Scheda Edificio già del teatro della Quarconia |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santa Croce |
Ubicazione |
Via dei Cimatori 4- 6- 8 |
Denominazione |
Edificio già del teatro della Quarconia |
Altre denominazioni |
Teatro del Giglio, Regio teatro Leopoldo, teatro Nazionale, teatro varietà Olimpia, cinema Nazionale |
Affacci |
via de' Cerchi, via del Canto alla Quarconia |
Proprietà |
Cerchi, Giugni, Cambiagi, Lucherini, Ducci, Gemmi, Morini, Castellani. |
Architetti - Ingegneri |
Del Rosso Giuseppe, Veneziani Luigi, Bellini Vittorio, Gurrieri Studio, Casamonti Marco. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Gherardini Alessandro. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
In origine erano qui, come in buona parte di quest'area, case e torri di proprietà della famiglia de' Cerchi, e precisamente di quelli che si dissero Cerchi Bianchi (si veda alla torre di via de' Cerchi 20r, inglobata nel nostro edificio). Durante la lotta delle fazioni questi beni furono confiscati e venduti pervenendo, dopo vari passaggi di proprietà, nel 1454, ai Giugni. Nel 1659 (secondo Passerini nel 1667, poi acquistato nel 1677) il sacerdote Filippo Franci dell'oratorio di San Firenze vi ottenne i locali per la Pia Casa di Rifugio di San Filippo Neri (popolarmente detta Pia Casa dei Monellini), che precedentemente aveva sede nell'ospizio di San Sebastiano de' Bini e che successivamente sarebbe stata trasferita in via delle Casine (1786). Nel 1787, oramai allontanatasi la Pia Casa, la famiglia Cambiagi ricavò in questi e in altri locali attigui un piccolo locale per spettacoli, detto teatro della Quarconia. Restaurato nel 1815 dall'architetto Giuseppe Del Rosso, quindi ampliato nel 1826 dall'ingegnere Luigi Veneziani e ribattezzato teatro del Giglio, il locale conobbe una notevole fama soprattutto in ragione delle recite di Stenterello, e venne successivamente ulteriormente abbellito su progetto dell'architetto Vittorio Bellini nel 1841 a spese di Angelo Lucherini, e in questa stessa data intitolato a Leopoldo II. "Questo nuovo teatro ha 95 palchetti repartiti in 5 ordini e contiene circa 1100 spettatori. La sua platea nel maggior diametro è larga braccia 18 e lunga 25 compresa l'orchestra, il palco scenico è profondo braccia 32" (Firenze 1850). Nel 1851 il teatro passò di proprietà ai fratelli Ducci che lo restaurarono. La denominazione di Teatro Nazionale è ovviamente da datarsi agli anni di Firenze Capitale (1865-1871), periodo nel quale l'esercizio mantenne la propria attività. Dal 1926 il locale fu destinato esclusivamente a spettacoli cinematografici per essere chiuso nel 1985 per non agibilità rispetto alla normativa vigente. Nel 2010 fu annunciato un progetto di restauro che lo avrebbe visto affiancare alle tradizionali funzioni di teatro e di cinema quelle di centro culturale (anche per restituire alla zona un centro di aggregazione venuta a mancare anche l'attività del contiguo Supercinema) con attività di ristorazione. Nel 2018 lo spazio fu poi oggetto di un progetto dello studio Gurrieri e Associati su richiesta di BL Consulting Srl, per la realizzazione di una Spa Wellness pensata nel contesto monumentale del teatro restaurato, peraltro soggetto a vincolo architettonico dal 1997. Del maggio 2021, infine, la notizia della firma del rogito che vedrebbe l'edificio acquisito dall'architetto Marco Casamonti con l'intento di restaurarlo e di riportarlo alla sua funzione di teatro. A segnare l'ingresso originario del teatro e quindi del Cinema Teatro Nazionale è ancora oggi una tettoia in ferro e vetro (in pessime condizioni così come tutti i fronti della fabbrica). Sull'angolo con via de' Cerchi è un