grande lastra marmorea mistilinea datata 1869, voluta dalla regia pietà in onore di Sant'Antonio Abate. Quanto descritto (oltre a un piccolo oratorio interno all'edificio) reca tuttavia memoria di una lunga e importante storia. Era qui fin dal 1485, assieme a un podere posto lungo e all'esterno dell'ultima cerchia di mura della città, una casa di proprietà delle monache di Santa Felicita, distrutta durante l'assedio di Firenze del 1529-1530. Sopravvissuto alle devastazioni rimase un tabernacolo con una immagine della Madonna della Neve, presto indicata come miracolosa e fatta oggetto di pellegrinaggi e di cospicue 'limosine'. Con queste le monache edificarono nel 1564 una chiesa con annesso monastero, la cui titolazione mutò nel 1573 in Madonna della Pace, in ricordo della pace raggiunta a seguito della vittoria di Marciano del 2 agosto 1554, quale evidente omaggio al governo di Cosimo I de' Medici. Nel 1616 le monache cedettero il complesso ai monaci francesi di San Bernardo che, grazie alle elargizioni della granduchessa Cristina di Lorenza, provvidero ad ampliarla e arricchirla di opere d'arte. Come documentato dalla veduta di Firenze di Stefano Buonsignori (1584) e successivamente da una nitida incisione di Giuseppe Zocchi (1744), la chiesa presentava con l'annesso monastero una notevole estensione e si caratterizzava per la presenza di un loggiato esterno a correre sia sulla facciata sia sui fianchi, avendo come presumibile riferimento il tempio periptero cristiano descritto da Leon Battista Alberti nel De Re Aedificatoria, a proporsi quindi come tentativo di tradurre lo schema planimetrico del tempio classico in un edificio di culto cristiano, con il colonnato a circondare la 'cella' della navata interna. Quasi certo è inoltre il fatto che la tipologia così definita sia stata di riferimento per la costruzione di numerose chiese mariane sorte tra la seconda metà del Cinquecento e il Seicento nel contado fiorentino, tra le quali sicuramente la chiesa della Madonna della Fontenuova a Monsummano Terme, e ancora la chiesa della Madonna della Pace al Bottinaccio presso Montespertoli, quella di Santa Maria della Pietà a Prato, la chiesa della Madonna del Pozzo a Empoli e altre ancora. Di questo nulla è rimasto. Come ricordato da Guido Carocci: "il convento ebbe vita fino agli ultimi del XVIII secolo, poi lasciato in abbandono, fu ridotto ad altri usi e trasformato in guisa che non restò più traccia nemmeno della chiesa" (Carocci 1907). Le poche memorie rimaste furono ulteriormente disperse negli anni trenta del Novecento con il passaggio di quanto rimaneva dell'immobile all'Opera Nazionale Combattenti e da questa al Gruppo Edile Imperiale, promotore dell'urbanizzazione della zona a monte del complesso, che attualmente ingloba questo nucleo di fondazione antica. |
Bibliografia |
Carocci 1906-1907, II, 1907, pp. 262-263; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 176. Campo in corso di aggiornamento. |
Approfondimenti |
Isolde Ragaller-Härt, Kirche und Kloster "Madonna della Pace" in Florenz, in Kunst des Barock in der Toskana. Studien zur Kunst unter den letzten Medici, München, Bruckmann, 1976, pp. 289-295. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Chiesa di Santa Maria della Pace (Firenze) su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
23/01/2021 |
Data ultima modifica |
23/01/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
26/02/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di aggiornamento. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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