Scheda Palazzo Corsini Suarez | |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze | |
Quartiere | Santo Spirito |
Ubicazione | Via Maggio 42 |
Denominazione | Palazzo Corsini Suarez |
Altre denominazioni | Palazzo della Commenda di Firenze, palazzo Suarez |
Affacci | borgo Tegolaio |
Proprietà | Corsini, Marzimedici, Bartoli, Suarez de la Concha, demanio dello Stato, Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri | Silvani Gherardo, Zalaffi Ezio, Morozzi Guido, Gurrieri Francesco, Geri Riccardo Carlo, Ruschi Pietro. |
Pittori - Scultori - Decoratori | Del Pace Ranieri, Sagrestani Giovanni Camillo. |
Uomini illustri | Bonsanti Alessandro. |
Note storiche | L'edificio è legato al nome dei Corsini fin dalla sua origine: qui erano già nei primi del Trecento alcune case (una delle quali si vuole avesse visto la nascita di Sant'Andrea Corsini nel 1301) di proprietà della famiglia che, incendiate e semi distrutte durante il tumulto dei Ciompi del 1378, vennero definitivamente abbattute per fare spazio ad una nuova e grande residenza. I lavori furono promossi da Filippo Corsini, sei volte gonfaloniere di giustizia, e sostanzialmente determinarono l'attuale configurazione dei primi piani della facciata sulla via, mentre per quanto riguarda gli interni probabilmente si provvide a integrare nel nuovo alcune murature preesistenti. La letteratura è tuttavia concorde a far risalire agli ultimi anni del Trecento o ai primi del Quattrocento l'originaria redazione dell'edificio, che rimase proprietà della famiglia fino al 1559. Dopo alcuni passaggi di proprietà (Marzi Medici tra il 1559 e il 1574 e Bartoli dal 1574 al 1590) il palazzo fu acquistato nel 1590 dal nobile portoghese Baldassarre (Baltasar) Suarez de la Concha, nobile castigliano titolare della Commenda di Firenze dell'Ordine di Santo Stefano (ordine cavalleresco istituito da Cosimo I per la difesa del mare Tirreno dai pirati), da cui una delle denominazioni tradizionali con cui il palazzo è noto. Lo stesso Baldassarre e quindi suo figlio Ferdinando, per conferire all'edificio un tono consono sia al nome della famiglia sia al suo ruolo di sede fiorentina dell'Ordine, provvidero a ingrandire la proprietà verso borgo Tegolaio, acquistando alcuni edifici contigui e affidando a Gherardo Silvani il compito della ristrutturazione, conclusasi entro il 1625 circa. A questo periodo risalgono su via Maggio il grande portone, la serie di finestre inginocchiate al piano terreno e l'intero terzo piano, caratterizzato da finestre più piccole e da una monumentale gronda sporgente impreziosita dalle imprese araldiche intagliate con il tema della conchiglia, attributo peculiare dei Suarez. Segni dei lavori sono pure nel cortile, dove gli eleganti capitelli in pietra serena a foglie d'acqua (ripetuti nei lavori d'ingrandimento su modello di quelli tardo trecenteschi) mostrano l'arme dei Suarez e le insegne dell'Ordine di Santo Stefano. La parte tergale che guarda su borgo Tegolaio è sempre da datare a questo periodo. Tra la fine del Seicento e il 1720 fu realizzata negli spazi interni una nuova alcova e affrescati vari ambienti con l'intervento di Ranieri Del Pace, di Giovanni Camillo Sagrestani e della sua bottega. Dopo l'estinzione dei Suarez nel 1799 e la soppressione dell'ordine cavalleresco il palazzo fu individuato come sede delle Scuole di San Leopoldo ("Gazzetta Universale" 1801), passando successivamente tra i beni del demanio e quindi nelle proprietà del Comune di Firenze. Negli anni di Federico Fantozzi (1843) e fino alla fine degli anni sessanta del Novecento ospitò il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Santo Spirito, conoscendo significativi interventi di restauro nel 1913 ("Arte e Storia"), nel 1918 (con la direzione dell'architetto Ezio Zalaffi) e di manutenzione straordinaria nel 1956. Nel 1967 fu individuato dall'Amministrazione Comunale quale sede degli archivi novecenteschi del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux (Archivio Contemporaneo Alessandro