tabernacolo (noto come tabernacolo della Quarconia) con un affresco attribuito ad Alessandro Gherardini databile tra la fine del Seicento e gli inizi del secolo successivo (restaurato nel 1955 dal Comitato per l'Estetica Cittadina e quindi nel 1993 dalla ditta P.T. Color per le cure di Ifigest Fiduciaria) con la raffigurazione di San Filippo Neri che presenta e raccomanda alla Madonna tre 'monellini', ovviamente da riferire agli anni di presenza nell'edificio della Pia Casa. Da notare come la lanterna dell'edicola sia spostata sul quadrivio a servire anche da illuminazione pubblica. Vedi anche ai nn. 6r-14r. |
Bibliografia |
Fantozzi 1842, pp. 306-307, n. 94; Fantozzi 1843, pp. 117-118, n. 264; Formigli 1849, p. 292; Firenze 1850, pp. 199-200; Passerini 1853, pp. 602-623; Illustratore fiorentino 1880, pp. 67-68; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, pp. 138-139; Bigazzi 1886, p. 230; Limburger 1910, n. 495; Illustratore fiorentino (1914) 1913, p. 16; Garneri 1924, pp. 262-263, n. LXX; Palazzi 1972, p. 43, n. 64; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 187-188, 248-249; Cresti-Zangheri 1978, pp. 23, 81; Ciabani 1984, pp. 192-194; Santi 2002, pp. 44-45; Cesati 2005, I, pp. 119, 171; Firenze 2005, p. 195; Paolini 2009, pp. 117-118, n. 140; Fantozzi Micali-Lolli 2016, p. 89. |
Approfondimenti |
Marco Lastri, Casa Pia di poveri fanciulli detta Quarconia, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, VIII, pp. 48-50; Domenico Valeriani, Alcuni cenni sull'I. e R. Teatro Leopoldo, Firenze, Tipografia Granducale, 1841; Arnaldo Cocchi, Consolatrix Afflictorum. Tabernacolo in via dei Cimatori sul canto di via dei Cerchi, in Notizie storiche intorno antiche immagini di Nostra Donna che hanno culto in Firenze, Firenze, Giuseppe Pellas Editore, 1894, pp. 133-134; Achille De Rubertis, Per la storia dei teatri fiorentini. Il Teatro Nazionale, Firenze, Arti grafiche Ricci, 1926; Pietro Roselli, Giuseppina Carla Romby, Osanna Fantozzi Micali, I teatri di Firenze, Firenze, Bonechi, 1978, pp. 197-205; Maria Di Benedetto, Regesto dei 'restauri' progettati ed eseguiti da Giuseppe Del Rosso, in Dalla 'libreriola' dell'architetto fiorentino Giuseppe Del Rosso, catalogo della mostra (Firenze, Biblioteca Riccardiana, 3 giugno-3 agosto 1983) a cura di Giuliana Alessandri Stoppini, Firenze, Centro Di, 1983, pp. 54-56; Valeria Orgera, Recupero della torre dei Cerchi e del teatro Nazionale a Firenze, in "Firenze Architettura", 1992, 2, pp. 28-31; Maria Alberti, Cinema Teatro Nazionale, in I teatri storici della Toscana, censimento documentario e architettonico a cura di Elvira Garbero Zorzi e Luigi Zangheri, Venezia, Marsilio, 2000, pp. 207-218; Paola Fichera, Al Nazionale nascerà il "Teatro della Parola": l'ex cinema acquistato da Marco Casamonti, in "La Nazione", Cronaca di Firenze, 3 maggio 2021; Ernesto Ferrara, Firenze, Casamonti compra il Teatro Nazionale: "Sarà un luogo di cultura per la città", in "La Repubblica", Cronaca di Firenze, 3 maggio 2021. |
Documentazione fotografica |
Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 51300 (veduta del tabernacolo, 1972); 14605, 14606 (vedute del tabernacolo, 1977). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Ospizio della Quarconia su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
FI0568 |
ID univoco regionale |
90480170699 |
Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
04/05/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
06/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
teatro, cinema, tabernacolo, comitato estetica. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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