Scheda Casa di Dante |
|
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santa Croce |
Ubicazione |
Via Dante Alighieri 2r |
Denominazione |
Casa di Dante |
Altre denominazioni |
Case degli Alighieri, torre dei Giuochi, torre degli Alighieri |
Affacci |
via Santa Margherita 1 |
Proprietà |
Giuochi, Mannelli, Gasperi Campani, Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Falcini Mariano, Castellucci Giuseppe, De Renzis Giancarlo. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Rivalta Augusto. |
Uomini illustri |
Dante Alighieri. |
Note storiche |
L'area è storicamente nota per essere state le proprietà degli Alighieri nei pressi della torre della Castagna e, con queste, la casa in cui vide la luce e passò parte della sua vita Dante Alighieri. Al fine di meglio individuare i luoghi familiari legati alla sommo Poeta, il Comune di Firenze istituì una commissione ufficiale nel 1866 (sulla scia delle celebrazioni tenutesi l'anno precedente in occasione del sesto centenario della sua nascita), composta dagli storici Emilio Frullani e Gargano Gargani, al fine di localizzare con precisione tale casa, che già la tradizione e le guide cittadine indicavano in questa zona, comunque modificatasi significativamente nel tempo. Nonostante le controversie sorte nel corso della ricerca (documenti resi noti nel 1905 negarono sostanzialmente i risultati della commissione) si individuarono alcune costruzioni di proprietà Mannelli e Gaspari Campani poste sulla cantonata tra via Santa Margherita e via San Martino (ora via Dante Alighieri) come luoghi danteschi, da restituire a un presunto primitivo aspetto quale omaggio della città al Poeta. A tali ricerche seguì quindi un incarico affidato all'architetto Mariano Falcini per gli opportuni saggi sulle strutture murarie e per tutte le altre analisi utili a ricostruire la situazione originaria. Le ristrettezze economiche portarono tuttavia a far slittare notevolmente i tempi, di modo che solo nel 1911 il Comune iniziò i lavori, con la demolizione dell'edificio d'angolo per dar luogo a una piazzetta, e con l'abbattimento di tutti quegli elementi che già Falcini aveva indicato come estranei alla casa degli Alighieri. Come lamentato da vari studiosi, ciò che si ottenne fu una ricostruzione decisamente arbitraria (e forse proprio per questo capace di fare al tempo e in parte ancora oggi forte presa nel materializzare l'idea corrente della Firenze medioevale), condotta dall'architetto Giuseppe Castellucci (essendo oramai da tempo morto Falcini) su antiche mura appartenenti ad edifici della famiglia dei Giuochi. "L'interpretazione in stile e l'incertezza dell'operare senza profonda conoscenza dei processi formativi, porta l'architetto a proporre addirittura due soluzioni progettuali diversificate che vengono poste all'approvazione e alla scelta degli enti e delle commissioni preposte" (Maffei 1990). Tra il 2002 e il 2004 l'edificio fu interessato da opere di adeguamento impiantistico su progetto dell'ingegnere Giancarlo De Renzis (impresa esecutrice IRES). Sulla casa è una lapide con versi danteschi e un busto in bronzo del poeta di Augusto Rivalta, qui posto nel 1965 dalla Società di Belle Arti. Per la topografia del luogo dantesco si veda la lapide posta nel 1945 sul fianco della Badia e le note relative all'edificio attualmente al numero 4 di questa stessa via. La torre scapitozzata che costituisce il corpo in angolo tra via Santa Maria e la piazzetta antistante il complesso è da identificare con una antica torre dei Giuochi, antica famiglia spesso citata da Dante ed estintasi verso la fine del XIV secolo. Un'altra torre dei Giuochi era (se ne vedano i resti) davanti alla chiesa di Santa Margherita (Bargellini-Guarnieri 1973). Gli edifici di quest'area apparivano nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quali monumenti da considerare patrimonio artistico nazionale. |
Bibliografia |
Lastri 1821, VI, pp. 122-125; Fantozzi 1843, p. 118, n. 267; Bigazzi 1886, pp. 234-236; Carocci 1897, p. 142; Elenco 1902, p. 250; Limburger 1910, n. 221; Bertarelli 1922, p. 82; Garneri 1924, p. 261, n. LXVI; Allodoli-Jahn Rusconi 1950, p. 108; Limburger-Fossi 1968, n. 221; Firenze 1974, p. 170; Bargellini-Guarnieri 1973, pp. 39-40; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 50; Cresti-Zangheri 1978, p. 54; Dezzi Bardeschi 1981, pp. 46-50; Maffei 1990, pp. 110-111; Zucconi 1995, p. 125, n. 204; Bertocci 1998, pp. 194-195, nn. 182-185; Cesati 2005, I, p. 24; II, p. 593; Firenze 2005, p. 196; Invernizi 2007, II, p. 469, n. 421; Paolini 2009, pp. 51-52, n. 43. |
Approfondimenti |
Emilio Frullani, Gargano Gargani, Della Casa di Dante. Relazione con documenti al Consiglio Generale del Comune di Firenze, Firenze, Tip. dei Successori Le Monnier, 1865; Emilio Frullani, Luigi Passerini, Gaetano Bianchi, La casa di Dante Alighieri in Firenze. Relazione della commissione istituita dalla giunta municipale del 17 marzo 1866, Firenze, Tip. dei Successori Le Monnier, 1869; Giovanni Battista Giuliani, Discorso sull'aprimento della casa di Dante alla pubblica ammirazione, Firenze, Le Monnier, 1881; Guido Carocci, La casa di Dante, in "Arte e Storia", XX, 1901, 24, pp. 153-155; Per la casa di Dante, in "Arte e Storia", XXII, 1903, 17, pp. 114-115; Alle case di Dante Alighieri, in "Arte e Storia", XXII, 1903, 22, p. 150; Per le case di Dante, in "Arte e Storia", XXIII, 1904, 1, p. 6; Per la casa di Dante, in "Arte e Storia", XXV, 1906, 5/6, p. 44; Per le case degli Alighieri, in "Arte e Storia", XXVII, 1908, 15/16, p. 125; Amerigo Parrini, Le epigrafi dantesche di Firenze, Firenze, Giulio Giannini e Figlio Editori, 1928, pp. 85-94; La casa di Dante, Firenze: guida al museo, Firenze, Unione Fiorentina, 2001; Giuseppe Cini, Il recupero della casa di Dante, in Comune di Firenze, Ufficio Belle Arti. Cento anni di restauro a Firenze, catalogo della mostra (Firenze, Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, 11-22 gennaio 2008), Firenze, Polistampa, 2007, pp. 203-204. |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: ACA-F-01919A-0000 (veduta d'insieme del complesso, 1915-1920); ADA-F-040422-0000 (veduta d'insieme del complesso, 1940 circa). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 37485, 37486, 37487, 37488, 37489, 37490, 37491, 37492, 37493, 37494, 37495, 37496 (varie vedute dei prospetti esterni da angolazioni diverse, 1967). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): L120392 (particolare del prospetto con il portone d'ingresso e la tettoia, 1931); 0029864, 0067110 (vedute d'insieme del complesso). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 61306,(veduta d'insieme del complesso, 1929 ca.). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dal sito del Museo Casa di Dante e dalla voce Casa di Dante su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
25/09/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
10/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
torre, museo, lapide, busto, scultura. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
|