Bonsanti) che, dopo importanti lavori di consolidamento e di adeguamento della struttura avviati nel 1970 (progetto degli architetti Guido Morozzi e Francesco Gurrieri, direzione dei lavori dell'architetto Riccardo Carlo Geri, impresa esecutrice Calosi & Del Mastio), furono qui trasferiti a partire dal 1979-1980. Nell'ambito di più recenti interventi di restauro diretti dall'architetto Pietro Ruschi (1989-1992) tornarono alla luce alcune decorazioni monocrome che un tempo decoravano la facciata, realizzate probabilmente nel 1618 (come suggeriscono gli elementi araldici rinvenuti) in occasione delle nozze del figlio di Baldassarre, Ferdinando, con Maria, appartenente a un ramo cadetto dei Medici. Alle due famiglie farebbero infatti chiaro riferimento i temi della palla (Medici) e della conchiglia (Suarez) alternati. Interamente leggibile è ancora una grande figura femminile panneggiata, rivolta a destra nell'atto di stendere la mano sinistra a toccare una grande palla, mentre alle sue spalle è un piccolo putto nudo. Su questo stesso prospetto si segnala la piccola finestra da bambino posta all'estrema sinistra e, dal lato opposto, uno scudo antico con l'arme dei Corsini (bandato di sei pezzi d'argento e di rosso, alla fascia attraversante d'azzurro). Nel cortile, oltre a quanto già segnalato, è da notare all'altezza del primo piano il terrazzo con balaustri cinquecenteschi che, visto dal basso, mostra un pregevole soffitto ligneo a cassettoni con rosoni intagliati. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale. |
Bibliografia | Fantozzi 1843, p. 249, n. 621; Illustratore fiorentino 1880, p. 15; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, p. 327; Stegmann-Geymüller 1885-1908, X, p. 6; Elenco 1902, p. 256; Limburger 1910, n. 211; Garneri 1924, p. 306, n. L; Bertarelli 1937, p. 289; Allodoli-Jahn Rusconi 1950, p. 189; Thiem 1964, p. 133, n. 77, tav. 192; Limburger-Fossi 1968, n. 211; Ginori Lisci 1972, II, pp. 729-732; Firenze 1974, p. 318; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 186; Graffiti 1993, pp. 71-73; Salvadori Guidi 1996, pp. 128-129, n. 168; Adsi 2003, pp. 7-8; Cesati 2005, I, p. 364; Firenze 2005, p. 450; Chiara Martelli in Atlante del Barocco 2007, p. 425, n. 146. |
Approfondimenti | "Gattezza Universale", 1801, 13 (14 febbraio), p. 104; Il palagio dei Corsini in via Maggio, in "Arte e Storia", XXXII, 1913, 9, pp. 281-282; Pietro Ruschi, Il restauro della facciata del palazzo Corsini Suarez di via Maggio e una ritrovata testimonianza di decorazione urbana del primo Seicento, in "Notizie di cantiere", 1990, 2, pp. 147-156; Cristina Giannini, Un'alcova del primo Settecento a Firenze: la bottega di Giovanni Camillo Sagrestani in palazzo Suarez de la Concha, in "Antichità Viva", XXXII, 1993, 1, pp. 28-31; Silvia Bonacini, in Firenze itinerari del Novecento, a cura di Lia Bernini, Firenze, Nardini, 2017, pp. 133-134 (Gabinetto Vieusseux, Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti); Gianluca Belli, Paramenti bugnati e architettura nella Firenze del Quattrocento, Firenze, University Press, 2019, p. 407, n. 12, figg. 37-84 (ma si vedano anche i rimandi al testo tramite l'indice analitico della pubblicazione). |
Documentazione fotografica | Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 6306, 6307, 6308, 6309, 6310, 6311, 6312, 6313 (vedute d'insieme del prospetto e particolari, 1930 ca.); 61956, 61957, 61958 (vedute della balaustrata del cortile, 1930 ca.). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 51448, 51449, 51450, 51451, 51452, 51453, 51454, 51459, 51460, 52234, 52235, 52236, 52237, 52238, 52239, 52240, 52241, 52242, 52243, 52244, 52245, 52246, 52247, 52248, 52249, 52250, 54536, 54537, 54538, 54539, 54540, 54541, 54542, 54543, 54544, 54545, 54546, 54547, 54548, 54549, 54550, 54551, 54552, 54553, 54554, 54555, 54556, 54557, 54558, 54559 (documentazione relativa al cantiere di consolidamento della struttura e di restauro degli spazi interni, 1970); 64287, 64288, 64705, 64706, 64707, 64708, 64709, 64710, 64711, 64712, 64713, 64714, 64715, 64716, 64717, 64718, 64719 (documentazione relativa al cantiere di consolidamento della struttura e di restauro degli spazi interni, 1972); 67560, 67561, 67562, 67563, 67564, 67565, 67566, 67567, 67568, 67569 (documentazione relativa al cantiere di consolidamento della struttura e di restauro degli spazi interni, 1973); 69750, 69751 (veduta d'insieme e particolare del prospetto principale, 1974); 97547, 97548, 97549, 97550, 97551, 97552, 97553, 97554, 97555, 97556, 97557, 97558, 97559, 98001, 98002, 98003, 98004, 98005, 98006, 98007, 98008, 98009, 98010, 98011, 98012, 98013, 98014, 98015, 98016, 98168, 98169, 98170, 98171, 98172, 98173, 98174, 98175, 98176, 98177, 100284, 100285, 100286, 100287, 100288, 100289, 100290, 100291, 100292, 100293, 100294, 100295, 100296, 100297, 100298, 100299, 100300, 100752, 100753, 100754, 100755, 100756, 100757, 100758, 100759, 100760, 100761, 100762, 101185, 101186, 101187, 101188, 101189, 101190, 101191, 101192, 101193, 101194, 101195, 101196, 101197, 101198, 101199, 101200, 101201, 101202, 101203, 101204, 101205, 101206, 101207, 101208, 101209, 101210, 101211, 101212 (documentazione relativa al cantiere di consolidamento della struttura e di restauro degli spazi interni, 1979); 103444, 103445, 103446, 103447, 103448, 103449, 103450, 103451, 103452, 103453, 103454, 103455, 103456, 103457, 103458, 103459, 104855, 104856, 104857, 104858, 104859, 104860, 104861, 104862, 104863, 104864, 104865, 106331, 106332, 106333, 106334, 106335, 106336, 106337, 106338, 106339, 106340, 106341, 106342, 106343, 106344, 106345, 106346, 106347, 106348, 106349, 106350, 106351, 106352, 106353, 106354, 106355, 106356, 106357, 106358, 106359, 106360, 106361, 106362, 106363, 106364, 106365 (documentazione relativa al cantiere di consolidamento della struttura e di restauro degli spazi interni, 1980); 130389, 130390, 130391, 130392, 130393, 130394, 130395, 130396, 130397, 130398, 130399, 130400 (vedute degli spazi interni dopo l'intervento di restauro, 1984); 137154, 137155, 137156, 137157, 137158, 137159, 137160, 137161, 137242, 137243, 137244, 137245, 137246, 137247, 137248, 137518, 137519, 137520, 137521, 137522, 137523, 137524, 137525, 137526, 137527, 137934, 137935, 137936, 137937, 137938, 137939, 137940, 137941, 137942, 137943, 137944, 137945 (documentazione relativa al cantiere di consolidamento della struttura e di restauro degli spazi interni, 1985); 138408, 138409, 138410, 138411, 138412, 138881, 138882, 138849, 138850, 138851, 139014, 139015 (documentazione relativa al cantiere di consolidamento della struttura e di restauro degli spazi interni, 1986); 157163, 157164 (vedute del prospetto su borgo Tegolaio, 1990); 157165, 157166, 157167 (vedute degli spazi interni, 1990); 157168, 157169, 157170, 157171, 157172 (vedute del cortile interno, 1990); 161212 (particolare di uno stemma nel cortile, 1991); 161213, 161214 (particolari di decorazioni pittoriche rinvenute sotto uno scialbo, 1991); 161215, 161216, 161217, 161218, 161219, 161220, 161221, 161222, 161223, 161224, 161225, 161226 (particolari di decorazioni pittoriche sui travi di una sala, 1991); 161608, 161609, 161610, 161611, 161612, 161613, 161614, 161615, 161616, 161617, 161618, 161619, 161620, 161621, 161622, 161623, 161624, 161625, 161626, 161627, 161628, 161629, 161630, 161631, 161632 (particolari delle decorazioni del prospetto principale dopo l'intervento di restauro, 1991). |
Risorse in rete | Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dal sito del Gabinetto Vieusseux e della voce Palazzo Corsini Suarez su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE | FI6059 |
ID univoco regionale | 90480170798 |
Data creazione | 15/08/2008 |
Data ultima modifica | 19/10/2021 |
Data ultimo sopralluogo | 17/09/2020 |
Autore della scheda | Claudio Paolini. |
Tags | arme familiare, pittura, finestra da bambino. |
Crediti | Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
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